Senza categoria

Dopo il book-crossing, ecco a voi il book-hiding.

16 Maggio 2007

Sottotitolo: quando mi ci metto sono una grandissima, presuntuosa, maraglia.

 

Inutile ricordare quanto la libertà di pensiero sia fondamentale per ogni essere umano. Altrettanto inutile ricordare quanto ciò sia un diritto sacrosanto che viene continuamente calpestato, negato, disconosciuto, eccetera eccetera. Tutto questo in ogni cosa che ci circonda, a cominciare dalle più banali. E quindi cosa ci resta se non la possibilità di esprimere il nostro dissenso con qualche manifestazione particolarmente creativa di  resistenza?

 

Da qui la mia modesta e personale campagna di book-hiding.

(avevo un complice ma non ha toccato niente, giuro!)

 

Per esempio prendete un autore che vi sta particolarmente antipatico oppure che non ritenete degno di essere denominato in tal modo. Ce ne sono a camionate, non avete che l’imbarazzo della scelta.

 

Suvvia, non siate timidi.

 

Io per esempio ho scelto quello là, quello con il cappellino, quello che credo si chiami Francesco Roccia: Io non solo schifo i suoi libri, ma schifo anche lui umanamente parlando. A parte fare il divo e io odio il divismo in generale da Umberto Eco in giù, a parte essere brutto come un debito è un uomo gonfio, tronfio, superbo, presuntuoso, vanitoso, vanaglorioso, borioso, tracotante, egoriferito e tutti i sinonimi che trovate in Word. Occhio, sono presuntuosa e questo è vero, ma non giudico a scatola chiusa: sono come mio fratello figlio unico che non critica mai un film senza mai prima vederlo, il che significa che qualcosa di suo l’ho letto. E quindi parlo con cognizione di causa quando dico che non riesco in nessun modo, ma neanche a livello di insiemistica di base, a farlo rientrare nella categoria scrittori assieme ai miei Intoccabili della letteratura. Non ce la faccio. Ci provo. Mi vengono le convulsioni. E i suoi libri, voglio dire, non è che non si vedano in giro. E io non voglio che certi libri si vedano in giro quando ce ne sono di migliori occultati chissà dove a prendere della polvere, che poi bisogna subire molestie fuori luogo dai commessi solo perché te li sono andati a scovare giù per le scale di cantina.

 

Quindi che si fa?

Si tolgono dalla visuale.

 

Il piano è questo: si entra in libreria, meglio in due così uno fa da palo. Si cercano i libri del suddetto autore augurandosi che non facciano bella mostra di sé nelle cosiddette “isole” ma siano già incolonnati sugli scaffali, suddivisi per nome o categoria (gli estremisti come me riescono ad agire anche quando sono in vista, seppiatelo e regolatevi di conseguenza) dopodichè si voltano uno ad uno possibilmente girandoli e capovolgendoli (la seconda in segno di disprezzo) poi, siccome sul retro generalmente si impone al nostro sguardo la faccia sorridente del vile, è sufficiente prendere il libro di fianco e appoggiarlo sopra. Si può utilizzare un libro che ci piace molto prendendolo da un altro scaffale, ma lo sconsiglierei onde evitare di intaccarne la rintracciabilità per chi lo vuole realmente acquistare.

 

Il motto è coprire, sommergere, inabissare.

Lontano dagli occhi, lontano dal cuore.

 

Ieri sera Feltrinelli di via dei Mille. Prossima tappa Feltrinelli in Piazza di Porta Ravegnana.

 

Aderite compatti.

 

LdC

Only registered users can comment.

  1. se intendi Federico Moccia sono con te… già che ci siamo perchè non buttiamo nella calce anche Scamarcio, che sarebbe uno dei suoi personaggi sul grande schermo?

    Dave

  2. Sei grande :) una menta diabolica.

    Io di solito faccio il contrario con quello che voglio prendere ma in quel momento non ho soldi.

    Specilamente con i DVD od i giochi usati, li sposto, li metto sotto la lettera sbagliata sotto una catasta di altri dvd, così da poter passare dopo un paio di giorni e ritrovarlo. :p

  3. Grandiosa!

    Mi piace la tua idea anche se magari i commessi di Feltrinelli potrebbero non essere d’accordo :-))

    Giudizio di Moccia, assolutamente considiviso anche se solo per quello che riguarda la persona… ho talmente tanti libri in attesa di essere letti che perder tempo con uno di Moccia mi sembrerebbe un insulto per gli altri libri ma soprattutto per la mia intelligenza…

    Paola

  4. Ho detto per caso Moccia? No, no, io parlo di Francesco Roccia. Perchè esiste anche un Federico Moccia? No, dai. E non ditemi che anche lui ha un’incipiente calvizie che tenta di mascherare coprendosi la testa quando è in pubblico. Giuro, non ci credo.

