Senza categoria

La sopravvalutata necessità di chiarirsi sempre, comunque e a prescindere.

17 Maggio 2007

Due brevissime premesse, a monte di tutto lo sproloquio: a) in questi giorni sono leggermente polemica. Sarà che sono in ovulazione, non ne ho idea, mi sono resa conto che non le sto mandando tanto a dire e, spesso, mi rendo altrettanto conto che le sparo un po’ a caso. Ma tant’è. Sono donna e, come si diceva nel film, noi non diciamo quello che vogliamo, ma ci riserviamo il diritto di romperci le palle se non l’otteniamo. È questo che ci rende così affascinanti e un tantino pericolose; b) questo post è un po’ sull’onda di quello da sessanta e passa commenti di qualche giorno fa. Dibattito più che aperto ma l’invito è di non gettare il denaro per connettersi a Internet e darmi della stronza, che tanto l’avete già ampiamente dimostrato e sarebbe quindi un’inutile ridondanza.

 

Insomma, si diceva, siccome sono temporaneamente polemica e niente, niente, riesce a scivolarmi di dosso che perfino l’avvocato degli amici, perfino il book-hiding al Pianeta mi ritrovo a fare, insomma mi girano per un nonnulla (tranne con la Trifola, ci terrei a specificarlo ai suoi fans, in quanto sta attualmente usufruendo di una speciale anche se temporanea deroga poiché mi ha acquistato – probabilmente al puro fine di garantirsi almeno un buongiorno mattutino – ben quattro e dico quattro biglietti della Lotteria del Corso dei Fiori, primo premio un soggiorno di una settimana a Formentera, per chi li vuole ne ho ancora venti) non sono riuscita a restare imperturbabile come al solito di fronte a un messaggio che, in altri momenti, mi avrebbe fatto rispondere un laconico anche no e tanti saluti, ma non adesso. Il messaggio diceva [bla bla bla, antefatto] la settimana prossima ci troviamo e ne parliamo io e te davanti a un aperitivo.

 

Ah! Condanna della mia vita grama!

Sempre questa sopravvalutata necessità di chiarirsi.

Su tutto, per la minima sciocchezza, al primo trascurabile scontro.

(Spriz con Aperol, grazie)

 

E penso: con mia cognata forse dovremmo chiarirci, che di notte mi sogno che la insulto; con quello che a febbraio m’ha detto tu mi soffochi forse dovremmo chiarirci, che va bene tarallucci e vino e Luna Rossa, ma per mandarmi le foto della morosa era forse presto; con il dottore forse dovremmo chiarirci, anche solo per dirgli la mia carpetta rossa con dentro quelle stampe non è che me la ridai? ma addirittura con l’amica che si fidanza e contestualmente si smaterializza poi viene a piagnucolare che la stiamo estromettendo, il Signore me ne scampi e liberi, no.

 

Per piacere.

Almeno questo evitatemelo.

Pago già le tasse.

 

Tra l’altro (e perdonatemi l’allegoria ma è periodo) qualcuno disse che il pessimista si lamenta al vento, l’ottimista aspetta che il vento cambi e il realista aggiusta le vele. Ecco, io sarei per aggiustare le vele, che ok anche a me la situazione fa dispiacere, nel senso che anche io penso che è un po’ che non la chiamo, che non la frequento – anche se in realtà non sono quella che telefona solo per sapere come stai: le conversazioni telefoniche fini a sé stesse, è cosa nota, non sono il mio passatempo preferito – però è il solito discorso vecchio come il mondo: perché io, Elena e Betta desideriamo una serata in cui fare qualcosa o anche solo delle chiacchiere e l’idea, che parta indipendentemente da me, come da Elena, come da Betta, magicamente si realizza? Siamo tre maghe? Oibò non lo sapevo. Forse perché non è sufficiente dire teoricamente e per sommi capi una volta organizziamo un aperitivo? Forse perché chiedendo in modo diretto ti va questo giorno questo posto e questa ora, in maniera pratica, forse, dico, faccio ipotesi, è più semplice arrivare ad ottenere qualcosa? Se io ci tengo a vedere una persona ci provo, non che sto lì a recriminare sul perché questa non mi chiama mai per fare niente. Il fine ultimo non è fare qualcosa ma vederla ‘sta benedetta persona, no?

