Senza categoria

Lezioni di volo – La recensione.

2 Aprile 2007

Come alcuni di voi già sapranno, a causa del post che gli ho propinato, il dottore ha sentito il dovere morale di portarmi al cinema martedì scorso. Così, dopo aver attentamente valutato la rosa di possibilità che ci si schiudeva davanti – Scamarcio non se ne parla, Sparta mi porto qualcosa da leggere, Bordertown non è credibile, eccetera eccetera – alla fine ho democraticamente scelto io per l’ultimo della Archibugi. In realtà la scelta è stata un po’ forzata perché di alternative in giro ce n’erano poche, ma mi sono fidata perché comunque, senza infamia né lode, i suoi film li ho sempre più o meno graditi. Poi Giovanna Mezzogiorno mi piace tantissimo, soprattutto quando si arrabbia (a mio avviso il dove cazzo sei che urla al telefono ad Accorsi ne “L’ultimo bacio” è un momento memorabile).

 

Cinema rigorosamente non multisala, non-proprio-centro, martedì al secondo spettacolo. Eravamo in sette.

 

Solito breve riassunto: due amici diciottenni bocciati alla maturità partono in vacanza per l’India dove, fuori dai circuiti turistici a causa della loro inesperienza (per non dire coglionaggine… ops, ormai l’ho detto) incontrano Chiara, volontaria di una Onlus. Per forza di cose si fermano a vivere un po’ di tempo con lei e con il resto del gruppo e proprio qui cominciano realmente a vivere: uno si innamora di Chiara, l’altro cercherà la madre naturale e le sue origini.

 

Di questo film mi porterò dietro, paradossalmente, il paesaggio delle isole Orcadi da cui parte e termina il racconto. Per il resto che dire? Personalmente parlando mi è piaciuto abbastanza, ma non ha lasciato spunti particolari e tantomeno ispirazioni illuminanti per scriverne così bene. Al di là che il viaggio in India per ritrovare sé stessi è un tema già sufficientemente affrontato nella cinematografia, il film non è arrivato a trasmettermi quello che più o meno mi aspettavo, cioè l’esperienza che forgia i caratteri e la crescita di due adolescenti, il rapporto genitori-figli, che viene invece trattato senza particolari sfumature e che non emerge mai in nessun modo – anche quando si parla di adozioni, di ricerca del passato. Complessivamente tutta la trama, che scorre via un po’ troppo facilmente, mi fa venire da dire che le sensazioni che restano più impresse sono quelle che spingono la Mezzogiorno fra le braccia del ragazzino (inquietudine, solitudine e frustrazione per il suo matrimonio). La critica in generale ne ha parlato bene, sottolineando più volte la “lievità” della regista: non sono un’esperta ma un eccesso di delicatezza può anche rischiare di trasformarsi in qualcosa di superficiale, che tocca di sfuggita tanti argomenti parlando un po’ di nulla.

 

Non c’è bisogno di correre al cinema: dormite sonni sereni mentre aspettate che esca in dvd.

 

LdC

Only registered users can comment.

  1. Occhio Cugi, la recensione è meno entusiastica di quanto ti ho lasciato scritto il giorno dopo… ho avuto modo di meditarla, nel frattempo.

    Un bacione e buona serata anche a te!

  2. Non so, a me è dispiaciuto molto perderlo (a Perugia s’è fermato una settimana, maledetta vita di provincia…) perchè ad una mia cara amica era piaciuto moltissimo… Ormai sono obbligata al dvd, ma non so se ne vale la pena a questo punto…

  3. Non lo vedo neanche se minacciato di morte.

    Comunque “300” è molto bello dal punto di vista visivo, molto scenico, spettacolare. Estetica video da spot pubblicitario (nulla dunque a che vedere con lo straordinario fumetto di Frank Miller, che inventava un’estetica) e un po’ troppi tableaux vivants, ma non è accio.

  4. 300 è un’opera visiva e come tale va vista. Bella senza dubbio se piace il genere.

    Di Mezzogiorno ho sempre preferito il padre, che mi manca anche un po’…

  5. @Aluc, non so. A meno che biancac non sia uno stimato chirurgo bolognese…

    @Phoebe, secondo me non è niente di eccezionale: appena uscita dal cinema ho dichiarato che mi era piaciuto, poi ripensandoci…

    @LdP, non sono assolutamente per quel tipo di film… non so perché ma mi sa da quel genere tipo Troy, per capirci, che tanto poco mi piace.

    @Eliseth, io con la Giovanna Mezzogiorno più che altro mi sento in colpa: ho sempre tifato per Martina Stella ;o)

  6. Mi è stato chiesto da Aluc se fosi andata al cinema con te… pertanto mi sono fatta indicare il blog e ti sono venuta a leggere.

    Scopro così un gran bel blog (grazie Aluc!).

    Sul film… mi piace sempre molto che ognuno provi cose diverse in base a ciò che vede…

    Sarà che era la serata per me, per vedere questo film. Nel senso che non l’ho scelto per esclusione…

    ;-)

  7. @Smel, per carattere non reagirei così però credimi, ho desiderato tante volte di fare come lei!

    @Biancac, benvenuta! Ho letto la tua recensione e ho fatto un giretto velocissimo (e silenzioso) sul tuo blog. Mah, che dire del film? In realtà non è stato male, forse mi aspettavo di saperne di più. Anche commentando altri film, ultimamente, mi è capitato di dire che avrei voluto durassero di più o approfondissero maggiormente qualche spunto, che magari si sono limitati ad accennare e basta: o sto diventando particolarmente raffinata nelle osservazioni o particolarmente rompiscatole, devo ancora capirlo ;o)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.