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Secondo il mio moroso, a me basta anche meno.

7 Giugno 2009

La crisi del settimo anno, anche tra amici.
Non è detto che gli affetti dell’infanzia siano duraturi.

Non sono solo i matrimoni ad affrontare la crisi del settimo anno. Anche le amicizie subiscono la stessa sorte: infatti, secondo i risultati di uno studio condotto dal sociologo olandese Gerald Mollenhorst, ogni sette anni perdiamo i contatti con la metà dei nostri amici.

Provate a ripensarci: chi avete aiutato a traslocare sette anni fa? Con chi scambiavate ricette di cucina? Con chi uscivate spesso alla sera? Chi era il vostro confidente più caro? Dove sono oggi le persone che avete perso di vista in questi anni? I sociologi sostengono che le amicizie che uno crea nell’arco di una vita sono strettamente legate a scelte personali. Ma è proprio sempre vero? Gerald Mollenhorst è andato più a fondo nella questione, cercando di chiarire in che modo il contesto in cui le persone si incontrano influenza la durata di un’amicizia. Ha condotto uno studio in due fasi: inizialmente ha intervistato circa mille persone comprese tra i 15 e i 65 anni, chiedendo quali fossero i loro migliori amici, le persone che maggiormente frequentavano, quelle con cui si confidavano, quelle con cui condividevano gli hobby e dove le avessero conosciute. Sette anni dopo li ha ricontattati, ponendo loro le stesse domande e indagando in particolare sulle amicizie e le relazioni emerse dalla prima intervista.

Solo il 48 per cento delle vecchie conoscenze faceva ancora parte della vita degli intervistati e solo il 30 per cento di essi aveva la stessa importanza rispetto a sette anni prima. Il numero totale degli amici degli intervistati però non si era ristretto, anzi si era mantenuto in media stabile, arricchito evidentemente da nuove conoscenze. Dalle risposte è emerso anche che il contesto sociale ha un’importanza determinante nella formazione di relazioni, siano esse legami di amicizia superficiali o rapporti più importanti. In generale si tende a scegliere nuovi amici in un ambiente in cui si hanno già altre conoscenze; il 9 per cento delle amicizie per esempio nasce in ambito scolastico. Ma non è detto che gli affetti dell’infanzia siano i più duraturi: in ogni caso per mantenere un’amicizia a lungo è essenziale una frequentazione costante. Inoltre secondo lo studio di Mollenhorst sembra che nella nostra società le frequentazioni private tendano sempre più a sovrapporsi a quelle legate al lavoro, contrariamente alle teorie di molti sociologi che descrivono la nostra società come permeata da un crescente individualismo.

(Fonte: Corriere della Sera)

LdC

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  1. Io ho amiche da quando sono nata e durano al di là dei sette anni di media.

    Un sacco di amicizie durano però… sette mesi.

    Alcuni si, alcuni no.

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