home sweet home | varie ed eventuali

Stirare humanum est.

27 Novembre 2009

Così, a bruciapelo: a voi piace stirare?

Perché ad esempio alla mia ex cognata piaceva, diceva che la rilassava; ho altre amiche che si divertono stirando, soprattutto quelle un po’ fissate con l’organizzazione. Anche mia suocera ama stirare, giacché ogni capo (e sottolineo ogni) del mio fidanzato ha sempre ricevuto attenta stiratura.

Prima del mio avvento, è ovvio. Perché io non stiro tanto, insomma diciamo che ho sempre stirato raramente. Più che altro stendo e piego molto bene, ma prendendo in esame (ad esempio) l’ultimo anno di convivenza, dire che… mh, ho stirato una camicia a Lorenzo per il veglione di San Silvestro e un’altra prima di partire per le ferie.

Ok, lo confesso, a me stirare fa ca#!?!…
(e poi mi lamento che nessuno mi sposa)

O almeno, mi ha sempre fatto quell’effetto, forse anche perché non ho mai avuto grandi strumenti a mia disposizione: il classico ferro da venti euro preso al Mercatone, per necessità più che per scelta, e un micro asse pieghevole/richiudibile/invisibile a marca Ikea. Poi, un giorno, per uno di quegli inspiegabili motivi che spingono le donne, dopo una certa età, a fare acquisti più casalinghi che frivoli (e che spingono gli uomini a regalare frullatori anziché completi intimi)… insomma, un giorno in cui mi sentivo particolarmente Bree Van De Kamp, ho rottamato la mia attrezzatura e ho preso quello che vedete nella foto.

Ecco, ora capisco perché esiste chi va forte in automobile e chi no (come me): perché hanno un buon mezzo. Inutile accanirsi ad andare a mille all’ora se si ha un macinino a disposizione. E per i lavori di casa è più o meno la stessa cosa.

Certo, stirare non è ancora diventato il mio passatempo preferito, ma almeno adesso ci metto la metà del tempo.
(in attesa della svolta economica che mi farà assumere la tanto agognata colf)

LdC

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