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Valencia, la luna e tu.

8 Agosto 2009

(la foto è rigorosamente presa dal web)

La luna è da intendersi come Luna Rossa, che le notti valenciane, almeno le mie, sono state caratterizzate sempre da bei nuvoloni nel cielo. Nuvoloni che, fortunatamente, sparivano in tarda mattinata al massimo. Luna Rossa, dicevo, e Alinghi, e compagnia bella: ricordi di una America’s Cup non troppo lontana, sindrome di Stendhal per la sottoscritta, patita delle regate.

Ma non molto altro. Valencia è una Milano senza porto o una San Francisco senza su e giù, decidete voi. Moderna, ma di una modernità recente che ancora stride con il passato, tipo una metropolitana efficientissima che però chiude alle 23.30.

Unica cosa, oltre al porto della America’s Cup, assolutamente da vedere: la città delle arti e della scienza di Calatrava. Pura imponenza architettonica. Ah sì, i montaditos da Cerveceria 100 montaditos ;)

LdC

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  1. Una mia amica ha fatto l’erasmus a Valencia e la ama troppo, io non ci sono mai stata e mi piacerebbe farlo un giro per l’Andalucia…

  2. che io poi questa foto non ho mica capito come son riusciti a realizzarla, visto che questo ponte è stretto da un cantiere a destra e da un’altra costruzione della CAC a sinistra. Mh, qui Photoshop ci deve delle spiegazioni (ma in effetti era troppo bella per non metterla).

  3. la prossima america’s cup la faranno negli emirati, senza luna rossa e copn barche dotate di motori per tirar le vele su lberi da 50 metri, per di più se la giocheranno solo in due

    ben gli sta a quel maraglio di bertarelli

    mazzetta

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