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Non fare domani ciò che puoi fare dopodomani (ma anche no).

19 Dicembre 2007

Procrastinare sempre, ma non questa settimana.

Dai, su, che ce la stiamo per fare.

 

Cena rimpatriata lunedì sera.

Cena con le zie martedì sera.

 

A posto. Non restano che

 

cena dalla Francy con la Simo, stasera.

cena coi Cazzanigas domani sera.

aperitivo con le DF, venerdì sera.

 

Sabato riposo, che il mio moroso è qualche giorno che lo vedo solo in foto e anche live non mi dispiacerebbe (anche perché mentre io mi do alla bella vita lui intonaca pareti: un po’ di riconoscenza dovrò pure mostrargliela).

 

Domenica si parte per Colle Val D’Elsa. Si suona e lunedì si torna.

(nel mio profondo e intimo immaginario, in rientro da Colle ci si ferma all’outlet di Barberino, ma la vedo dura)

 

Poi è Natale, ergo pranzo con tutti i miei. E quando dico tutti, dico tut-ti. A parte mio fratello, of course.

 

Ce la posso fare. A Santo Stefano svengo e mi ripiglio per Capodanno, promesso.

 

LdC

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  1. fantastico…il tortino intendo, non la serie di pranzi-cene che staranno distruggendo il tuo stomaco..emma

  2. io sono riuscita con l’inganno a far programmare 3 cene nella stessa serata, cosicché ho ben 2 serate libere questa settimana.

    Comunque io vado controcorrente, perché

    adoro la cena coi parenti:

    la mia oltretutto è itinerante!

    prima parte:

    cena vera e propria a casa dei miei

    – circa 10 persone

    – io mi tengo leggera perché cucina mia madre che non è proprio il suo mestiere

    seconda parte:

    si prendono tutti i regali e si portano dai miei cugini

    – apertura di regali e sbronza collettiva x circa 30 persone

    (e io vado in cucina a mangiare la zuppa di pesce di mia zia scaldata al microonde – all’insaputa di mia madre, ovviamente)

    terza parte:

    dopo mezzanotte, appuntamento al bar con chi rientra dalla messa,

    si beve ancora, si mangia la frutta secca

    e si finisce sotto il tavolo in mezzo a un tappeto di arachidi a cantare le canzoni di natale

    (in questa fase di solito indossiamo tutti le orecchie da renna o il cappello da babbo natale).

    Se si sopravvive alla guida ubriaca sul ghiaccio e agli sbalzi di temperatura, ci si diverte un sacco.

  3. No ma io amo il pranzone di Natale con i parenti. La differenza sta in quel tutti-tutti. Che di solito si era in tre, io, mia mamma e mio papà, quest’anno invece saremo di più. La cosa delle trenta persone sbronze e buffi copricapi sa molto del Natale a casa di Bridget Jones).

  4. io qst’ anno diserto il veglione coi miei per serata cena-vino-canne-vino-scambio regali-vino-canne-canne con amiche, ma il pranzo nn lo posso saltare e cmq mi è sempre piaciuto: per reggere inizio a bere alle 11 e finisco bellamente su di giri ogni volta.

    ovviamente a santo stefano nn sono una persona, ma chissene!

    dai, che fra poco è il 7!!

  5. @ Dani #7 : “La cosa delle trenta persone sbronze e buffi copricapi sa molto del Natale a casa di Bridget Jones”.

    Film che non ho visto, ti ringrazio per avermi messo in guardia.

  6. Secondo me, i procastinatori sono già i leader del presente, piuttosto che del domani : è un lusso (da signori) il potere rimandare spesso o sempre gli impegni …

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