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Riciclaggio SMS.

8 Novembre 2006

Credo che ognuno di noi meriti un amico che in una sera particolarmente triste ci scriva non puoi lasciarlo vincere così facilmente, devi esigere che ti parli a quattro occhi, non farti mettere i piedi in testa.

 

Ieri a me, oggi da me.

 

Domani, forse, anche lei userà le stesse parole per fare coraggio a qualcun altro, come in una staffetta d’amicizia che non si interrompe, un circolo virtuoso che ci salva o quantomeno lenisce il dolore inferto dall’altrui crudeltà.

 

Dopo quel messaggio, ho notato, ne ho conservati più di altri cinquanta: frasi da ricordare, momenti, commenti che sono venuti dopo. Frammenti di vita che è andata avanti.

 

Il mondo non si è fermato quel giorno e non lo farà nemmeno adesso.

 

Coraggio, amica mia.

 

LdC

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  1. Ringrazio il cielo di averlo un amico del genere. E’ la persona che mi è stata più vicina in assoluto, malgrado la distanza (o forse grazie a questo), quando ne ho avuto bisogno e spero di essere stata capace di fare altrettanto quando ne ha avuto bisogno lui.

  2. Mi ricordo che lì per lì non feci particolarmente caso al messaggio, dopotutto quando si è nel mezzo della tragedia non si vede altro che il buco nero in cui si sta sprofondando… però già qualche ora dopo ringraziavo che ci fosse un amico che mi scriveva così e tra l’altro ricordo che il suo messaggio mi arrivò mentre ero a casa di un’amica che a sua volta mi stava consolando. E ieri sera, andando a ricercare quelle parole per spedirle, perchè “toccava a me” dirle a ‘sto giro, ho goduto doppiamente perchè sul serio ho notato come quanti altri messaggi abbia scelto di conservare, dopo. Il che significa che la vita alla faccia di tutto e di tutti va avanti. Che d’amore non si muore, insomma.

  3. Anche a me pochi mesi fa è stata detta la stessa frase, che brutto periodo!! E per fortuna che ho amiche che in quel periodo c’erano, come ci sono ora quando ho bisogno.

    E’ vero la vita va avanti sempre e comunque,ma che fatica quando si parla di Amore!!

    Forse il fatto di sapere che non si è soli ci consola un pò…

    Ciao Luna!

  4. Anche a me pochi mesi fa una amica mi ha detto la stessa cosa, che brutto periodo!! l’ho fatto ma alla fine non mi è servito granchè…

    e per fortuna che avevo lei che mi consolava!

    E’ vero che la vita va avanti nonostante tutto,ma che fatica quando si parla di Amore!!Ciao Luna

  5. Capisco non sia una grande citazione, ma come diceva una canzone di parecchi anni fa “si può amare da morire, ma morire d’amore no”. Eddai, è questione di vedere le cose in prospettiva…

  6. Esatto LDC! Parole sante…

    le cose vanno guardate in prospettiva. Cioè da molto, molto, molto lontano. Sarà che sono stato lasciato io più di quanto abbia lasciato io, ma una cosa che non ho mai cercato sono le spiegazioni a quattr’occhi.

    A patto che non le ritenga educative, ma sappi che è solo coda di paglia.

    Lo chef consiglia all’amica di non vederlo, di vedere amici cari che le dicano la verità, (quella è la migliore consolazione) e le spiegazioni col tempo verranno.

    Le spiegazioni l’amica se le darà da sola, quelle saranno quelle che veramente contano, quelle (scusa la tautologia) che spiegano.

    Lui non ha vinto. Quando uno ti lascia TU hai vinto, capirai col tempo che non hai perso niente. Non lasciargli la gioia di giocare ancora una volta con i tuoi sentimenti incontrandolo a quattr’occhi, nè fagli credere di essere un eroe per essere venuto a venderti quattro frasi fatte per consolare la povera fanciulla inconsolabile perchè ha perso il miglior ragazzo in circolazione.

