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Attenzione: post lungo, profondo, importante e decisamente natalizio. Astenersi estimatori di Sex & The City.

27 Novembre 2006

Catarsi. A me gli stop forzati e i viaggi fanno sempre questo effetto, figurarsi se succedono uno alla vigilia di un altro. Che qualcosa stava cambiando lo percepivo già da un po’ di tempo  e non solo perché mi mettevo a piangere davanti allo spot della ButanGas, bensì perché si stava facendo largo in me un pensiero, quello della necessità di fare un passo indietro e smetterla con la frenesia di tante giornate ricche sì di eventi, combinazioni, episodi abbastanza eclatanti e numericamente invidiabili – ah, se solo mi succedesse la metà di quel che succede a te! – ma qualitativamente di dubbio valore. Ad ogni modo fini a se stessi e comunque non vincolati a motivazioni valide o desideri giusti.

 

Alt. Non sto dicendo che non scriverò più, che smetterò di leggere ad alta voce (a proposito, se avrò l’occasione organizzerò un altro contesto in cui proporre i miei brani scelti da “Gomorra” – eventualmente tutti a casa mia!) oppure che smetterò di fotografare. Anzi. La differenza è che lo farò per me e non più per dimostrare quanto sono brava o quanto sono artisticamente ed intellettivamente impegnata.

 

Per dimostrare quanto sono perfetta.

 

Avete mai notato che non tutti i desideri che esprimiamo si realizzano? Quelli disattesi sono forse la maggior parte, no? Se ci pensate tutto questo è giusto perché siamo umani e deboli e spesso non abbiamo la lucidità di chiedere ciò che è meglio per noi stessi. Meglio sul serio, intendo. Ormai parecchio tempo fa entrai in una chiesa (io!) una mattina prima di venire in ufficio, e domandai che non mi venisse tolta una persona che amo moltissimo. La persona in questione era mia madre, che oggi sta meravigliosamente e che allora si trovava in ospedale per una serie di accertamenti. Non so se questo sia accaduto grazie alla mia richiesta oppure perché era così che dovevano andare le cose, sta di fatto che lei è qui accanto a me. Un po’ di tempo dopo, trovandomi in una situazione diciamo parallela (almeno a me in quel momento sembrava parallela in quanto mi si paventava l’ipotesi di perdere qualcuno a cui tenevo abbastanza) ritenni opportuno tentare nuovamente con l’approccio mistico. E tornai in chiesa. Mi ricordo che pensai lasciamelo, se credi sia lui la mia felicità. Oggi di quella persona non so più niente e anche se talvolta la mente crea situazioni che non esistono devo ammettere che non solo è uscito dalla mia vita, ma ripensando al desiderio irrealizzato, sono convinta che nella mia vera vita non ci fosse mai nemmeno entrato.

 

Desiderare per i motivi sbagliati equivale automaticamente ad ottenere nulla.

 

La mia vita vera… sì, quella che la maggioranza di voi non conosce, quella in cui alla prima influenza di stagione sono pochissime le persone che si accorgono della mia assenza (non sentitevi in colpa, nemmeno mio fratello rientra fra queste!) e mi cercano per sapere come sto… ovviamente fatte salve le dovute eccezioni di distanza, assenza, problemi più gravi e mille attenuanti del caso – vedi Sandro che non sono poi così dicotomica come ti dicevo l’altro giorno al telefono? La mia vita vera… dove non contano le cose che faccio, se non sono diretta conseguenza di ciò che io sono.

 

Il carrozzone di nani e ballerine che vive a rimorchio di una come me – al di là di tutto, di giostre me ne intendo e me ne intenderò sempre – è divertente, variopinto e utile, ci mancherebbe. Ma ogni tanto dimentico la sua pura funzione e soprattutto quanto sia effimero, pronto a scomparire non appena le cose si fanno più serie, più profonde. Ma gratta, gratta, per mia fortuna sotto la superficie sfavillante e glamour delle mie giornate c’è l’oro, quello magari meno luccicante ma massiccio. E prezioso. L’oro delle persone per cui conto anche (e soprattutto) quando sono debole e imperfetta, che mi vorrebbero bene allo stesso modo anche se fossi meno impegnata, meno creativa, meno complicata, meno tutto. Che mi vogliono bene perché sono io e non un’altra.

