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Grande Giove!

16 Gennaio 2008

Nel 1985 ma più probabile che fosse già 1986, quando insomma ero una bambina allegra e paffuta – non come adesso che sono una trentenne passatella, meno allegra ma sempre paffuta – per intenderci quando ancora la televisione significava ciò che passa la Rai e speriamo che sia un cartone animato, mi ricordo che in un pomeriggio di un giorno qualsiasi mi trovavo confinata mio malgrado a casa di mio fratello e, come capitava spesso in quei frangenti, mi annoiavo terribilmente. Non mi ricordo precisamente il motivo per cui fossimo tutti lì, credo, mi sembra, che stesse traslocando dopo il suo primo matrimonio concluso in modo memorabile.

 

Frugavo in giro, ciondolavo e sbadigliavo quando, come nelle favole, mi trovai tra le mani uno strano oggetto, di plastica nera, che sembrava una delle cassette che ascoltavo nel mangianastri, ma era molto più grande. Raggiunsi mia mamma alla quale mostrai questa strana cosa, lei dolcemente mi rispose con un acronimo che mai più avrei dimenticato e che da quel momento in poi mi avrebbe accompagnato per venti e passa anni: VHS, bambina mia.

 

In realtà la scena è stata molto meno zuccherosa, anche se per amor di racconto ho deciso di proporla così. Probabilmente, con la bocca piena di qualche merendina che contribuiva alla mia obesità, ho urlato la mia domanda da una stanza all’altra e mia mamma non avrà risposto senz’altro col termine tecnico, ma con qualcosa che gli assomigliava. Mia mamma, per quanto navighi in internet, mandi sms e programmi le videoregistrazioni, non è comunque attendibilissima su determinate terminologie.

 

E insomma tutto questo per dire cosa? Ah, sì, che forse spazientiti dalla mia gnola, i miei parenti più prossimi decisero che era giunto il momento del mio svezzamento televisivo, che non di sola Cenerentola ma di film più complessi avrei dovuto vivere, per farla breve mi piazzarono davanti a Ritorno al futuro. Avete presente la parola “epifania”, termine derivante dal greco che significa “manifestazione della divinità in forma visibile”? Ecco, quella fu la prima epifania della mia vita. Ne sono seguite altre, per la cronaca, fino ad oggi: la mousse ai tre cioccolati, la pillola anticoncezionale, la Sagrada Famiglia a Barcellona, ma non siamo qui a parlar di questo, oggi.

 

Difatti oggi volevo parlare della mia passione maniacale per questo film. E già, perché un film che a dieci anni ti cambia il modo di concepire le storie, che fino a quel momento erano composte dal monocorde iter formato da prologo, evento negativo, risoluzione, lieto fine, non può non restare impresso nella tua mente come qualcosa che ha segnato il cambiamento dei tuoi tempi, una sorta di crescita personale, insomma, come farvelo capire… anche se negli anni ho avuto la fortuna di vedere altri film che sono diventati i miei preferiti, il primo amore non si scorda mai e ridendo e scherzando, più o meno questo amore io a Ritorno al futuro glielo avrò dimostrato 30/35 volte.

 

Quindi, nel campo, sono modestamente un’istituzione e al di là del fatto che mi ricordo ormai quasi tutti i dialoghi a memoria, sia del primo che del secondo episodio – il terzo, diciamocelo, è stato un contentino per noi affezionati, ma non è certo memorabile – mi stupisco di come ogni volta che mi capita di rivederlo, possa trovare sempre nuovi motivi per definire la sceneggiatura con un solo aggettivo: geniale. Lo so che anche la regia, gli effetti speciali, la fotografia e la colonna sonora sono ottimi, ma è la costruzione della storia, la precisione millimetrica nel contestualizzare e rendere plausibili certi eventi che sembrano di poco conto, ma che poi risultano essere fondamentali per dare il senso esatto a luoghi, fatti e persone. Uno su tutti l’esempio del Twin Pines Mall, successivamente divenuto Lone Pine Mall, ma per dirne uno.

