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Cara LdC – Maria’s back.

14 Dicembre 2006

Cara LdC,

ti ricordi di me? Sono Maria. Ti ho scritto qualche tempo fa per raccontarti la storia con il tizio che si ricordava della mia esistenza a corrente alternata… sono passate varie settimane e la storia si è trascinata in modo stanco e poco costante, ma comunque è andata avanti, anche se più che altro per merito mio… ho deciso di mandarti questa nuova lettera perché alla fine del mese scorso ricorreva il mio compleanno e lui se ne è dimenticato! Per giustificarsi (quando l’ho chiamato e gli ho fatto il cazziatone) ha detto che è molto impegnato e stanco e che si farà perdonare, ma poi non ha concretizzato in alcun modo. Non ci vediamo all’incirca da due settimane e non accenna a chiedermi di uscire, cosa devo fare? Di nuovo aiutami tu. Maria.

 

Cara Maria,

 

è sempre piacevole sapere che i tuoi consigli sono finiti – per usare un francesismo – nello scarico. Ma non sono qui per rimproverarti, la vita è già sufficientemente amara perché anche una sconosciuta dal suo blog ti mandi gli anatemi, bensì per consigliarti. Ma stavolta dammi retta, se ci riesci, perchè potrebbe uscirne il più bel regalo di Natale che avresti potuto mai desiderare.

 

Prendi il suo numero di telefono, scrivilo su un foglio, piegalo come preferisci e dallo in custodia a qualcuno di tua fiducia (tua mamma, tua sorella, una tua amica, il caveau di una banca) con la preghiera di nasconderlo in un posto che solo loro sanno… ffffatto?? Apri la rubrica del cellulare, seleziona il suo nome e premi “elimina”. A parte che già veder comparire una scritta “Elimino Mario Rossi?” e poter rispondere SI dà di per sé una sensazione di godimento da non sottovalutare, ma questa operazione ti viene suggerita al fine di non avere più il suo numero a portata di mano (non vale conservare i messaggi, cancella anche quelli e se ti dispiace perderli trascrivi il testo su un foglio, ma non barare!) e così anche quando ti verrà l’incontrollabile voglia di interagire con lui (perché ti verrà, ne sono sicura) non avrai materialmente la possibilità di farlo. Il tuo complice però deve mantenere il pugno di ferro e non elargirti il numero al tuo primo pianto disperato.

 

Vale anche strappare le foto come attestazione della propria rinnovata autostima.

 

È un po’ come stare a dieta: ti privi di qualche soddisfazione effimera ed immediata per mirare ad un risultato più a lungo termine ma maggiormente concreto e duraturo. Questo se veramente vuoi tentare l’ultima carta con il tizio, conscia del fatto che se il mio piano di battaglia dovesse funzionare ti troverai accanto un uomo a costante pericolo di fuga. Perciò stai sempre attenta a ciò che desideri, a volte potresti ottenerlo (ti consiglio la lettura di questo post).

 

Ci sarebbe comunque un’ulteriore alternativa: cancellare il suo numero, i suoi messaggi, il suo indirizzo di casa, la sua faccia dalla memoria, senza darne backup a nessuno e mettersi il cuore in pace ma capisco che sia un po’ troppo chiederti di farlo così, dalla sera alla mattina. Sarebbe comunque la cosa migliore. Dopotutto, me ne rendo conto io per prima, in giro c’è della gran amarezza e nonostante la Lea mi abbia saggiamente ricordato che il fine non è quello di non rimetterci la faccia con qualcuno, ma di uscire con quel qualcuno, io resto ferma sulle mie posizioni da ragazza all’antica (il classico va sempre di moda) e aspetto che dall’altra parte ci sia una dimostrazione oggettiva di interesse (oggettiva nel senso che non dia spazio ai fraintendimenti: una mail cumulativa con un invito ad una serata non equivale ad un’evidenza, una mail cumulativa seguita da una telefonata per accertarsi che tu, proprio tu ci sia, è un segno decisamente più chiaro) prima di fare qualunque passo in qualsiasi direzione.

