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Perchè io valgo (hard to remember, impossible to forget).

10 Novembre 2006

È un po’ di tempo che mi faccio prendere dalla posta del cuore, dai rapporti di splinderiano vicinato e dai miei (fallimentari) tentativi di scrivere seriamente, così passo le giornate più sugli altrui blog che sul mio. Forse perché qui, ormai, anche i muri hanno le orecchie… lo ammetto… ma siccome ero e sarò sempre di questo avviso stamattina mi è venuta voglia di mettere in chiaro un paio di cose, di mettere nuovamente in piazza qualcosa di veramente mio, senza doppi-tripli sensi e messaggi subliminali.

 

Ultimamente, un po’ troppo spesso per i miei gusti, raccontando di varie performances di miei amici ed amiche, filarini e GF, mi sono sentita dare risposte del tipo “ma dai, non ti avrebbe mandato un messaggio se non ci avesse tenuto” oppure “sei incontentabile, dopotutto ti avevano proposto di uscire” ed anche “dato il tuo comportamento fossi in lui/lei non ti cercherei più” come se io dovessi essere grata alle persone se in un momento in cui avevano nulla di meglio da fare si sono ricordate che sono al mondo, rivolgendomi un pensiero stitico. Scusate se non mi accontento, ma penso di valere un po’ di più di un ricordo fugace che attraversa la mente.

 

Sarà che nel passato mi appagavo con così poco, giustificando davanti a tutti e soprattutto davanti a me stessa dei livelli di interesse pressoché inesistenti argomentando con scuse di ogni genere, che sostenevo con forza e veemenza. Sarà che mi sono resa conto che a far la figura dello scendiletto ci si mette sempre poco, volendo… Sarà che non riesco a fare pace con il concetto che una “a quasi 31 anni dovrebbe cominciare a scendere dal pero e avere meno pretese” (copyright di quella mente superiore di mia cognata). Sarà che mi sembra di essere stata felice per sciocchezze che non dimostravano nulla – un messaggino lavacoscienza siamo tutti capaci di mandarlo – e soltanto a conti fatti mi rendevo conto di com’ero stata scema a mettere su un piedistallo qualcuno per il solo merito di avermi notato. Sarà che quando tocca a me stare dalla parte della lepre conosco molto bene la natura delle pulsioni che mi muovono a fare o non fare. Sarà che quando qualcuno c’è – e c’è veramente – non abbiamo bisogno di interrogare la Sibilla per capirlo.

 

Ho smesso di raccontarmi bugie.

 

Ho smesso di credere che si deve essere ricambiati per il solo fatto che si ama.

 

Ho smesso di credere che si deve per forza piacere a tutti.

 

Ho smesso di essere riconoscente per una carezza sulla testa dopo un calcio in culo.

 

E ovviamente mi sono girate un po’ le scatole, ovviamente mi sono chiusa, ovviamente faccio delle selezioni all’ingresso da paura, ovviamente sembro una con la puzza sotto il naso, che ce l’ha solo lei, eccetera eccetera. Ma almeno un briciolo di amor proprio posso dire di averlo salvato. E siccome, alla fine dei giochi, sarà a me stessa che dovrò rendicontare degli anni spesi dietro a cause perse, non vorrei dovermi trovare a chinare il capo per la vergogna (senza dimenticare che in questo caso non c’è rimborso alcuno).

 

Non dico di non avere bisogno delle altre persone, anzi. Io amo le persone, siano esse i miei Intoccabili ma anche gli sconosciuti che mi diverto ad osservare. Non è questa una dichiarazione di guerra al genere umano nell’accezione più totale del termine. È semplicemente che chi si accontenta gode, ma chi non si accontenta gode molto di più (questione di saper aspettare).

 

LdC

Assolutamente da non perdere (e nemmeno tanto off topic) questo post e quest’altro.

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  1. Il tuo post è deliziosamente scritto, hai un modo di costruire i testi che mi stupisce sempre. Sono sicura che un giorno scriverai un libro (non scherzo). E quello della tua amica del Bugiardino in 7 fasi è troppo carino! Merito voi passo dei momenti dolci perché mi fate sorridere…

    Ragazze, mi fate rimpiangere tanto i miei 30 anni, mi succedeva ogni tanto (cmq non sempre come voi eh) di avere le stesse vostre riflessioni! Siete all’età più bello, non rovinatelo con troppe domande esistenzialiste. Vivete il presente senza troppo pensare al dopo domani, il tempo scivola e la vita non è come nei film, non copiate le protagoniste di “Sex and The City” loro sono solo state immaginate per farci sorridere… Prendete ogni storia come una cosa bella anche se in mezzo ci sono dei colpi duri, ogni storia vi porterà qualcosa di più per la prossima fino a quando incontrerete il ragazzo “giusto” (i raggazzi non sono programmati come noi per il romanticismo ma ce ne sono tanti di carini). Quando vedo dei ragazzi come OT, mi dico, ma come quelle ragazze possono generalizzare sul essere maschio? ;-) O forse siete tutte un po’ masochiste ad amare lo stesso tipo di tizi bugiardo, egoistone e troppo goloso…

    (shuttt Dani lo dico solo a te e conto sulla tua discrezione: io ho 10 anni più di voi, ascoltate la Grande Sorella francese… Big Sister is watching U in un modo carino)

    ckblahblah

  2. questo Bugiardino è un genio!!!!

