E così è successo che, anche per quest’anno, le ferie sono finite. Incredibile, non l’avrei mai detto. Sono arrivata al punto in cui una parte di me era convinta che la mia vita consistesse davvero nel visitare città spagnole e dormire in un albergo diverso ogni notte. La cosa più incredibile è stata che, tanti giorni a programmare, progettare, fare coincidere luoghi e orari, prenotare voli, alberghi e visite guidate e alla fine, puff, in sole “diciannove volte ventiquattro ore” si è esaurita la magia.

C’è da dire che siamo stati bene. Non si è trattato di una vacanzona relax come l’anno scorso ma di un itinerario, seppur piacevole, a tratti faticoso, sempre accompagnato dal caldo –anche se sopportabilissimo rispetto alla guazza bolognese- e da qualche imprevisto. Niente di grave, fortunatamente. Come si sarà vagamente intuito dai vari post che lanciavo ogni tanto, il percorso ha consistito in tre notti a Valencia, due a Madrid, una a Toledo, una di sosta tecnica a Ciudad Real, due a Cordoba, niente Siviglia che era troppo caldo, tre a Cadiz (in realtà Puerto di Santa Maria, ma sono una di fronte all’altra), cinque a Salobreῆa e due a Granada.

Stupendo.

Da rivedere assolutamente Madrid e da colmare, altrettanto assolutamente, il gap sivigliano.

Magari col freddo, ecco, che anche se secchi, comunque trentotto/quaranta gradi sono sempre trentotto/quaranta gradi. E magari fra qualche mese, quando la maggior parte dei cantieri si sarà felicemente chiusa, perché forse non tutti sanno che Madrid è candidata ad ospitare le Olimpiadi del 2016, Cadiz sarà Capitale della cultura nel 2012, Granada sta costruendo la metropolitana, Toledo non lo so, Valencia ospita un Gran Premio di Formula Uno i giorni pari e una America’s Cup quelli dispari e pertanto è sempre under construction… insomma, Spagna capitale dei lavori in corso, ma sempre bella, anche così.

Ritornati a casa ci aspettavano il telefono che non funzionava (a voi la Telecom ha mai cambiato numero di casa senza preavviso?), bollette, raccomandate da ritirare, numeri di Wired con Morozzi in copertina da comprare, peli di gatto da aspirare, lavori da riprendere, insomma le cose di sempre.

Scusate, vado a consultare le offerte Ryanair per l’autunno.

A presto,

LdC