 

Detto questo, mia cara Maria, ti auguro sul serio e con tutto il cuore che sotto l’albero ci sia finalmente qualcuno che meriti la tua dolcezza e la tua bontà d’animo – di persone pure e fiduciose come te se ne contano sempre meno – ma qualora al posto del Principe Azzurro trovassi una gondola veneziana in plastica con carillon, non disperare e fai come me: alza il volume a manetta e balla senza pensare ad altro (la gondola puoi sempre riciclarla).

 

Un abbraccio, LdC

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  1. E se invece sostituisse il nome che appare sul visore del cellulare quando lui chiama con la dicitura: “Non rispondere assolutamente!”? Così, nel caso che all’imbecille venisse in mente di chiamare perché quel giorno non ha niente di meglio da fare! Che ne dici? :-)

  2. Sai che io l’ho fatto sul serio? E con varia gente, peraltro…

    C’era “non rispondere mai” che era un tizio a cui avevo dato il numero una sera in cui ero particolarmente ubriaca… poi c’era “non mi chiamerà mai” che era uno che aveva preso il mio numero una sera in cui era particolarmente ubriaco… poi c’era “XXX bellissimo” (da non confondere con gli omonimi meno avvenenti) e poi c’è “XY puttaniere” con annessa suoneria differente, che se mi chiama deve essere venuto giù veramente il mondo.

  3. Questa mail potrei averla scritta piu o meno io.

    Ci sono stati mesi belli e brutti nella mia storia. Il tutto documentato nel mio blog. Anche lui si e’ mezzo dimenticato del mio compleanno..nonsstante una mail chiara di invito.

    Lascialo Maria, farai fatica all’inizio perche’ eri abituata a far ruotare i pensieri su di lui ma poi la strada sar’ tutta in discesa e non piu in salita come quando stai con lui.

    L’amore non e’ facile viverlo, ma e’ piu facile s enon e’ a senso unico.

    Comincia con le piccole cose come sostiuire il suo nome originale con un nomignolo che lo scredita…Io, da Leonardo sono passata a Leo (che mi faceva molto cane), poi a Nano, poi a Merda e poi a Merda Nana.

    Fino a quando non ho cancellato tutto. Anche lui dai miei pensieri.

  4. Comunque, tanto per la cronaca, dimenticarsi di un compleanno per me non rappresenta un problema insormontabile… al mio 28° sono stata lasciata, al mio 30° mi hanno vomitato in macchina. Tremo al solo pensiero del prossimo due gennaio: una dimenticanza sarebbe quasi gradita ;o)

  5. Mail più telefonata? Non scherziamo! L’unica prova seria di un interesse maschile è una spesa consistente. Diciamo un mazzo di rose molto folto. Da 100 euro in su.

    Filter

    P.S. So che non dovrei svelare questi segreti a voi donne, ma non potevo trattenermi.

  6. @Filter: Tranquillo, lo sanno benissimo anche se non glielo dici tu… ;o)

    @Ldc: Vediamo se ho capito (il rigore non c’era, i miei due neuroni zoppi si sono accordati e oggi forse posso capire …) le ragazze all’antica si aspettano dimostrazioni oggettive di interesse ed elargiscono a piene mani dimostrazioni oggettive di disinteresse (leggasi erosione dal cellulare). Il risultato è che hanno interesse ed ottengono disinteresse. Comunque: cercate sempre le gondole di plastica. I principi azzurri regalano gondole di plastica. Sono solo i puttanieri che regalano mazzate di rose rosse.

    @Maria: evita di fare come le tue figlie. Ma non esagerare.

    Collericamente Vostro

    OT

  7. Uomini, non elargiteci troppi consigli sensati… a noi piace arrovellarci e consumarci per poi giungere a conclusioni inutili. Veramente, ci piace, non dateci la soluzione su un piatto d’argento, altrimenti come facciamo a far passare le ore? Col punto croce? Naaa…

  8. Fifi, smento cio’ che dici ma forse è una clowneria e io francese non ho capito la battuta ;-).

    Io in passato ne ho ricevuto 2 di quei bei mazzi di rose rosse molto folti per 2 miei compleanni. Ero già cotta, mi sono innamoratissa (dai, non dire che diamonds are the girls best friends, non sono la tipa).

