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Il telefono, la tua croce.

7 Dicembre 2006

Io non telefono praticamente mai a nessuno. Non ho un buon rapporto con il telefono, sarà che il mio primo “pronto” l’ho pronunciato sì e no a quattro anni – una specie di ponto, chi paia?- ma tant’è oggi mi fa una fatica tremenda. È che a me il telefono principalmente disturba, interrompe. Non ho detto che tutte le telefonate mi infastidiscono ma trovo che il malefico apparecchio sia troppo invasivo per come sono fatta e, secondo me, andrebbe utilizzato solo in rari casi di emergenza tipo “ciao sono il tuo vicino e sto per far saltare il palazzo, esci di casa per piacere”, ma non per inchiodare le persone su come stanno, cosa fanno e cosa ti raccontano di bello.

 

Non c’è niente come parlare con una persona guardandola negli occhi, tutto il resto lascia troppo margine a fraintendimenti.

 

Detestare il telefono è un aspetto decisamente negativo per una che di mestiere fa il commerciale, lo riconosco, difatti il mio standard di risposta da ufficio assomiglia nella maggior parte dei casi ad un ruggito. Che poi, vogliamo parlare del fatto che la maggior parte dei clienti chiama per comunicare che ha appena mandato una e-mail o un fax? Sul serio, non sto scherzando. Poi ci sono le telefonate di marketing, che dodici anni di esperienza mi hanno insegnato ad aggirare (Salve, voi siete assemblatori? No, mi spiace – Salve, voi siete rivenditori? No, mi spiace – Salve, la vostra azienda utilizza servizi di telefonia mobile? No, mi spiace – Buonasera, potrei parlare con il responsabile marketing? Non l’abbiamo, mi spiace. E così via.), le telefonate di tizio che cercava caio ma si ricordava solo il mio numero di interno (che fortuna!). Mai una telefonata utile, mai che sia quel fornitore da cui aspetti una risposta o il tuo capo che ti annuncia l’aumento. Mai.

 

E così, insomma, negli anni sono riuscita a catechizzare più o meno tutti: amici, genitori, conoscenti e clienti hanno imparato che il meglio di me si ottiene via mail e talvolta – ma non sempre – via sms. Anche se, devo ammettere, alcuni persistono in atteggiamenti, usi e costumi che mi danno da pensare che il messaggio non sia arrivato in modo ancora sufficientemente chiaro.

 

Di seguito una breve casistica sugli standard di comunicazione che spesso mi toccano.

 

Mai rispondere ad una domanda con una domanda.

(sms mio) domani sera da me ore 21.30?

(risposta) ceniamo assieme prima o sei dai tuoi? Chi c’è? Cosa facciamo? come stai? Com’è andata a Londra? Come va con X? Ma quando organizziamo una serata in discoteca? Se te lo dico domani perché se il tizio con cui esco trova un buco spazio-temporale ove infilarmi ti scoccia? Ma dov’eri finita? Sai che il cane del vicino ha morso il mio gatto? Sai che sono andata dalla parrucchiera? Ma a che ora finiremo più o meno? La mattina dopo ci sei per un giro in Piazzola? Andiamo a prendere l’ape lunedì all’Epoca?

(pensiero mio) ma hai capito la domanda?

 

Non ci chiami, ci facciamo vivi noi.

(sms mio) scusa non mi sto facendo sentire ma sono parecchio incasinata, presto rimedierò. Baci.

Segue telefonata del destinatario.

Segue “chiamata senza risposta” sul display.

 

Vicini di casa.

(sms in arrivo) Ciao, telefoneresti al condòmino Y per sapere se ci sono novità?

(mio pensiero) … e chiamarlo direttamente?

 

Un evergreen.

(squillo)

(sms, sulla fiducia) Fabio sono incasinata, dimmi di cosa hai bisogno.

 

Astenersi perditempo.

(telefonata) ciao come va, tutto bene, come stai, cosa mi racconti di bello, hai sentito gli altri? No? Dai, ma com’è che non si organizza più niente? Ma non esci mai? Ma hai sentito tizio? Sai come sta? Ma hai sentito caio? Ma ti ha per caso chiamato sempronio che non lo vedo da un po’?

(mio pensiero) tutto fa ricarica.

 

Ce sei o ce fai?

(telefonata) ciao, ti va domani sera di andare al cinema? Ah, hai già un altro impegno peccato. Senti, la tua amica ha impegni?

 

Ti faccio un disegnino?

Attenzione, da non confondersi con la dura realtà.

(sms) sabato sera balotta?

(mia risposta) No, non posso grazie, ho già un altro impegno.

