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The Illusionist – La recensione.

10 Aprile 2007

Have we not each experienced the sensation that a beautiful moment seemed to pass to quickly, and wished that we could make it linger? Or felt time slow on a dull day, and wished that we could speed things up a bit?

 

Spalmata sul divano di casa dei miei, impegnata nella difficile fase digestiva di tortellini, arrosto, uova, eccetera eccetera, ricevo un sms di Ruggero che dice Diana vorrebbe andare a vedere L’illusionista, va bene il primo spettacolo? Prontamente rispondo con la frase che so dare maggiore fastidio al mio amico e scrivo passivamente per me ok ditemi solo ora e luogo.

 

Perplessità e assoluto punto interrogativo sulla trama: di questo film ero a conoscenza di tre cose e cioè che era appena uscito nelle sale (punto a sfavore per via del casino), che uno degli interpreti era Paul Giamatti (punto a favore per via di Sideways) e che la protagonista era Jessica Biel (punto a sfavore per via del non proprio glorioso curriculum di attrice). Arrivo quindi in anticipo, prendo il classico giornaletto da attesa e mi informo. In mezzo alla folla scorgo Alberto, lo raggiungo con aria sconsolata. Alla spicciolata arrivano anche gli altri e scopriamo che Diana aveva richiesto soltanto il primo spettacolo. Nonostante questo optiamo comunque per la scelta originaria. Eccoci al Multisala Medusa, primo spettacolo della sera di Pasqua, biglietti rigorosamente non prenotati. Sette amici in cerca di poltroncina. Quarta fila, praticamente dentro allo schermo. E Walter aveva pure la cervicale.

 

Insomma, Sideways a parte niente che deponesse a favore del film. E invece.

 

Ovviamente desidero premettere che sono conscia di non essere stata a vedere un colossal e tantomeno uno di quei film che risolvono tutto con il colpo di genio finale, però la storia è emozionante e mi ha coinvolto senza farmi mai cadere l’attenzione (tantomeno la palpebra). E poi ok, ammetto che a me i film in costume piacciono. E poi ok, ammetto anche che è un periodo in cui mi sento molto romantica e questo è un film d’amore. E poi ok, ammetto perfino che mi sono bastati cinque minuti per capire che Edward Norton – sbaragliando la concorrenza composta da Michael Stype e Carlo Lucarelli – da oggi in poi si posiziona in cima all’elenco degli uomini-che-mi-farei-subito conquistando il titolo di Mio Sogno Erotico Proibito. Quindi, insomma, opinione un po’ di parte la mia.

 

Basato su un racconto di Steven Millhauser, “Eisenheim the Illusionist”. Austria, più o meno direi fine XIX secolo. L’illusionista Eduard Abramovich, conosciuto come Eisenheim, intrattiene, stupisce e conquista tutti con le sue magie straordinarie. Non manca la storia d’amore contrastata con Lady Von Teschen – promessa sposa del Principe ereditario che, guardacaso, lo odia e vuole ad ogni costo smascherarlo come truffatore – e nemmeno il capo della polizia che per tutto il film sembra volerlo contrastare e invece poi così cattivo non è. Insomma storia abbastanza annacquata e niente di epocale come anticipavo: forse calcando maggiormente i toni sullo scontro razionalità-irrazionalità avremmo ottenuto un’idea della contraddittorietà fra coerenza che spinge a non credere e desiderio inconscio che tutti abbiamo, cioè che esista veramente qualcosa di inspiegabile… il film comunque non è stato fatto a tale scopo e accontentiamoci dell’ignoto come sfondo di questo triangolo sentimentale non privo di banalità come il binomio bello-ma-sfigato e potente-ma-crudele. 

 

Bellissimi comunque costumi e, a mio avviso, fotografia.

 

Consiglio personale: io ci andrei, fossi in voi. Poi confesso che alcuni amici hanno chiesto se Eisenheim fosse così bravo da fare ricomparire i soldi del biglietto, ma come al solito le opinioni sono belle perché varie.

LdC

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  1. Tu uscivi dalla sala e io ci entravo, per vedere lo stesso film… a 300 km di distanza.

    è piaciuto molto anche a me, tranne il finale. Però lo consiglio anch’io.

    Ste

  2. Caspita, abitiamo così lontano? Non dare spoiler sul finale, per piacere. Che se poi la gente scopre chi è l’assassino (il bassista) non va più a vederlo…

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