Qualche ora fa sono uscita per la pausa pranzo, ma quando sono arrivata all’appuntamento il mio moroso non c’era ancora. Mi è arrivato un suo messaggio che recitava sono in San Donato, intanto ordinami una margherita, così sono entrata dai Bufali sfoderando il mio miglior sorriso, un po’ titubante perché a me non piace esser scambiata per una che mangia da sola, non so, mi fa tristezza come andare al cinema da sola o in vacanza da sola, insomma, quando faccio certe cose (non tutte) da sola mi sembra che sia perché nessuno è voluto venire con me (oh, ogni testa è un universo, questa è una mia paranoia) e insomma, dicevo, sono entrata un po’ titubante ma fiduciosa, pregustandomi le orecchiette con le cime di rapa che gridavano mangiami! dal tabellone posto fuori dal locale, ho salutato il solito cameriere e per rompere il ghiaccio ho esclamato sono una ma fra poco diventiamo due! 

Il cameriere ha alzato un sopracciglio e mi ha fatto accomodare in un tavolo “vista golfo”. È stato solo nel momento in cui, contemporaneamente, realizzavo che avevo su un vestitino largo e che lui stava togliendo l’altro coperto, che ho scoperto di essermi appena spacciata per una donna incinta.

Da domani si ricomincia a pranzare a casa.

LdC