    OPS ero loggato…..

    ;-P

    però tu non ti chiudere nel Fortino che così vincono loro e finisce come ad Alamo. Non aspettare che arrivino i Nostri… vai incontro alla Cavalleria

  3. Ho imparato con gli anni che un po’ di sano egoismo non solo ti salva l’umore, ti salva proprio la vita. Non accontentarti a priori mai. Dall’altro lato non chiudere porte a prescindere. Calibrerai il test d’ingresso con il tempo, come è giusto che sia. Io ho un test d’ingresso complicatissimo (oltre al fatto che son torda e non mi accorgo degli spasimanti). In vita mia l’han passato in 4 amorosamente e pochi di più dal punto di vista della mera amicizia. Però ho accanto solo persone con cui voglio stare davvero e la qualità della nostra vita “insieme” è veramente eccellente.

    augurissimi nella speranza che chi giustamente ti cerca abbia modo e tempo di trovarti e apprezzarti a pieno.

  4. (oddio i consigli di condo/nonna papera…. ehm…la cavalleria, alamo – sta buono va’!)

    ;-P

    da quel che ho capito funziona così: non funziona niente! non ESISTONO regole!!! tutto è random! puoi essere felice o infelice casualmente.

    si deve fare quello che ci pare!!! nichilisti!!!

    è una provocazione, ma sinceramente ogni caso è a sè. la cosa più sana è vivere da neutri, non aspettarsi niente. essere contenti come le cose che ci appaiono VERE di fronte. stare lontani dalle illusioni il più possibile.

    se sei nella fase 7 le illusioni incombono!

    ho scoperto dopo il post del bugiardino che io mi trovo bel “campo di nessuno” nella “terra di mezzo” e sto bene così.

    beso.

    ps oddio i ricordi riappaiono, ma sono solo riflessi.

    le illusioni non ci sono più (per ora)

  5. Non lo so, scusate, io sull’argomento sentimenti sono la persona più inadatta. Erano solo parole in libertà. Forse più sull’amicizia che sull’amore.

    Del resto è noto che in quel campo amo definirmi “credente, ma non praticante”.

  6. L’amicizia è un legame stupendo!

    Mai dubitare sopra. A volte, ci sono solo falsi amichi, punto. E nei momenti duri, i veri ti sono vicini. E’ bello sapere riconoscerli.

    Sono sicura che il tuo weekend sarà molto bello… Lo scommettiamo?

    ckblahblah

  7. Un post davvero bellissimo, ti rinnovo i miei complimetni sul tuo meraviglioso e coinvolgente modi di scrivere.

    Cio’ che ti posso dire è di non chiuderti le porte MAI anche quelle più brutte apparentemente e poi odio essere scotnata ma credimi…cioè che cerchi forse lo hai già sotto gli occhi e nn te ne accorgi…io per esempio l’uomo della mia vita ce l’ho avuto sotto gli occhi pre 9 anni prima di accorgermene!

    e gli amici…quelli più vicini a me in queto periodo…fanno parte del mondo splinderiano! :o)

    sei speciale, non chiuderti perchè SICURAMENTE c’è in giro un LUI speciale che ti sta cercando! ne sono assolutamente certa.

  8. ti volevo dire che ti capisco in pieno, il commento di prima era un po’ strambo (io sono stramba).

    ti volevo dire che stiamo vivendo lo stesso stato d’animo.

    :)

    vado a lavoro.

  9. il fascino della carezza è molto rischioso.

    Perchè quando ne sono affamata rischio davvero di prenderla e sorridere tra me e me e gioirne ed avere un atteggiamento riconoscente anche se prima della carezza la persona ti ha fatto versare troppe lacrime. Questo post proprio oggi è illuminante per me.

    Ma c’è anche il rischio opposto. Quello di diventare rigidi sull’amicizia.

    Quello di dire: se fai così sei mio amico se non lo fai non lo sei.

    E invece i rapporti sono molto elastici, devono esserlo, perchè l’elasticità, per me sta proprio nel termine amicizia.

    Se una persona ti chiama una volta ogni tanto non è detto che sia amica meno di una che ti chiama tutti i giorni, e nemmeno che quella volta ti chiama perchè non ha niente di meglio da fare.

    Se cadi nella rigidità rischi di essere tu quella che non si dimostra amica.