(sms) allora martedì sera balotta?

(mia risposta) No, non posso grazie, ho già un altro impegno.

(sms) allora giovedì sera balotta?

(mia risposta) No, non posso grazie, ho già un altro impegno.

(sms) allora sabato prossimo balotta?

(mia risposta) No, non posso grazie, ho già un altro impegno.

(sms) giro in centro?

(mia risposta) No, non posso grazie, ho già un altro impegno.

(sms) aperitivo?

(mia risposta) No, non posso grazie, ho già un altro impegno.

(sms) un caffè?

(mia risposta) No, non posso grazie, ho già un altro impegno, e poi non bevo caffè.

(sms) ti passo a salutare un attimo mentre sei ferma all’incrocio di via Po?

(mia risposta) No, non posso grazie, ho già un altro impegno.

 

Di telefonate interessanti, capirete, me ne arrivano molto poche. Tutto il resto fa volume.

 

Comunque, tanto per la cronaca e per dare un senso a questo post, non mi fa sempre così orrore ricevere delle telefonate… soprattutto diciamo che non dispero di veder comparire il nome giusto, uno di questi giorni.

 

LdC

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  1. Evvai! Un’altra che odia il telefono.

    Io ho pure perso un lavoro per colpa del telefono.

    Di recente ho pure passato cinque giorni in piena separazione legale dal cellulare, ma non ho ancora ottenuto il divorzio.

    Comunque un giorno vedrai comparire sul display il numero del chiamante che attendi con ansia …

    … probabilmente avrò sbagliato numero.

    Kisses. OT

  2. Mi associo, mi associo, mi associo, mi associo, mi associo!

    Soprattutto perchè, anche io, come te, fo il commerciale :(

  3. Anche io sono una che non passa molto tempo al telefono e poi ora che ci sono le mail è molto + carino secondo me e costa molto meno!! Sono una fans dei sms, a volte li mando anche solo per un saluto e per tenere un contatto. In effetti se ci pensiamo quante sono le telefonate stupide che riceviamo ogni gg sul lavoro e altrove??? troppeeeeeee! ciao Luna

  4. Ho un’amica che usa il tel spessissimo e se le rispondi ad una sms con una domanda cara mia sei finita!!! ….. sbagliando s’impara…..

  5. Allora tu come mantieni i contatti con gli amici?? via mail o sms immagino… almeno con quelli a cui tieni….

    una curiosità:sei una che le piace scrivere mail per raccontare le cose o cosa è successo nella settimana o + riceverle e rispondere? ciao

  6. #6 I contatti con gli amici li mantengo di persona: il telefono o la mail servono solo per mettersi d’accordo su luogo e ora… Per il resto penso di essere una a cui piace raccontarsi, altrimenti non si giustificherebbero due anni di blog quotidiano… comunque mi piace anche leggere le cose che mi scrivono gli amici… (più di ascoltare, così quando mi metto lì è proprio perchè scelgo di dedicare loro del tempo) .

  7. Nel ’95 in Francia il telefonino non era ancora diffuso, eravamo molto “cafoni” su questo. Ricordo che ero andata col treno a Genova per turismo (a me piace Genova, non criticate!). Non capivo quello che succedeva: tutti in quanti nella carrozza parlava nel cellulare. Non capivo l’italiano all’epoca ed era una grande bella cacofonia ;-)

    All’epoca io mi sono detto: quel coso non funzionerà in Francia. A noi piace non farci sentire dagli altri quando parliamo, ci piaciono le cabine telefoniche appunto…

    Poi pian piano è arrivato in Francia e adesso la maggior parte dei francesi vive con il telefonino incollato all’orecchio. Diventa anche indecente, a volte sei tranquilla in un posto e gli altri incominciano ad inquinnarti dalle loro conversazioni telefoniche e spesso per dire banalità o peggio per parlare dell’intimità che a noi non interessa.

    Non sono contro il cellulare, non sono cosi’ retrograda, ne ho avuto uno sul tardi perché non lo volevo ma un giorno, di notte, mi sono ritrovata con la macchina in guasto… e sono corsa a comprarlo l”indomani.

    Io ho spesso sentito i commerciali odiare il telefono, è normale lo usate troppo nel lavoro. Ma quando abito lontano di persone che vuoi bene, se il telefono non esistesse come faresti? E ci sono certe telefonate non aspettate da persone che amiamo e che fanno un bene grandissimo

    cikappina fan di telefonino con l’uso esclusivamente intimo ;-)

    (cktc)

    PS: Non rileggo, scusate l’italiano

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