 

Bene. Noi adesso, la prossima settimana (anche no), forse dopo le ferie (o anche mai), insomma, dovremmo trovarci per parlarne io e lei – e perché non io, lei e le altre? Perché a me, sant’Iddio? – di questa problematica incresciosa che noi non la coinvolgiamo più, che lei si sente estromessa e perderemo una preziosissima serata a precisare l’ovvio. Attività che adoro, quella di buttare le serate nel cesso. Ma lo percepisco solo io questo tentativo deliberato di farmi spendere energie in modo inutile? Non faremmo prima a superare questo chiamiamolo problema – sì dai, diamogli importanza – uscendo? Praticamente è come dire: vediamoci per dirci che non ci vediamo mai. Bè, a questo punto dico io vediamoci e basta!

 

No?

No.

 

LdC

Only registered users can comment.

  1. Sono nella stessa situazione con la mia testimone di nozze (e Deb potrebbe parlarti di quali siano le profonde differenze tra un’amica e una testimone di nozze :) che io non sto ad elencarti) che è sparita da mesi dopo che io e il mio martirio ci siamo sbattuti (almeno a nostro parere) per aiutarla con la casa, l’arredamento, il rogito, i consigli, ecc ecc. Svanita nel nulla dopo avermi chiesto di riscriverle lo statuto dell’associazione di cui è presidente (le ho chiesto copia del vecchio per vederlo e non me lo ha mai mandato) malgrado le avessi già mandato un tracciato su cui poterlo riscrivere, che mi ha chiesto: “già che vai a Pescara e ti fermi all’Ikea di Ancona, non è che mi prendi i pezzi mancanti della mia libreria perchè io non ho tempo di andare a Brescia a prenderli?” e che, all’ultima notizia importante per me che le ho dato (e che presuppone io stia a casa per un po’ di tempo tranquilla) ha reagito così: “allora adesso sei a casa e puoi pensare all’associazione!”. E’ sparita di nuovo. Io non chiamo e che pensi quello che vuole.

    Non farti venire rimorsi di nessun tipo :)

  2. alle volte sembra di non parlare la stessa lingua,eh…

    c’è anche da dire che ognuno poi interpreta a modo suo…

    ‘somma fai leggere questo post alla tua amica!!! hihi

    Lerry

  3. Non so cosa dire, però intanto ho compreso il post “io la invidiavo”.

    Credo.

    Mmmh, però… affidami la tua amica per un po’, tornerà come nuova :-p

    Ste

  4. Ehi ora potrei proporti una di quelle canzoni punk genere PornoRiviste,o una canzone di Bob Marley tipo Everything Is gonna be all right che mi ha accompagnato tutta mattina nella testa durante un feroce compito in classe sulla Metrica e un altro ferocissimo compito in classe su Kant,Immanuel,Kant. Ora si,potrei dirti che nella vita Everything Is gonna be all right,perchè alla fine è così,c’ha ragione,il Bob. Oppure potrei proporti una cosa molto più tetra è avanzata,una di quelle opere inedite dei Pink Floyd che qualche direttore di qualche rivista rock mi ha ficcato nel Pc come segno di “stima e amicizia” insieme alla discografia completa dei Blur e dei Subsonica e dei Placebo [mai capito l’associazione di idee che l’ha indotto a caricarmeli sulla chiavetta uno dietro l’altro]. Non so,potrei,potrei anche dirti che la vita è splendida e siamo tutti fratelli -la cosa sarebbe hippy e alquanto fuori tema- Oppure potrei solo risponderti con un Robert Smith della canzone che anche lui si è vergognato a fare. E quindi che domani è Friday e,ehi,Friday i’m in love. Miky -una lettrice-

  5. Ci ho pensato su: mi stanno sulle palle quelli che “Ci vediamo una volta di queste” … perché cosa fai: ti proponi? ti autoinviti? aspetti? La risposta da oggi in poi sarà: “Sai come trovarmi: dimmi solo dove e quando”.

  6. @Eliseth, al suo sms ho risposto che le cose si fanno e si disfano sempre in due. Vedi te che rimorsi che posso avere…

    @Lerry, Lerry, Lerry… a volte coi muri ci si scontra. E poi la mia amica non ha Internet. Le stamperò il post e glielo metterò in buchetta.

