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  1. Non voglio gufare, ma da anni girano storielle in mail del tipo “fallo adesso o potresti non averne più l’occasione”…

    Ecco, avrà letto una di quelle mail.

  2. Oggi in pausa pranzo dovevo andare in posta e in banca, sono andato solo in banca perchè in posta c’era il delirio.

    Altro che trincea!

    Comprendo la Trifola :-)))

    Ste

  3. lo diceva Catullo Orazio Goethe e Foscolo e mille altri intellettuali…la caducità della vita. è una delle domande più quotate al liceo durante i test.

    Voi cosa fareste se una vostra amica vi augurasse di finire nella merda con lei?

    Io la manderei a cagare,

    ma se non fosse una mia amica

    Ciao

    Miky

  4. Ciao venerdì sera alle 21:00 alla Mediateca di S.Lazzaro in via Caselle 22, proiettiamo il film-inchiesta sulla strage alla scuola Salvemini di Casalecchio di Reno con ingresso libero. Si intitola “I ragazzi del Salvemini” io ho fatto l’assistente alla regia.

    Se ti va di venire mi farebbe piacere!

    Un bacio

    Cate ;)

  5. Ragazzi io vi ringrazio per gli inviti ma, se tutto va come mi auspico, domattina parto alla volta del mare e tornerò soltanto il 2 giugno! In bocca al lupo per la vostra serata, è un vero peccato perchè sarei venuta molto volentieri…

  6. perché la strada che porta alla posta è piena d’insidie

    perché l’ufficio postale è un posto subdolo in cui si può cadere in tentanzione mentre si fa la coda

    perché capire le persone che ti parlano da dietro il un vetro è sempre complicato e c’e’ il rischio che un malinteso cambi la tua vita

    perché se tutto va bene c’e’ sempre la strada del ritorno con le stesse insidie ma dopo ore di fila alla posta la stanchezza potrebbe avere un ruolo fondamentale

    perché in fondo lasciare qualcuno a cui si tiene anche solo per poche ore è sempre difficile.

  7. Aluc,

    non me la dai da bere. Lo so che sei un fan della Trifola ma io non ce la faccio ad accettarla nella mia quotidianità. Dovrò fondare un comitato per salvaguardare la mia persona dalla sua incontenibile logorrea.

    Esempio pratico, giusto una chicca per te che sei un estimatore:

    (Dani in silenzio sta velocemente digitando sulla tastiera, entra la Trifola e attacca la rumba col suo classico incipit)

    T: Dani scusasetidisturbo

    D: umphf.

    T: c’è Claudio? Ah, c’è la buca delle lettere piena ora le vado a prendere, ah guarda hai le raccomandate sulla scrivania, sai, perchè devo andare in posta, hai bisogno?

    D: no.

    T: perchè prima è meglio che prenda la posta, poi la porto su dopo con le raccomandate, sai se posso prendere la Panda o serve a voi?

    D: no.

    T: perchè Claudio non c’è ancora ma diglielo se arriva che la Panda l’ho presa io perchè insomma qui non è possibile non si sa mai chi c’è e chi non c’è, se poi la prendo e ne hanno bisogno loro, io non so mica, che devo andare in posta, a proposito hai bisogno?

    D: no.

    T: allora vado, ciao eh?

    D: ciao.

    T: ciao, vado in posta prendo la panda Claudio non c’è, le raccomandate le porto su dopo. Ciao.

    D: ciao.

    T: ciao eh?

    D: ciao.

    T: a dopo.

    D: ciao.

    T: torno fra circa un’ora.

    D: ciao.

    T: ciao.

    (Sembra la canzone “Alla fiera dell’est”: e venne la Trifola che prese la Panda, che Claudio non c’era, che andò in posta, eccetera eccetera).

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