cose importanti

Cuore di gattara.

14 Dicembre 2011

Premessa: quando ballavo sulle sdraio del Papeete beach con le braccia come i gabbiani, giuro, mai avrei pensato di poter scrivere un post come questo.

Ma tant’è, vivaddio, si cambia.

Mercoledì sera, davanti all’ufficio, ho trovato un micio bianco: un po’ sporco, con gli occhi irritati, chiaramente perso e/o abbandonato. Maschio di taglia piccola o addirittura femmina, ancora non si è capito. L’ho seguito per un po’, non si è lasciato avvicinare più di tanto, così sono andata a prendergli del cibo in un negozio e ho posizionato piattino e ciotolina dell’acqua dentro al cancello della mia azienda, con la speranza che tornasse per mangiare.

Sono trascorsi quattro giorni, durante i quali sono tornata quotidianamente: ho sempre trovato la ciotola vuota, il che significa che probabilmente ha apprezzato le mie premure, ma non sono più riuscita a vederlo e non credo abbia usato la cuccia che gli ho costruito sotto la tettoia. La mia speranza è quella di farlo abituare a venire qui regolarmente, per poterlo fare recuperare dalle signore che si occupano dell’Oasi felina qui vicino, o addirittura trovargli una casa (sarebbe tipo Miracolo di Natale, diciamo che spero ma non ci faccio affidamento).

Non sono una gattara esperta, agisco solo basandomi su quello che mi dice il cuore… avete metodi/esperienze/consigli?

Vi aspetto fra i commenti.
Grazie!
LdC

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  1. Purtroppo non ti posso dare consigli, con gli animali non ho un gran feeling. Però ti racconto una mia recente esperienza, dalla quale ho appreso quanto mi stiano sulle balle i gestori di gattili, ricoveri animali e compagnia bella.
    Un giorno mi fermo con l’auto ad uno stop, vedo una signora anziana con in mano un gattino di 1 mese al massimo, tutto nero. Le sorrido e la donna fa cenno di volermi parlare. Abbasso il finestrino e mi chiede se voglio il gattino, perché qualcuno l’ha abbandonato nel suo giardino e lei non può tenerlo, ché ha un cane grande e grosso. Non so perché ma decido di prenderlo, lo porto a casa e lo presento alla famiglia e ai 2 gattoni che hanno voluto i miei figli. La famiglia lo apprezza, i 2 felini un po’ meno, perchiò dopo qualche giorno chiamo il gattile del nostro paese. Spiego la situazione alla gattara di turno, la quale mi dice che non possono prenderlo perché ne hanno già troppi, tutti grandi. Però nell’ordine mi consiglia:
    a) di tenerlo e di educare i felini adulti ad accoglierlo (!)
    b) di regalarlo, come se fosse semplice;
    c) dando per scontato il punto a), di sterilizzarlo non appena cresciuto, per non creare altri orfanelli.
    Conclusione, metto un annuncio su eBay e in 2 giorni gli trovo un nuovo padrone, anzi una coppia di fidanzati che si sono fatti 120 km per venirlo a prendere. Speriamo non sia per qualche rito satanico, visto che il micetto era tutto nero…

  2. Speriamo di no!
    Comunque, per quanto riguarda la mia esperienza, ciò che ti hanno consigliato (seppur non semplice) sarebbe teoricamente la giusta “prassi”. Magari non te l’hanno comunicato con la dovuta gentilezza e metodo… le persone che si occupano di gattili e canili e in generale degli animali abbandonate sono SANTE, credimi. La signora che cura l’oasi sotto casa mia viene ogni giorno da un paese qui in provincia e si fa almeno 20+20 Km a/r in autobus per venire a dare da mangiare ai gatti che vi sono ospitati… delle volte penso che questa donna abbia l’aureola, solo che non l’accende mai :)

  3. Una mia amica in queste cose è maestra, tant’è che il mio Nevruz l’ha ripescato lei dal randagismo.
    Certo, poi io non sarei in grado di non teermelo… :(

  4. Ciao,sono finita qui dal sito ‘levipere’!Visto che anche io ho il cuore gattaro,ti dico che l’unica cosa che potresti fare è continuare a dargli la pappa e,se il gatto c’è,stare lì nei paraggi in modo che si abitui alla tua presenza,una volta che si sentirà sicuro sarà lui a venirti vicino.L’unica variabile è il tempo,potrebbe volerci un pò,ma non mollare!Ciao

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