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Più facile a dirsi che a farsi.

5 Novembre 2007

Facile dire che trapela dai miei post la mia stanchezza fisica e mentale, lo so benissimo. È molto meno facile prendere questo suggerimento e pensare di far qualcosa per porvi rimedio. Ora io mi rendo conto che negli ultimi tempi, specie da quando alle diciotto finisco un lavoro e mezz’ora dopo ne inizio un altro, le mie divagazioni sono decisamente meno accattivanti di un tempo.

 

Anche durante questo lungo ponte, che in teoria non avrei dovuto fare per non giocarmi tutti i permessi del 2008 essendo già ampiamente a debito, ma che ho fatto perché su dodici addetti nove lo facevano e star qui a giocare a briscola col morto non era il caso, dicevo anche durante questo lungo ponte non è che si sian fatte cose memorabili: un pranzo fuori Bologna, due cene con amici, la spesa, commissioni, un giro in Piazzola, il the in centro. Niente di male, anzi, io vorrei precisare che sto benissimo così, ma comprendo se agli occhi di chi mi legge tutto questo possa essere meno divertente di serate mondane, aperitivi letterari, uomini che mi mollano in coda alla cassa dell’Ikea, principi di San Marino e compagnia bella. Ripeto, personalmente preferisco così: piuttosto di uno che mi dice vieni a casa mia, io ci vado e lui mi dice chiamami più tardi perché sto cenando, vi giuro che mi sento più utile a guardare Distretto di Polizia. Ma non è un impoltronimento da relazione stabile: la relazione stabile è arrivata nel momento in cui ho compreso che, mentre a questi signori – e signori son parole grosse – che si divertivano ad offendere la mia intelligenza non potevo chiedere di smettere, che l’educazione e la gentilezza non son sempre comprese nel prezzo, avrei potuto almeno impedire a me stessa di offendere la mia intelligenza, evitando di frequentarli.

 

Bon, niente di particolarmente geniale, ma utile, ve lo garantisco.

 

E quindi, ieri pomeriggio, davanti al caffè-the-me delle cinque, quando Luca ha gentilmente sollevato la questione della chiamiamola crisi creativa, non ho potuto far finta di niente. Ma è che niente ci posso fare: non sono mica triste, sono solo molto tranquilla e un po’ pigra. Non faccio né penso grosse cose. Non ho ispirazioni se non relative ai semplici accadimenti del quotidiano, come le riflessioni da coda in macchina oppure i brevi cinguettii che lancio via Twitter. Volendo scrivere un post lunghissimo di considerazioni sulla vita e sui massimi sistemi rischierei di tediare chi mi legge – e soprattutto infierirei sulla mia già scarsa spinta mattutina – con un lunghissimo elenco di cose che mi sono diventate ormai insopportabili, come il mio lavoro e tutto ciò che lo compone. Ma a parte il fatto che l’ho già ampiamente dichiarato e ormai è cosa nota, penso che un’interminabile serie di lamentele o, ancor peggio, di banalità, non delizi l’occhio di nessuno. E siccome non mi va di offendere l’intelligenza eccetera eccetera, insomma, avete capito: non sto chiudendo, sto solo cercando nuove forme di comunicazione.

 

Stay tuned.

 

LdC

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  1. arte e creatività nascono dalla sofferenza… tu sei troppo felice o troppo poco infelice.

    LASCIA ELVIS se il cruccio è quello del blocco dello scrittore.

  2. in effetti scrivi molto meno rispetto ai tempi passati,ma se va bene a te questo è la cosa importante.

    con due lavori poi…. non credo rimanga molto tempo per altre tante cose, dovrai fare una selezione…..

  3. Potresti approfittare di questo momento per scrivere di qualcosa che non sia tu. Una volta mi hai detto, mi pare, di voler combinare qualcosa in fatto di narrativa: per inventare storie e personaggi, secondo me, i momenti in cui non succede niente sono ideali (pensa un po’ che io, me li coltivo apposta).

  4. ciau dani…scrivo un commento di corsa, (senza leggere tutto) ho letto i glamour…..ahah sei troppo una grande (ti avrei scritto un sms)..e compliments a lerry …l’è un bel fioel!

    ps dopo mi aggiorno ben bene sugli ultimi post!

  5. Taxxo ma perchè ogni tanto invece di sparare cazz..ops,sentenze,non ti fai un sacchetto di cavoli tuoi?

    Elvis

  6. tanto di cappello al cantore di MEMPHIS (o era PRINCE.. bho?), non volevo di certo scatenare le ire di nessuno.

    è che la DANI ha così decantato la figura del fidanzato da farlo venire a noia anche alla tastiera.

    la mia non è sentenza, è la verità.

    l’amore risucchia ogni energia creativa!

    poi ti do tutta la mia solidarità in quanto entrambi veniamo dall’olimpo:

    tu sei un DIO dalle fattezze di fidanzato, io una figura mitologica dal corpo umano e la testa di cazzo.

  7. Tranquillo,non sono adirato,ma (senza ricamarci sopra sempre come va di moda su internet) semplicemente,te guarda il tuo che io guardo il mio.

    sempre Elvis

  8. nella sicilia del delitto d’onore erano più tolleranti… tranquillo che non metto grilli in testa a nessuno!

  9. Se vi accordate su una singolar tenzone, vi prego, non dimenticate di avvisarmi che porto la videocamera.

    Peace&Love&Understanding.

  10. abbi pazienza Elvis, Taxxo è talmente affezionato a tutte le sue DF da non poter digerire che nessuna di noi abbia interesse per qualcuno che non sia lui…

    almeno virtualmente.

    m

  11. sto NICOLETTI deve avere un segreto nelle mutande… lo citate, sciupate, inserite molto più di quanto non facciate con un assorbente..

    ed è tutto dire!

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