Tocca scrivere un altro pistolotto pseudo-tecnico, ma fra un po’ mi scappa la pazienza e mi voglio sfogare. Gente, dico a voi: non sapete usare gli hashtag o fate gli scemi per non andare in guerra, come si dice dalle mie parti?
La prima volta che ho visto un hashtag non è stato un granché divertente (cit.): scherzi a parte, non ho capito immediatamente a cosa servisse e ho pensato che fosse una moda, quella di mettere un cancelletto davanti a una parola,
(come il gesto delle virgolette, che fa così Friends nel 1998)
ma una volta acquisito il concetto, l’ho fatto mio e vi confesserò che momenti come #Sanremo2013 e #IlBossDelleCerimonie sono ancora incisi ad imperitura memoria fra i momenti di massima espansione dei miei follower su Twitter.
Prima di procedere chiarisco a chi non dovesse ancora saperlo che cosa è un hashtag: gli hashtag sono un tipo di tag utilizzato in alcuni social network per creare delle etichette e sono formati da parole o combinazioni di parole concatenate precedute dal simbolo # (lo dice Wikipedia, mica io). Un tempo usati solo su Twitter e su Instagram (a titolo esemplificativo e non esaustivo), hanno fatto la propria comparsa recentemente anche su Facebook.
Esempio di come si usano gli hashtag correttamente:
E’ una città, dove si svolge un determinato evento, a partire da un determinato giorno. Cosa, come, quando, perché e dove: le principali domande sono soddisfatte, il tweet sarà letto e ritenuto interessante o meno, ma raggiungerà chi lo sta cercando.
(non per vantarmi, ma è un tweet mio)
Esempio di come si usano gli hashtag in maniera inutile:
Dove sei, santa pazienza?
Di cosa mi stai parlando?
E’ la foto del tuo pranzo?
Allora lo stai facendo male.
Esempio di come si usano gli hashtag in cattiva fede:
Della serie: piuttosto che comprare la tua borsa, mi do fuoco.
Per chi non l’avesse ancora capito o per chi si ostina a far finta di niente, ricordo che un tag serve per cercare argomenti in modo facile e svelto e se io desidero informarmi, ad esempio, su una trasmissione televisiva, su un risultato calcistico, ma anche su argomenti importanti come possono essere stati il #terremoto o la più recente #alluvione, non voglio (o quantomeno non mi serve) arrivare ad informazioni off topic messe lì soltanto per mostrarsi: è il tipico caso in cui si ottiene l’effetto contrario per cui, per favore, non scadete in questa bassezza.
Come è sempre bene fare in rete (e in generale, nella vita): mettetevi in luce per un contenuto intelligente o innovativo, qualcosa di vostro, che vi faccia risaltare direttamente e non brillare per un momento di riflesso. Gioverà a voi, alla vostra immagine, ma anche alla qualità generale dei contenuti di questo grande, immenso e fantastico calderone che è il web.
Alla prossima lezioncina!
LdC