    @Ste, dimmi, di grazia, cos’avresti intenzione di fare con la mia amica? Ah, sull’altro post mi sa che è un po’ impossibile che hai capito di chi parlo.

    @Miky, Friday I’m in love è una delle mie preferite. Che io, poi, in love, pure tutto il resto della settimana ;o)

    @Luna, ovviamente è lei il Deus Ex Machina di tutto ‘sto scompiglio.

    @Deb, anche a me sta terribilmente sui maroni. Senza contare che abita a 40 km da tutte noi. Tipo che anche se le si fa una carràmbata ma poi non è in casa dopo sono 40+40=80km per l’anima del ciaps.

  7. ;o) …allora anche per metterle in buchetta il post sarebbero 40+40= 80KM …no way, meglio 10/15 cent di sms… ;o)

  8. Infatti non l’ho capito, pensavo ci fossero collegamenti con una cosa in questo post e quell’altro.

    Non ti preoccupare, lo so io quello che le farò :-)))

    Ste

  9. @Ste, te ultimamente in quanto a menate mentali mi stai superando. Ma sarà mica la mostarda che ti ho somministrato due settimane fa a farti ‘sto effetto?

    @Deb, nel messaggio che le scrivo? Senò stampo e spedisco. Sessanta eurocènt is mègl che ottanta kilometri, no?

    Poi c’è un altro commento che io non mi fido di chi l’ha scritto e quindi non rispondo. Che io di gente che mi dice sei fantastica, ti adoro non ne conosco mica (in realtà non me l’ha mai detto nessuno così di seguito: c’è chi mi ha detto sei fantastica e chi mi ha detto ti adoro, ma mai tutto insieme, ecco) però c’è da dire che qualora il mittente (ma quando mai) fosse lo stesso, la punteggiatura sarebbe nettamente migliorata da quella volta di rispondi porca troia.

  10. Ok. E’ fatta, hai citato una delle mie battute preferite. Aggiungo il tuo blog tra i miei preferiti.

    :o)

    Mia

  11. è che a frequentarti si assimilano certe abitudini, tipo dare appuntamento a cinque persone nella stessa ora e tirare quattro pacchi… idem per le menate mentali :-)))

    Ste

  12. ma, tipo… se tu quando vivedete ci mandi un messaggio a tutte/i e noi “casualmente” ci troviamo nello stesso posto “ma dai, da quanto non ci si becca… e come sta xy… e come sta xx..” e ci sediamo anche noi, e lei non può dire di non essere uscita con te, e noi monopolizziamo la serata, e lei non ti rompe i coglioni, anzi noi cercheremo di farla sentire a disagio così poi se ne va prima.

    come la vedi?

    io per queste che chiamo “missioni arcobaleno” sono sempre disponibile.

  13. @Mia, se la frase è quella di mio fratello è figlio unico devi ringraziare Lerry, che me l’ha ricordata e io l’ho riportata sul blog. Ma siccome Lerry non ha un blog puoi lasciare il mio tra i preferiti :o)

    @Ste, delle volte la mia percentuale di pacchi raggiunge anche il 100% vedi sabato scorso. Comunque fra me e te ho l’impressione, come dire, che ci sia una specie di principio dei vasi comunicanti: più ti dai alla vita mondana meno mi ci dedico io, più viaggi tu e più sono stanziale io, più pippe ti fai tu e meno me ne faccio io, più libri del Sommo Scrittore leggi tu e meno ne leggo io. Dobbiamo parlarne di ‘sta cosa qua, eh già.

    @Malo, sei un genio del male e io per questo ti adoro. L’appuntamento è al Caffè Esedra di San Lazzaro, mercoledì 23 maggio ore 19.00. Se ci scappa la rissa avete il mio nulla osta a riprendere e mandare su YouTube!

    @StephenDedalus, grazie, appena ho un attimo faccio un salto a ricambiare la visita :o) ovviamente buona settimana anche a te

  14. “noi non diciamo quello che vogliamo, ma ci riserviamo il diritto di romperci le palle se non l’otteniamo. È questo che ci rende così affascinanti e un tantino pericolose”.

    Questa è una delle mie citazioni preferite.

    :o)

    Mia

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.