Finalmente è arrivato anche per me il giorno tanto temuto da centinaia di migliaia di persone, il giorno in cui non tutto ma gran parte è cambiato, l’infausta data che per generazioni e generazioni ci tramanderemo con aneddoti e leggende… no, non ho finalmente trovato la casa dei miei sogni (anche se quella che abbiamo visto ieri sera non era affatto male!), è soltanto arrivato il giorno in cui il Sig. Facebook mi ha liberato, prendendo il mio account e facendone una coriandolata.
Allelujah!
Vi dirò la verità: dopo un attimo di smarrimento e conseguente e-mail gentile/seccata all’indirizzo dello staff suggerito per questi casi, ho provato un grande senso di liberazione. Non vedo più gente farsi la guerra da dietro il monitor, microfalli che si credono eccelsi maitre à penser, gente soloinvidiosa e un sacco, ma veramente un sacco di aggiornamenti su giochi di merda, Farmville per dirne uno.
Il mio primo pensiero è andato al blog. Raccoglitore di sfoghi online e offline quando ancora non avevo l’Adsl e mi preparavo i post in Word a casa, la sera, nel mio monolocalino da single (che, a proposito, è in vendita); porto sicuro in cui mi rifugiavo a leggere le pagine trascorse, a idearne altre, che fossero altrettanto accattivanti per il lettore; pulpito dal quale predicare il mio Verbo. E ho realizzato che, al posto dei mille piccoli aggiornamenti di stato quotidiani, posso farne (se mi va) uno soltanto, cumulativo, di tutte le cose che voglio dire, o condividere.
Per esempio ieri sera sono stata al cinema a vedere “Il concerto” e l’ho trovato un film grandioso! La classica storia dove si ride (parecchio), si piange (tutto ad un tratto) e si riflette sul fatto che non sempre il vero talento corrisponde al doveroso tributo. A questo proposito posso, saltando di palo in frasca, annunciare che forse Maurizio Cevenini si candiderà alle primarie, e quando penso a lui mi vengono in mente tutti i film con gli eroi che, fin dall’inizio, sono evidentemente le persone più adatte ad un ruolo, solo che c’è sempre qualcosa/qualcuno che li ostacola. Mi auguro che, come nei film, il protagonista alla fine riscuota il meritato successo e vada ad occupare il posto che, da sempre, è stato palesemente il suo (in questo specifico caso: il Sindaco di Bologna).
E poi, sempre perché sono nel mio blog e posso spaziare in alto, in basso, fare i salti e le capriole e scrivere tutto in ordine sparso, vi annuncio che il 13 febbraio ci sarà la 6^ GGD a Bologna, con il tema dell’amore per la rete e amore in rete… fra qualche giorno si apriranno le iscrizioni e… come funziona già lo sapete, non mi dilungo!
In attesa del post immobiliare, vi abbraccio qui dalla mia virtuale “residenza di campagna”, dove trascorrerò un ritiro, per riscoprire il gusto della scrittura e della dedizione al mio orticello.
Mi trovate a questo indirizzo, teniamoci in contatto ;)
LdC