    Come al solito io qui da te faccio la voce fuori dal coro….

    però davvero che la primissima regola dell’amicizia è proprio nell’avere la libertà di chiamare vedersi, fare una carezza come se e quando mi va.

  10. Cara Vale, lo so che a forza di diventare rigorosi nelle scelte di vita si tende poi a ridurre numericamente le persone che stanno vicino. Sono conscia di tutte quelle cose tipo torre d’avorio e rischi affini. Purtroppo, di contro, ti potrei far notare che chi ci è veramente amico tollera questo nostro aspetto poco elastico proprio perchè conosce il o i motivi che ci hanno spinto ad essere così. Ad esempio io ho un “amico” che è amico sì, anche se non di certo tra gli intoccabili, che ogni venerdì sera mi telefona e mi chiede “cosa si fa di bello questo week end?” e se non rispondo insiste con tre o quattro chiamate di fila, proprio come se avesse urgenza di organizzare… tranne poi, sistematicamente e sottolineo SI-STE-MA-TI-CA-MEN-TE quando gli dico più o meno i programmi rispondermi “ok, allora ti chiamo che ci mettiamo d’accordo” e poi non farsi vivo fino al venerdì successivo e poi daccapo, ad libitum. Chiediamoci: è forse qualcosa in cui investire, questo rapporto? Difatti ho smesso di rispondere, categoricamente. Se e quando sarà veramente intenzionato ad uscire/interagire con me e gli altri lo farà capire più esplicitamente. Che, per inciso, di far la mailing list umana mi sarei un po’ rotta… ;o)

  11. ma il problema non è ridurre le persone che abbiamo vicino…anzi.

    io taglio i rami secchi due volte l’anno. E li taglio di brutto. E le persone che ho vicino sono proprio poche. Per scelta mia.

    E leggere il tuo post mi ha fatto accorgere che sabato ho ricevuto una carezza che mi ha lasciata stordita. Perchè era tanto che lui, quello che era il mio amico, una volta, non me ne faceva.

    L’ha fatta e io l’ho guardato con gli occhioni sognanti e tanto ero emozionata che non riuscivo neanche a pronunciare le parole correttamente.

    Ma leggendo queste tue righe mi è venuto in mente quello che ha fatto quando piangevo e stavo male. Alle parole che mi ha detto e alla sua freddezza. E forse forse non dovevo farmela dare quella carezza. Avermela data dovrebbe essere un privilegio per lui, non una conferma per me.

    E siccome ci sono persone che me ne danno a volontà senza che le debba elemosinare ho deciso che non glielo permetterò più.

    ma credo che l’amicizia non si dimostri vedendosi il venerdì sera per uscire. ma neanche un po’. e che essere amici significa prendere le persone così come sono.

    gli altri devono amarti anche se sei un po’ rigida e tu dovresti amare gli altri anche se sono troppo, eccessivamente elastici.

  12. Ma guarda Vale, io sono uno “strano uccello” con gli amici (schietta espressione bolognese!) perchè – ammetto per colpa della mia spiccata presunzione – tendo sempre a vedere nel loro comportamento la falla di eventuali problemi che possono via via sorgere… quindi mi rendo conto che mi inasprisco se non si fanno vivi, mi inasprisco se si fanno troppo vivi, insomma per essere contenta dovrebbero sempre ed esattamente aderire alle mie aspettative. Cosa quantomeno difficile in quanto la sottoscritta è peraltro di carattere volubile. Qualcuno disse che l’amico è colui che tira fuori il meglio di me: difatti i migliori rapporti sono quelli che ho con le persone che sanno di queste mie debolezze e le sanno smorzare con una battuta, o un sorriso. O comunque sanno non fare un dramma delle mie sfuriate o prese di posizione, che normalmente svaniscono dopo mezza giornata…

  13. Luna, anche io a volte dico ai miei amici “so di scontentarvi, ma sono in un momento così”. Chi ti vuole bene ti capisce, questo non dev’essere un motivo dietro al quale nascondersi per vessarli con i propri capricci, ma è comunque una verità. E ad ogni modo anche se di amici si parla principalmente in questo post, il concetto di non accontentarsi può e deve essere esteso anche ad altri ambiti, senza escludere i complicati rapporti con il sesso opposto: non dimentichiamocelo!

  14. Riassumendo: “Ho cominciato a vivere“.

    E il fatto che tu lo abbia fatto a soli trentuno anni ti dà un discreto vantaggio sul resto della popolazione italiana. Complimenti sinceri, adesso sei maggiorenne ;o)

    OT

  15. Io non mi sono mai accontentata nei rapporti col l’altro sesso e non lo farò mai e forse a volte mi chiedo se sia proprio uno dei motivi per cui non riesco a trovare uno che mi piaccia o se lo trovo è il classico tipo allergico agli impegni….. o als emplice conoscersi e vede come và…. mah! ciao luna

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