    Ed era solo una trappola! Anch’io mi dicevo: queste sono due belle prove del suo Amore per me. Anni dopo, ho saputo che il prima me lo aveva mandato quando la compagna era incinta. Giudica tu ;-)

    Allora dipende chi manda il mazzo di rose rosse ;-) Vero?

    Per quanto riguarda il fatto che quel tizio abbia dimenticato il giorno del compleanno, io conosco uomini carini che non lo dimenticano mai, come conosco uomini carini lo stesso che te lo festeggiano il giorno dopo o il giorno prima. Non è perché non ti amana, ma loro non badano come noi donne agli anniversari, tutto li’ ;-)

    Cikappina

  9. ops… innamoratissima (so che non si dice mi sono innamoratissima, ma è per farvi capire che ero mÔlto innamorata ;-)

  10. opsss… amano ;-)

    No, no, non sono ubriaca con l’italiano ;-), solo imbranata con la tastiera stasera ;-)

  11. “Maria’s back”… è scritto…

    PS: Come mai certi tuoi titolii hanno questa forma con il mio PC? Usi un McIntosh?

    Intendevi “Mariage”, era questa la parola francese eh? ;-)

    cikappina

  12. Mai un Mac a casa mia, io sono una nipotina di Bill Gates, cresciuta a pane e Windows! Che i caratteri cambino a volte l’ho notato anche io ma non ho saputo spiegarmelo se non con la spiegazione che dò sempre ai miei clienti: l’informatica non è una scienza esatta ;o)

  13. Lascialo è il solo consiglio che ti posso dare, capisco che non è facile,ma che serve stare dietro ad uno così? prova a chiedertelo! Ti cerca quando non sa che fare e come dimostrazioni di interesse direi zero assoluto!!

    Io tutt’ora sto cercando di scacciare dai miei pensieri un tipo conosciuto tempo fà e sò che è dura la storia,ma quello che mi scoccia di + è che per colpa sua (nonvoglio vederlo) devo evitare anche certi miei/+suoi amici….

    ps. dany se vai in convento non è che ci porti pure me?? ciao

  14. Se tu per non vedere un tipo che ti ha fatto stare male dovessi rinunciare a vedere amici in comune( considera che sono + suoi che miei ) lo faresti o proveresti lo stesso ad uscire? io sono molto combattuta e non trovo soluzioni se non cambiare gito, purtroppo…

    che tristezza che c’è in giro e nelle persone…..

  15. @Anonime del ’14’ del ’15’ (che bello mi sembra di essere tornato ai tempi delle superiori quando ci si innamorava delle ragazzine in autobus!! ;o))

    Il problema di mollare una storia mi sono accorto che non è quasi mai la persona ma l’ambiente.

    Sembrerà troglodita, ma io ho un gruppo braga only (…s(u)ono in una boy band …) che serve proprio come rifugio per i cuori infranti. Per una regola non scritta (ma difesa a spada tratta) a volte passano mesi (anni) prima che gli altri vengano a conoscere la nuova ragazza di un membro del gruppo. E’solo un piccolo (ma duro) accorgimento nato dopo che ci siamo legati (amichevolmente, perdiana!) moltissimo con la ragazza di uno di noi. Poi la voglia svanisce e il figlio rimane … no volevo dire, la storia finisce e iniziano i drammi.

    Consiglio alle aspiranti monache: uscite tutte insieme e divertitevi un pochetto alle spalle dei maschietti. Poi quando trovate il principe bordeaux (odio l’azzurro) vi allontanate un attimo e tornate se il principe bordeaux si rivela un puttaniere marroncino. Tanto per la legge della conservazione della sfiga ci sarà sempre qualcuna in giro con la “girl band”…

  16. #15 Ho l’abitudine di mantenere sempre le mie compagnie anche quando frequento qualcuno (e la rispettiva compagnia) così quando finisce il “fidanzamento” la mia vita continua sui normali binari e ci metto molto meno a riassestarmi dopo lo scossone. Sopravvivenza rules.

