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Scemo chi legge.

22 Febbraio 2009

Ieri sera ero a Correggio a una festa, c’era Little Taver con i suo Crazy Alligators che suonavano, c’era la gente che ballava, c’era buonasera signorina kiss me good night, c’era Coccinella, c’era un trans direttamente dalla trasmissione di Chiambretti e io, a un certo punto, col fatto che da quando sono a dieta bevo senza sosta, dicevo a un certo punto avevo un sacco di tin tin e sono andata in bagno.

Non so se capita anche a voi, ma a me il bagno dei locali, ristoranti, sale da ballo, dice un sacco. Se consideriamo che il mio ingresso nella nightlife risale ai primi anni novanta, quando mio fratello mi portava con sé ogni lunedì al Picchio Rosso di Formigine, se ne deduce che ho un’onorata carriera quasi ventennale di fruitrice di cessi. Il bagno è un po’ lo specchio del posto in cui ci si trova, ma anche della gente che lo frequenta. Insomma: non per far di tutta l’erba un fascio, ma sarebbe tipo dimmi che bagno hai e ti dirò chi sei.

E così sono andata in bagno, era spaziosissimo tipo Autogrill, c’era una tizia ubriaca che mi ha chiesto se avevo una matita per gli occhi, che non avevo, poi c’era un cartello di tipica foggia umarellica, scritto in stampatello con bella calligrafia che recitava così: lasciate il bagno così come avreste voluto trovarlo.

E io ho pensato giusto. Ho pensato che con una richiesta così educata e grammaticamente corretta viene spontaneo dare il proprio contributo civile al mantenimento delle strutture di uso comune.

Se solo ci fossero stati uno straccio e un detergente.

(comunque il concerto, bello)

LdC

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  1. io, uno dei miei desideri più perversi e inconfessabili, è andare nei cessi schifosissimi di un posto che so io con un pennarello in tasca, e quando non c’è nessuno scrivere all’esterno LASCIATE OGNI SPERANZA VOI CH’ENTRATE.

    Dando per scontato che in quei cessi la situazione non migliorerà,

    un giorno o l’altro spero di trovare il coraggio per scrivere quel monito.

  2. Le scritte sui muri dei bagni dei locali sono mitiche.

    PS. Dani, ho cancellato per sbaglio il commento che avevi lasciato nel mio ultimo post… mi spiace… puoi riscriverlo? (sono una frana, lo so…)

  3. QUIZZZZ:vi ricordate la scritta sulla porta del bagno dove il protagonista di trainspotting va per un attacco di caghetta? :-)

    ci vorrebbe maxbartender a far una mostra fotografica sui cessi de locali…

    Lerry

  4. ma qualcuno, tipo, per dire, un Mario, che dopo aver dato un colpo di spugna e chiuso il bar, poi vada anche a dare una pulita ai cessi? no, eh?

  5. .sssoooo Little!:)))

    pensa che anche io 2 litri d’acqua….a farmi Bologna/Lu Monferrato (in culo ai lupi) tutta la carovana che si fermava per me. Han detto che alla prox mi regalano un vasino.:)

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