Stasera in fila davanti a me alla cassa del supermercato c’era una tizia, sarà stata sulla trentina, forse qualcosa di più, di quelle classiche bionde ma abbastanza roarrrr -capello selvaggio, giacca avvitata, trucco pesante e tacco a spillo- che, nell’ordine:

-ha lasciato il cestino della spesa in mezzo alla corsia senza impilarlo (glielo ho dovuto impilare io)
-ha sparso tutta la sua spesa sul nastro trasportatore occupandolo interamente con quattro cose in croce
-ovviamente non mi ha agevolata in alcun modo mettendo il divisore
-mentre aspettava che la cassiera le passasse i prodotti si è trovata una cartaccia in tasca e l’ha gettata a terra

Mentre stavo pagando il mio conto, l’ho vista fermarsi davanti all’espositore della mimosa: ha preso una confezione ed è tornata indietro.
“Prendo anche questo” ha detto alla cassiera, brandendo il mazzolino (ovviamente senza chiedere al malcapitato con un Kinder in mano se poteva passare) “perché sai, se aspettiamo gli uomini…”

Avrei voluto dirle: agli uomini piacciono le donne educate.
Ma mi sono trattenuta.
Tutto sommato la felicità è una piccola cosa.

LdC