    #16 OT seguirò il tuo consiglio e stasera andrò a ballare allo Chalet – sottana only ;o)

  17. Ahahahaha, in convento ;-), mi hai fatto ridere Dani :-) e faresti il rimake italiano di questo nostro film TVche tu faresti chiamare “Soeur Dani.it” ;-):

    http://lachaine.tf1.fr/lachaine/programmes/fictions/0,,1568634,00.html

    Che tristezza deve essere in convento eh? Noi non potremmo mai Dani eh? ;-) Cmq le donne che lo fanno sono molto coraggiose secondo me! Rinunciare a tutto, accidenti!

    Non avevo notato la frase di OT più in basso… Allora è questa la spiegazione della mia storia con quello ex ;-) Era solo un p……….. ;-)

    Cikappina

  18. certo che i gesti simbolici danno una certa soddisfazione, cara ldc, io con un fidanzato ho decapitato ad una ad una le rose che mi aveva regalato sperando di essere riammesso al mio talamo, peccato che nel frattempo mi desse della str***a senza troppi sensi di colpa, con un altro che -originale!- mi ha lasciata per una stagista, ho tenuto un orologio da lui regalatomi e ogni tanto gli davo una martellata…così per sfogarmi. molto liberatorio.

    riguardo agli pseudonimi da cellulare -vi avverto, questa è un po’ greve- uno con cui avevo avuto una “soirée” di cui mi ero pentita lo avevo registrato come CLP….ehm….ce l’ha piccolo. non ho mai più avuto la tentazione di rispondere :-)

  19. Sono quella del commento 15# e devo dirvi a malincuore che ho scoperto ieri sera che lui ora frequenta un’altra persona… le lacrime non smettevano + di uscire per ore…. scusate lo sfogo. ciao

  20. @Quella del 15…: Urge iniziare ad uscire con qualcun altro. Come dice una persona che conosco: la miglior vendetta è l’indifferenza.

    Stammi allegra.

    OT

  21. Cara anonima 15#… non so se funzioni il chiodo scaccia chiodo (il consiglio di OT è tipicamente maschile, per loro funziona!) però ti posso dire che se qualcuna si prende il tuo uomo il dispetto più grande che puoi fare è lasciarglielo. A me quand’è toccata l’infausta notizia è venuta in mente una barzelletta… hai presente quella che finisce con l’asino che dice al maiale “sì ma tu non sei quello dell’anno scorso”…? Ecco, spero che il pensiero che questa non sarà altro che Miss Dicembre ti consoli un po’ ;o)

  22. Bè, Dani, non credo sia esattamente così. E’riduttivo dire “chiodo scaccia chiodo”, mi hai mollato e adesso ti sostituisco con un’altra uguale a te. Le ragazze non sono come le lampadine, che se ne scoppia una la cambi e torni a vedere la luce. E i chiodi sono tutti diversi fra loro, uno non entra perfettamente nel buco dell’altro. Diciamo che la sensazione che un buon paio (facciamo due paia…) di volte mi ha fatto andare oltre è stato il pensiero: “Ma è lei che ti manca o è quello che provavi per (con) lei che ti manca?”. Ho notato che se ricordavo le foto dei momenti più belli, anche coprendo il suo volto non cambiava poi tanto. Allora ho capito che avevo nostalgia di quello che si prova in una relazione non di una persona. E mi sono detto che le stesse sensazioni (e magari molto molto meglio) le avrei potute vivere con qualcun altro (DinDon… Chi è? … Marco Ferradini? … No, grazie, non ho bisogno di nulla…). Questo era il mio messaggio. Stammi benone.

    OT

  23. OT, concordo pienamente sul fatto che il più delle volte manchi l’idea della persona, non la persona in quanto Mario Rossi. A volte non si fa neanche in tempo a conoscerla, ‘sta persona, figurarsi se potremo mai sapere se ci manca più la sua intelligenza o la sua bontà d’animo.. ma purtroppo credo che per noi donne sia più difficile imporre questo ragionamento al nostro cuore… non voglio scadere nella retorica, che questo blog sa già fin troppo di romanzo d’appendice, ma è che ho notato che per voi uomini (poi c’è caso e caso) è più normale già dopo poco tempo frequentare una nuova persona… mentre noi ragazze stiamo qui più a lungo a struggerci (poi c’è caso e caso). Cito il grande Nick Hornby che mi è venuto in mente mentre scrivevo il commento: “Le persone più infelici che conosco, dico in senso amoroso, sono anche quelle pazze per la musica pop; e non sono sicuro che la musica pop sia stata la causa della loro infelicità, ma so per certo che sono persone che hanno ascoltato canzoni tristi più a lungo di quanto non siano durate le loro tristi storie”.

