Ieri scrivevo…

Rapidissimamente negli ultimi minuti del mio trentunesimo compleanno: grazie.

Tu, tu, tu, tu, tu e anche tu sapete a cosa mi sto riferendo.

Poi quando avrò più tempo (leggasi voglia) scriverò anche il resoconto, ora mi godo la fine del mio perfect day.

Oggi, invece, il resoconto più dettagliato e una prima parte di fotogallery.

Il giorno del mio compleanno è sempre un po’ speciale, in positivo o in negativo. Questa volta il suo essere speciale è consistito in una giornata terribilmente slow e rilassata. Innanzitutto sveglia all’ora che mi pare – anche se è ormai una consuetudine di questa vacanza – colazione relativamente di corsa mentre mi deliziavo con la fila degli sms e delle e-mail di auguri (scusate per la risposta seriale, rimedierò di persona) per poi essere all’ora di pranzo dai miei genitori dove, con l’ausilio dell’esperto nipote Thomas, ho soffiato sulla candelina e ho tagliato la mia morettiana torta (cioé lei non ha mai assaggiato la Sacher Torte?!… No. Va bè continuiamo così, facciamoci del male).

Nessuno mi ha lasciato, nessuno mi ha vomitato in macchina. Grazie.

L’intero pomeriggio è stato dedicato alla cura e alla remise en forme dei miei provati spirito e fisico (soprattutto quest’ultimo) dalle terrificanti conseguenze di tre settimane di bagordi: palestra (un sacco di esercizi bellissimi tipo step, tapis roulant, cyclette e vari attrezzi strani), bagno turco, sauna, doccia calda e fredda che non so come si chiama ma era tipo una nebbiolina con tanto di annessa cromoterapia, relax con tisana, ruota di Kneipp che dicono faccia miracoli, eccetera. Il tutto ovviamente in compagnia dei miei amici, con i quali abbiamo successivamente dato fondo agli avanzi del veglione di San Silvestro mentre guardavamo un film.

Che io – vedete? – non ho poi bisogno di effetti speciali per stare bene. Ora, uno che mi conosce superficialmente può pensare che sia la classica tizia superviziata e ad alto mantenimento, invece datemi una manciata di amici giusti, del tempo da trascorrere serenamente con loro e non chiederò altro.

Almeno fino a venerdì, voi sapete a cosa mi sto riferendo.

Lì vi voglio carichi.

LdC