  5. Meriti una dichiarazione di stima (e amMmore) smisurata in nome di tutti i libri del mondo…tre metri sotto il cielo!

  6. dicci qualcosa di più perchè per gli ignoranti come me è un perfetto sconosciuto.

    Mari

  7. Francesco Roccia?

    è lo pseudonimo di …….a ……i?

    :-D

    cmq divertente ,subdolo e un po’ diabolico ma decisamente divertente…

    che poi certi scrittori ci vanno alle librerie A CONTROLLARE come sono posizionati i loro capolavori…

    grande!!

    Lerry

  8. Io non so come facciate a non conoscere Francesco Roccia… ma insomma, è ovunque… ha scritto quei capolavori come “Ho voglia di un caffè” e “Sette centimetri sotto terra”… sono ovunque, ma come fate a non averne mai sentito parlare? Mah, io non so.

  9. ciao l’idea mi pare simile a quella del bookshift proprosto da Roberto Moroni nel suo (ormai defunto) blog, cito da un suo post dello scorso novembre:

    impiliamo sui [libri di cui non condividiamo la promozione in pila] in grande evidenza nel settore novità una o due copie del nostro romanzo preferito […]; il quale, altrimenti, giacerà sepolto tra megastrenne natalizie tirate in centinaia di migliaia di copie, monnezzoni d’oltremare e sciocchezzoni de noantri, e l’avventore medio, che già prende l’ingresso in libreria come una purga, si convincerà di essere già fin troppo sollecito nelle sue visite.

    Io l’ho fatto, ho bookshiftato.

    E voi, voi che volete sentirvi partecipi di una grande operazione culturale partita dal basso ed elevata al cielo, voi che aspettate?

    forse potrebbe nascerne un movimento…

    ciao

  10. non ci crederai ma è il mio hobby preferito.

    Io lo faccio spudoratamente davanti a tutti, e se c’è il commesso nei paraggi gli chiedo se posso farlo spiegandogli i motivi e dicendo quale libro userei per nascondere la vittima.

    >:)

    Ste

  11. Ma allora non frequentiamo i GCDN per caso !

    Lo faccio da anni. I miei bersagli preferiti erano i libri di vespa (appunto con la minuscola). Una causa persa, perche’ immancabilmente ne vendeva milioni.

    sgrignapola

  12. Francesco Roccia può anche morire, preferisco sapere come va con jeremy il tennista, ci sono stati sviluppi?

  13. @Ste, il prossimo passo del book-hiding è il book-intasching… cioè dalla via che lo nascondo me lo metto in tasca. Per bruciarlo una volta giunta a casa, ovviamente.

    @Deb, mi viene in mente un capitolo di Gomorra dove si parla dello smaltimento clandestino dei rifiuti e dove Saviano racconta che, dai campi dove si coltiva “normalmente”, ogni tanto spunta qualche residuo abbastanza palese di altre cose, sepolte sotto terra per via di questo smaltimento clandestino, ecc… pensa se una mattina un contadino mentre sta arando il suo campo si imbatte in una copia di Ho voglia di un caffè… pensa che choc!

    @Cris, sono peggio dello spam. Quello che trovi in e-mail, intendo.

    @403, io e questo Roberto Moroni dovremmo unire le forze. Mi daresti l’indirizzo del blog anche se è in disuso? Magari i commenti li legge. Poi ovviamente il mio invito di unire le forze è esteso a tutti: se ognuno di noi nasconde i libri palesemente inutili (per non dire dannosi) a mio modesto avviso potrebbe innescarsi una sorta di circolo virtuoso che porterà a un mondo perfetto dove Francesco Roccia se ne sta nascosto in ultima fila e davanti a tutti viene esposto, trionfale, che so, Paolo Nori con Bassotuba non c’è. Il paradiso, insomma.

    @Sgrignapola, vedi risposta a 403. Dobbiamo spartirci le città. Io penso a Bologna, Ste è su Cremona, 403 non lo so. Tu che zona pensi di poter presidiare? ;o)

    @Aluc, mi sa che il tennista mo’ lo nascondo dietro all’Enciclopedia Treccani, intera.

  14. “Ho voglia di un caffè” e “Sette centimetri sotto terra”:

    li ho letti ieri tutti di un fiato. Sai se ne hanno fatto due film?

  15. @Aluc, ahimè il tennista è bellissimo.

    @Biancac, penso usciranno a Natale e saranno il tormentone della coppia Boldi-De Sica che per l’occasione si riunirà dopo la recente scissione.

  16. roberto moroni è uno scrittore (ignoro di che rango, perché mai lo lessi) e il proprio blog l’ha proprio chiuso, nel senso che è fuori linea, l’url era http://www.thepetunias.net … tocca organizzarci da per noi (io su milano ho bisogno d’aiuto però, non è che posso coprire da solo tutte le librerie che ci stanno…)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.