  24. Bè, non è male un pochino di Liala, dai….

    Non credo di averti fatto cogliere il punto, circostanzio: il mio focus era spostato dalla persona alla situazione . Quando una storia finisce mi sono accorto (non c’è caso e caso, ci sono solo io… Non è che sono egoista è che fra maschietti spesso si parla di quanto, quante volte, in quante posizioni, ma mai di queste cose, delle quali si parla o sui blog o con le soramiche …) che spesso non mi manca la signorina Maria Rossi (nè la sua bontà d’animo, la sua cultura, la sua spigliatezza, le sue tette …) ma mi mancano le situazioni. Mi mancano le cinquemenocinque in ufficio con gli occhi incollati all’orologio perché alle cinquezerozero debbo correre dal fioraio a prendere la rosa rossa da mettere a centrotavola, all’Esselunga a prendere la carne, all’Iper a prendere le piadine, alla Meridiana a prendere gli avocados perché tu devi avere il meglio. Alla fine di una storia stai in ufficio fino a tardi, tanto gli amici o sono fuori a coppie o sono ad allenare la squadra di basket, il frigo è vuoto e in Tv c’è La Pupa e il Secchione. Allora provi a frequentare qualcun’altra. E se è vero (così come si dice…) che una donna è meglio dell’altra, allora in giro ce n’è una meglio di quella che se n’è andata. Debbo solo trovarla e darle il meglio. Per questo (proviamo) a non struggerci troppo. Lo so che non è (quasi mai) possibile, ma tanto non ritornano. Quasi mai.

  25. A me principalmente, nell’immediato post-sifonata, sono sempre mancate le emozioni… le cinque meno cinque piuttosto che un nome sul display del cellulare: cose che ti fanno letteralmente accelerare le pulsazioni… uno stato di grazia che ti fa amare anche le altre persone, che diventano più amabili forse perchè tu le vedi così o forse solo per semplice osmosi… uno sguazzare su una nuvoletta che il ritrovarsi improvvisamente vittima di uno che, con spiegazioni più o meno plausibili, si è svegliato una mattina e ha pensato che sì, è stato bello ma l’amore è un’altra cosa, sembra quasi di essere finiti su Candid Camera.

    E tu che fai? Ti disperi? Un po’… gli tagli le gomme o gli fai i ghirigori sulla carrozzeria? La tentazione è forte… boh, sì, ecco, frequenti un altro. Ah, che colpo di genio frequentare un altro! Dopotutto si chiude una porta e si apre un portone, no? Si dice sempre così… ma secondo me prendere una persona e ritagliarle un ruolo addosso lascia un retrogusto amaro e poi – per usare una perifrasi – non serve a un cazzo. Perchè finchè non ti sarà passata, il tizio precedente sarà sempre quello che lo faceva meglio, nell’accezione più ampia del termine – dalla pernacchia con l’ascella alle pieghe in macchina – te lo ritroverai in ogni pensiero e farai continui paragoni con l’attuale e/o i futuri. Inutile sarà immaginartelo alle prese con una tazza del water a braghe calate perchè ti piacerà anche così, inutile smitizzarlo e sminuirlo agli occhi altrui affinché ti sembri un mediocre.

    C’è che bisognerebbe sedersi nel posto più comodo che si conosce, contornati da una sufficiente scorta di cibo, alcool e servizi di umana utilità e lasciare che passino ore, giorni, settimane finchè un bel momento – perchè capita, lo si individua sempre quel momento lì – ti rendi conto che per un momento ti sei dimenticata di ricordartelo. E forse, da lì, puoi ricominciare a costruire.

    Fino al prossimo irrisolto che capiterà sulla tua strada. Perchè, diciamocelo, a me m’ha rovinato la Legge Basaglia.

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