 

Soltanto voi sapete a chi mi sto riferendo. Ed è proprio a voi che dedico questo post, ogni pensiero bello e tutta quella produzione più o meno artistica che scaturirà dalle mie iniziative, d’ora in poi.

 

Cominciando da questa.

 

E quando mi innamorerò – non sto scherzando, non ridete che sto dicendo sul serio! – voglio farlo di una persona che vi assomigli.

 

God bless you, all.

 

Daniela

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  1. Bentornata. Ad un post lungo si risponde sempre come un commento breve. Come dice Lina Sotis nel capitolo “blog” del suo bon ton. Tutto quello che dici è sacrosanto. Termine non scelto a caso. Va bene quando dici che “Desiderare per i motivi sbagliati equivale automaticamente ad ottenere nulla.”. Va bene quando dici che ora farai tutto per te e non per dimostrare agli altri quanto vali. Attenta solo ad una cosa: Umberto Tozzi diceva (con altri scopi) “Tanto prima o poi gli altri siamo noi”. Attenta a non voler convincere te stessa, prima degli altri, di essere perfetta. Quello sarebbe il motivo sbagliato. Guardati dentro e convincitene. Non cercare di dimostrare nulla. Fai e basta. Non farlo sarebbe il vero errore.

    E il mio errore è di non riuscire a seguire mai il bon ton.

    Ciao e … a presto per le letture.

    OT

  2. Avrei voluto essere più partecipe, non è da me lanciare un post e nascondere la mano (specie per i post di questa caratura!) ma il lavoro mi corre dietro.. così imparo a stare a casa con l’influenza… mannaggia una non può assentarsi due giorni che trova le cataste di roba sulla scrivania… okkei, calma e gesso, ho quasi sbrigato tutto.

    Cris&Deb: thank you 4 all! Pciu pciu :o)

    OT: leggo… leggerò… LEGGEREI anche questo giovedì al Centro Commerciale Minganti purtroppo però sono poesie, non è Gomorra. Seguirà marchetta sul blog, ovviamente. Stay tuned.

  3. Non credo di rientrare nella categoria, in fondo non ci conosciamo affatto. Purtuttavia sono lieta che tu sia giunta a questa svolta, solo ed esclusivamente a favore della tua vita, per il tuo bene.

    In un momento della mia vita ho imparato a mie spese che, per quanto mi riguarda, era più importante chiedere qualcosa _se_ e solo se era il meglio per tutti.

    Ho smesso di aspettarmi tante cose e ho cominciato a riscoprire le persone.

    Un abbraccio

  4. Mi fa piacere leggerti così, perchè c’è più determinazione del solito nelle tue parole, perchè lo spirito sembra cambiato… chi ti vuole bene continuerà come e forse più di prima… chi si allontanerà perchè sarai inevitabilmente un po’ diversa… peccato… ma per lui!!!

    Un abbraccio…

    Paola

    PS come ti capisco… oggi sono uscita dall’ufficio con il fiatone dal gran correre…

  5. A volte credo che se un ns desiderio non si avvera come vorremmo noi è forse, perchè era giusto così e forse ci aspetta qlc di meglio e + bello….. ciao!

  6. Gia’ ieri volevo scrivere di questo post che ho trovato molto molto bello e molto tuo per quanto tu dica! Tra l’altro mi trovi in un momento in cu sto lavorando molto su questo aspetto e sono d’accordo con te… anche se e’ anche certo che tu sei avanti un pezzo e ti vedo che ti giri insietro e mi chiami ahhahaha Scherzi a parte passo ogni giorno di qui perche’ e’ sempre adrenalico leggerti!!! Ah dimenticavo mi son persa cazzulina le puntata di ieri di everwood ….Ti abbraccio forte forte Crissssss

  7. Ah dimenticavo!!!! Foto meravigliose, hai un futuro anche! sei troppo poliedrica! Bacio CRisss

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