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Quattro maggio su coraggio.

3 Maggio 2009
In questi giorni di beato fancazzismo ho elaborato tre concetti.
 
Il primo è che le piste ciclabili a Bologna esistono e lottano insieme a noi. Magari se fossero segnalate meglio, se non lasciassero alla libera interpretazione alcune svolte e se non fossero interrotte da un cantiere via l’altro, sarebbero ancora più gradevoli, però ci sono e secondo me questo è un concetto di alta civiltà. Il fatto che poi la gente usi le ciclabili come, nell’ordine: parcheggio, area di sosta famiglie, marciapiede pedonale, water del proprio animale da affezione e discarica, be’, questo è un altro discorso.
 
Il secondo è che, per una sorta di maledizione, sembra che ogni volta la sottoscritta decida di visitare un posto, una città o una nazione, questo, che prima era un calderone di turismo di massa e meta accessibilissima (economicamente parlando), luogo di approdo di millemila compagnie low cost e oggetto dei racconti di amici che un week end in due neanche duecento euro a testa, diventa ad un tratto una destinazione élitaria, toccata solo dalle compagnie di bandiera e pertanto rigorosamente proibitiva. Accidenti a me e all’ascendente Sagittario, che per due giri in bici si è già montato la testa e vuole andare ad Amsterdam.
 
Il terzo è che una volta le vacanze duravano di più. Stavo guardando Dirty dancing su Sky Cinema e ho realizzato che questa famiglia, per avere il tempo di tessere tutta la fitta trama dei rapporti con maestri di ballo, camerieri, altri villeggianti, comparse varie e aver dato il tempo a Baby (che, vi ricordo, nessuno può mettere in un angolo) di imparare uno straccio di mambo e impalmarsi Patrick Swayze, non possono essere rimasti meno di due mesi in quel villaggio turistico. E allora, mi son detta, anche io voglio due mesi di ferie.
 
Ma forse questo ultimo punto è perché mi rode tantissimo tornare al lavoro domattina.
 
LdC

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  1. Però….

    finchè c’è weekend c’è speranza.

    finchè c’è G. c’è la fresca.

    finchè si è in due si dividono le spese!

    e poi ormai il conto alla rovescia può iniziare, ufficialmente: – 3 mesi e un giorno. :-)

  2. …ieri anch’io ero per ciclabili con uno dei pargoli e, nel punto in cui la traccia asfaltata si perdeva tra cacche canine, ineffabili quanto perentorie interruzioni, mezzi malamente parcheggiati “à la chasse”… ecco, di tanto in tanto, avanzarsi in nostro provvidenziale aiuto una candida fermata del costruendo Civis, con la sua bella spolverata di sabbia che, rassicurante e benevola, ci reindirizzava sulla retta via. Però… se avessero previsto una mobilità intermodale (= la possibilità di fare dei tratti di bus+bici), sarebbe stata veramente una bella pacchia alla nordeuropea!

    Concordo sull’utilità e piacevolezza delle ciclabili ma anche sullo stato di degrado in cui versano quelle più antiche.

    Ciao!

    Rizomagosophicuslosocheèlungo,Rizopergliamici

  3. Venite a fare le vacanze in Sicilia, costa poco e quest’Estate trovate di sicuro anche Ivelise!

    Qua c’è una sola pista ciclabile che sta fuori la playa, quindi il mare, quindi una zona sperduta tranne che d’Estate e quindi una zona dove la gente non pensa di mettersi a sudare da morire correndo ma solo a farsi il bagno.

    Molto utile insomma.

    Per gli appuntamenti dei massaggi invece… da noi è all’ordine del giorno andare ad appuntamento prestabilito all’orario che dicono loro e poi sentirsi dire “lì c’è la sala d’attesa” (sala d’attesa che ci accoglierà per mezz’ore buone o più).

    Che schifezza.

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