    Se proprio credi presentati nel locale in cui andavate di solito con tutta la tua compagnia e passa la serata a ridere di gusto con i tuoi amici. Beninteso, spera che lui ci sia. Se vuoi fargli male questo è il massimo che tu possa fargli. Nulla smonta un maschietto come sapere che la neosmollata è contentissima. E se non lo sei (cosa probabile) così inizierai, smitizzandolo, a mettere il primo mattoncino della tua felicità.

    E se LDC cita i Neri per Caso potrei farvi svenire tutti citando Marco Ferradini. Ma non lo farò. Già sapete.

    OT:

    Ps. (Buffa…) Parliamo piuttosto dei modelli di messaggio dei cell Nokia. “Scusa, amore, sono in ritardo”. Una volta ero talmente in ritardo che per fare prima lo ho usato con un cliente. Disgustomatico!

  7. Ottimo consiglio ominotosto, un nome un fatto!!

    Farsi sempre vedere dal lui in questione se si ha la sfortuna di incontrarlo di stare bene e vosì sai quanto rosicherà???? ciao

  8. E bravo “omino”… concordo assolutamente!

    A che servono i chiarimenti a quattr’occhi… le spiegazioni… le sterili discussioni…

    Mi sembrano molto “seghe mentali”… ed i fatti sono invece chiarissimi ed ineluttabili, ti ha lasciato… punto!!!

    Per me è “esigendo di parlarsi a quatt’occhi” che si calpesta la proprio dignita… e, con un pizzico di perfidia, la totale noncuranza è molto più efficace delle inutili rincorse…

    Un sorriso…

    Paola

  9. … non credo sia un periodo particolarmente nero, scuro o fatidico e nemmeno penso che serva il aggredire il dolore.

    Credo invece sia necessario esserci dare un senso di appartenenza a chi soffre facendogli sentire che un mondo vivo è lì per lei

    Il dolore è una bestia feroce che toglie spesso il fiato ma questo è sano fino a che non toglie la lucidità. Lla lucidità è quella che ci permette di capire che tutto il dolore che possiamo contenere nel nostro cuore ne è la reale dimensione.

    Il dolore ha colore quanto la gioia, anzi forse di più e quando li vediamo sappiamo che possiamo andare a avanti perchè il nostro cuore ha ancora forza, anzi forse ha iniziato a nutrirsene distruggendolo per riportarci proprio la da dove pensavamo di venire, cioè alla gioia.

    43 giorni orsono sono arrivato alla disperazione ed ora vivo e sorrido perchè intorno si è manifestato un mondo vivo che mi ha detto ci siamo e mi ha permesso di vivere il dolore e rubargli la sua forza.

    Per cui grazie ancora Sissi!

    K&T

  10. Quando l’interesse da parte dell’oggetto dei nostri desideri si abbassa a livello talmente di guardia da indurci a valutare oggettivamente la possibilità che il rapporto sia in grave crisi conviene cercare a tutti i costi un confronto oppure meglio alzarsi e andarsene per primi? E la persona che sceglie di metterci in questa posizione altro non è che della peggior specie di insensibile oppure fondamentalmente ci sta risparmiando soltanto una umiliazione?

    Per quanto mi riguarda è capitato di andare alla ricerca (infruttuosa) di una spiegazione, di un motivo, di un perchè. Forse per un istinto masochista di sentirmi confermare quanto poco contavo, quanto poco mi volesse bene, quanto poco importanti erano stati i giorni trascorsi insieme… poi devo ammettere che non ho avuto bisogno del suggerimento del carissimo OT, ho fatto ben di peggio (chi mi conosce personalmente sa i dettagli) però me ne sono assunta le conseguenze, pagando sempre e comunque di tasca mia.

    Oggi devo ammettere che ho qualche rimorso di coscienza che talvolta riaffiora (dalla mia intelligenza mi aspettavo di più), ma il pensiero di base è che quel giorno io sono stata salvata, non lasciata.

    … e in mezzo a tutto questo la costante, sicura, presenza degli amici. Senza i quali io non saprei vivere così bene.

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