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Cominciamo a parlarne.

2 Aprile 2008

LE RADICI E LE ALI. La storia dei Gang
di Lorenzo "Lerry" Arabia & Gianluca Morozzi

 

Pagine: 176

Prezzo: 13,00 €

ISBN: 978-88-87433-98-2

Uscita: 15-04-2008 [prenotazioni]

 

Un libro che è un atto d’amore per tanti anni di canzoni, di impegno, di palchi e di concerti.

 

A metà degli anni ottanta, mentre il mondo impazzisce per sintetizzatori e tastiere a tracolla, in un paese della Marche chiamato Filottrano i fratelli Marino e Sandro Severini raccolgono il testimone dei Clash e fondano i Gang, un gruppo che dopo gli esordi in inglese (o anglomarchigiano) rivoluziona il rock italiano con dischi epocali come Le radici e le ali, Storie d’Italia, Una volta per sempre, con un percorso che passa dal punk al folk, arrivando a sfiorare la canzone d’autore. Un percorso troppo integralista e senza compromessi per non provocare l’ostracismo delle case discografiche e l’emarginazione dai grandi circuiti.

In questo libro si raccontano quasi venticinque anni di avventure musicali e di impegno sociale e politico dei Gang. Grazie alla cura di due fan storici del gruppo come Lorenzo “Lerry” Arabia (musicista) e Gianluca Morozzi (scrittore), il racconto in prima persona di Marino Severini si alterna a interventi di altri fan storici, illustri e non, a foto, ad aneddoti, curiosità, e a tutto quello che è l’Universo dei Gang.

 

«Se Bob Dylan dice di sentirsi un cowboy, per quel che mi riguarda posso dire che mi considero un pastore, e tutta l’esperienza con i Gang la considero un’eterna transumanza. E le pecore che cerco di condurre verso i pascoli più verdi e i corsi dei fiumi più limpidi sono le mie canzoni. Penso che tutto il senso del mio lavoro sia qui, in questo paragone, che più di ogni altro esprime il mio stato d’animo rispetto a una piccola grande storia alla quale ho partecipato e a cui partecipo da protagonista. In cambio dei prodotti del mio gregge, che siano latte, ricotte, formaggi o lana, ho ricevuto tanto. Che ancora oggi sono io quello che si sente in debito e che dice grazie, per primo».

(Marino Severini)

Link su MySpace.

 

Stay tuned.

LdC

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  1. ma dai?

    ottimo!

    dopo gran presentazioni e taffiate alle feste di rifonda?

    Grandi i Gang, veramente un pezzo di storia di sottobosco.

  2. GraSSie.

    GraSSie.

    GraSSie.

    Alle presentazioni porteremo io il pane, Lerry il companatico e… boh, Morozzi lo mettiamo alla mescita, và.

  3. La mescita è un luogo che mi si confà… magari accanto al caporaletti. E lontano dal verdini, che la mescita gli fa male.

    moroz

  4. Al Verdini la mescita gli fa bene, altrochè. Tira senz’altro fuori il meglio della sua essenza (che è alcoolica al 98%).

  5. Dei Gang ricordo sempre questa strofa:

    il futuro l’abbiamo salvato

    ci saranno guai

    il futuro non è ancora scritto

    ci saranno guai

    intrisa di Joe Strummer.

  6. Che dire…bongustai!!!

    cmq,caro “D’OH!” te oltre alla mescita te magni tutto… :-)

  7. Bella lì!

    Ma una presentazione con schitarrata al jazz cafè la si fa?

    magari con jam sassion… a disposizione chitarra, piano, microfono, congas, tamburelli, scacciapensieri, kazoo, carote/sonagli…

    Ste

  8. oh…..mi e’ capitato tra le mani BLEC AUT…se mi fa perder del tempo a leggere perche’ il libro fa scago alla presentazione del libro dei Gang lo frusto.

    certo che vale solo per la copertina…cosi’ sensuale al tatto.

    Miao

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