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Anime gemelle.

13 Aprile 2007

Sempre per rimanere in tema di pubblicità ce n’era una tantissimi anni fa, non mi ricordo neanche quanti ma senz’altro più di dieci, che diceva più o meno così: mentre tu ti laureavi io scendevo lungo il Rio delle Amazzoni, mentre tu scrivevi il tuo primo libro io mi buttavo con il paracadute eccetera eccetera, mentre tu firmavi il tuo primo autografo io viaggiavo nel deserto e patapim e patapam. Ti regalo questa cosa qui (mi sembra fosse una penna, ma non sono sicura) per ricordarti che in fondo siamo sempre due anime gemelle.

 

Bene, diranno i miei piccoli lettori. Quindi?

 

Quindi.

 

Mentre tu perdevi tempo con quell’uomo innominabile io ti rompevo le palle con il tuo ex.

Mentre George Clooney comprava casa praticamente di fianco a te io ti rompevo le palle che volevo cambiare lavoro.

Mentre tu raccoglievi le verdure in Serigola io partecipavo ai concorsi con la foto di te che raccoglievi verdure in Serigola.

Mentre il nostro comune ex sposava un’altra io ti rompevo le palle con L.

Mentre io ti continuavo a rompere le palle con L. tu mi dicevi ti voglio bene dani e se sta cazzo di bacchetta magica che ho comprato funzionasse esaudirei anche tutti i tuoi desideri….

Mentre io piombavo in depressione tu ti alzavi dalla tua poltroncina del Re Tamarro e mi accompagnavi a casa.

Mentre io fondavo il Massimiliano Fans Club tu fischiettavi e fingevi indifferenza (il tempo però mi ha dato ragione).

Mentre ci godevamo le vacanze a Madesimo nei pascoli fra le mucche, Diego ci rompeva le palle con l’ignobile Valentina.

Mentre tu ti rompevi un ginocchio scivolando sotto al divano io ti rompevo ancora le palle con L.

Mentre tu sognavi che ero incinta e che lo chiamavo Nicolò io ti cominciavo a rompere le palle con M.

Mentre tu mi mandavi le foto delle tue nipoti che nascevano e crescevano io perseveravo nel romperti le palle con M.

Mentre tu mi annunciavi che ti saresti sposata io ti rompevo le palle non mi ricordo con chi ma senz’altro con qualcuno che non mi voleva il bene che mi merito.

Mentre nasceva tua figlia io ti rompevo le palle con (mi sembra ancora) M.

Mentre tu rubavi parole meravigliose per descrivermi cosa si prova ad essere mamma io ti rompevo le palle con M. e basta con quest’uomo!

Mentre si sposava tuo fratello io ti rompevo le palle con F.

Mentre tua figlia cresceva io giravo per un po’ di mondo e le mandavo regali fashion.

Mentre io avevo le ansie da palcoscenico per Bologna Ad Alta Voce tu mi scrivevi sarai stupenda e ti fai menate inutili ne son sicura.

Mentre io mi facevo nuove menate inutili, però stavolta sul Principe di San Marino, tu mi rassicuravi dicendomi quando amerai qualcuno non ti farai nessuna di queste paranoie. Ce ne saranno altre intendiamoci eh.    

Mentre io te la menavo con la casa che non me la consegnavano mai tu ristrutturavi la tua di Vigevano (e lì, ammetto, ti invidiavo pesantemente!).

Mentre io te la menavo che una mia amica mi aveva detto che ero grassa tu mi consolavi e mi scrivevi Dalle foto che vedo sei sempre splendida. Che sembra facile e scontato dirlo, ma in quei momenti fa. E pure di brutto.

Mentre la tua vita con il tuo compagno andava avanti, il tuo lavoro continuava, tua figlia cresceva, io abbinavo borse a scarpe, mi lamentavo del mio ufficio e folleggiavo agli happy hour lungo la costa romagnola.

Oggi è il tuo compleanno e siccome non ti ho comprato nemmeno la penna come il tizio nella pubblicità, rimedio con questo post ricordandoti che in fondo siamo sempre due anime gemelle.

 

(E io sono una grandissima rompiscatole)

Auguri, Tesoracucciola.

 

LdC

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  1. tesoracucciolaaaaaaaaa non hai manco idea te di quanto io ti adori! E oggi ti rinnovo la mia promessa (dopo averti sposata davanti ad Outlook e a tutta la rubrica contatti) qui sul tuo blog davanti a tutti i link! Grazie

  2. E quanto prezioso tempo a parlare di L, di M, di F, di A, di M di nuovo, e così via. Avanti così, forse, fino alla fine stessa del tempo.

    Te che dici? ;o)

  3. A quanto ricordo, sì, era una penna (il regalo della pubblicità, eh). Però mi è sempre sfuggito il nesso: come fa uno che scrive romanzi (attività pigra e sedentaria quant’altre mai) a sentirsi anima gemella di una che si butta col paracadute, e viceversa? Confesso che non l’ho mai capito.

  4. Mah, Davide… in linea di massima avrei le tue stesse perplessità, ma poi un’amica una volta mi ha detto Evviva la diversità Dani, evviva potersi mischiare confrontarsi, crescere e scambiarsi hobby passioni… e le ho creduto. Sai che, in fondo, io mi convinco con poco ;o)

  5. Non vorrei sembrar cinico, eh. Ma io qualche storia l’ho avuta, anche bella lunga: e mi par che, in fatto di hobby passioni eccetera, ciascun si tiene gli hobby suoi e le passioni sue.

    Poi magari mi sbaglio. Però. ;)

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