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5 Ottobre 2007

Sappiatelo, ve lo dico subito e senza giri di parole, non mi sono preparata neanche uno straccio di post. Scusate, siete liberi di odiarmi, di dire che questo blog sta calando di interesse, siete liberi di dire che da quando la Bortolotti si è fidanzata è molto meno divertente, pungente, simpatica. Siete liberi di dire tutto quel che volete, che tanto in tre giorni di beata vita del michelazzo (mangiare, bere e fare un) in quel della bassa Val Susa, credetemi, ho fatto una scorta così imbarazzante di relax che stamattina, tanto per fare un esempio, non mi ha scomposto nemmeno il classico cliente rompiscatole che aspettava davanti al cancello alle nove in punto, anzi qualche minutino prima. Cosa che, notoriamente, mi fa subito scattare la modalità iena, invece stamattina nemmeno le petulanti informazioni fornitemi dalla Trifola sono riuscite a scalfire il mio benessere, conquistato faticosamente a suon di concerto dei Police – belli, bravi, peccato che io non ho più vent’anni e loro neanche, ma tant’è ne è valsa la pena che comunque più che un concerto ho partecipato ad un pezzo di storia della musica – e giretti per borghi medievali con annessi pranzi e cene tipiche e colazioni da favola immersi nella natura, garantiti dal bed and breakfast forse più a culo del mondo a stretto contatto con l’ameno paesaggio.

 

Insomma, sono stranamente calma e sono qui, in ufficio, anche se ho una gran voglia di farmi altri due giorni di fatti miei. Due giorni che cominceranno domani mattina, dalle 10.00 alle 14.00 circa, in Piazza di Porta Ravegnana presso il gazebo di Bologna ad Alta Voce dove, vi ricordo, è sempre gradita una visita ma anche la donazione di uno o più volumi che, anche quest’anno, saranno successivamente consegnati ai ragazzi di Scampia. Due giorni che proseguiranno domani sera all’inaugurazione del sabato sera dell’Esclamo Café a cura di Ruggero e altri amichetti miei e che culmineranno nella giornata di domenica, che non ho ancora programmi ma son sicura che qualcosa da fare lo trovo. Tipo dormire, ad esempio.

 

Per chi se lo stesse chiedendo la risposta è sì: lunedì ho scritto, tanto e mi sembra anche bene. Ho anche vari post in cantiere, devo solo regalarmi (o rubare) tempo per trasferirli dal formato scarabocchio incomprensibile sulla Moleskine a pulita pagina di Word piena di belle e rotonde parole. E ho anche tante foto, a cominciare da quelle della Sardegna, sempre della serie meglio tardi che mai (e non è che una parte, abbiate fede).

Sardegna, galleria 1.
Sardegna, galleria 2.

 

LdC

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  1. ti invidio una cosa: riesci ancora a scrivere a mano…

    io mi limito a scribacchiare note ed appunti su post-it o foglietti che vanno poi a gonfiare il portafoglio finchè diventano illeggibili (di solito usa la matita).

    se non ho una tastiera sotto mano, non vado oltre la lista della spesa..

    ho perso l’uso del corsivo e mi arrangio solo con lo stampatello… dovrei riiscrivermi alle scuole elementari!

  2. Taxxo, ormai a mano scrivo malissimo. La cosa migliore è la mia firma, che è collaudatissima e sempre identica, ma frutto di anni di sforzi e prove. Per il resto sono parole buttate a caso in cui ci capisco solo io. Considerando che ho 5 anni di questi studi alle spalle, mi sento di dichiarare che assomiglia particolarmente alla stenografia.

    Liz, livella? A me sembra che arrotondi. Hai presente la buzza del benessere? Ecco, per noi è giunta l’ora del mettiamoci a dieta, soprattutto dopo la tregiorni piemontese. (burp)

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