 

Nonostante le decine di blooper trovati, a volte a mio avviso un po’ a forza, c’è però una domanda che mi sono sempre posta e magari adesso scrivendola troverò qualcuno in grado di soddisfare la mia curiosità. La domanda è questa: come possono, i personaggi del 1955, giustificare nella loro memoria la presenza di una persona esattamente identica a Marty McFly del 1985? Il Marty del passato ha interagito pesantemente con loro (ad esempio Biff e i due incidenti d’auto con il camion del letame): è possibile che da allora nessuno abbia fatto caso che il figlio di George McFly sia preciso sputato a quello che suonava Johnny be good sul palco del Ballo Incanto Sotto il Mare? E gli stessi genitori, che scelgono di chiamare il figlio Marty proprio in onore di questo strano personaggio, non notano che crescendo è diventato uguale a lui? Son cose un po’ troppo eclatanti per contare su una banale rimozione.

 

Ecco, se qualcuno la sa, esiste una spiegazione plausibile? In premio una visione gratuita delle nove ore di contenuti extra e scene tagliate del cofanetto dvd.

 

LdC

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  1. scusa tanto, ma tu OGGI ti ricorderesti al primo sguardo di un ragazzetto che assomiglia papale papale a quel tuo vecchio compagno di nuoto di quando avevi 10 anni?

    quello al quale hai dato quel bacetto fugace?

    io faccio fatica a ricordarmi di cosa ho mangiato a mezzogiorno, figuriamoci…

  2. io concordo con Taxxo, sono passati 30 anni, magari pensano pure: “toh, gli somiglia!” ma non avendo foto o altro è impossibile per loro capire se il ricordo è giusto…

  3. la risposta è:

    finzione cinematografica;

    inutile cercare spiegazioni alle finzioni

    Goscartanslogged

  4. maccome solo la Rai?, nel 1985 c’erano le tivupprivate già da 10 anni, c’era canale5 etc., c’era persino Craxi che aveva già fatto un decreto per riaprire le tv di berlusconi che un giudice brutto e cattivo aveva chiuso…

  5. forse succede solo a Zola Predosa, ma un mio amico che ha presentato una ragazza ad un conoscente in una cena a 4, dopo tre anni NON E’ STATO INVITATO AL MATRIMONIO… “ci siamo scordati..” hanno detto poi.

    la NON frequentazione cancella i ricordi o ne modifica importanza e protagonisti.

    Poi il nome MARTY lui lo aveva già prima di tornare indietro nel tempo, quindi ai genitori quel nome piaceva già, prescindendo da tutto

  6. poi lui è il terzo fratello, l’ultimo nato.

    Secondo te se quel nome e quella persona fossero stati davvero così importanti nel loro NUOVO passato, avrebbero aspettato tre figli prima di ricordarselo?

    Io avrei chiamato il primo genito MARTY e l’ultimo ASDRUBALE o TERZO o ELVIS…

  7. Ecco un’altra cosa inspiegabile: Marty dovrebbe essere stato il nome del primogenito, che invece non mi ricordo come si chiama ma è il giandone che sparisce per primo nella foto. Come mai hanno aspettato tanto?

    Altra domanda: a George McFly non viene il lecito dubbio che suo figlio Marty sia, come dire, figlio del lattaio visto che non assomiglia per nulla a lui ma è il ritratto sputato di quello che gli ha presentato sua moglie? Sempre ammesso e non concesso che ricordi l’episodio, secondo voi, dimenticabilissimo…

  8. ritorno al futuro si basa sul fatto che il tempo è “modificabile”

    orrore

    non il film che è una commedia

    se ti piacciono i viaggi nel tempo consiglio “l’esercito delle 12 scimmie”, molto più coerente

    oppure “Prima della Pioggia” dove il tempo è circolare

    un gradinone sotto Donnie Darko

    facciamo due gradinoni va..

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