malinconie | up close and personal

I blog sono morti, la psicanalisi no.

8 Ottobre 2014

soluzione-problemaQuesto per chi dice che i blog personali sono morti, che probabilmente ha anche ragione e non so nemmeno io il motivo per cui mi ostino a scrivere dei cazzi miei in rete. Tuttavia penso che il confrontarsi con un concetto lievemente più profondo di un aggiornamento di Facebook, ci costringa in qualche modo a fare più i conti con noi stessi, una sorta di contare fino a dieci prima di scrivere, valutando anche possibili conseguenze.
(non so voi, ma io scrivo molto più di getto sui socialini, conseguentemente mi pento molto di più)

Trovo che il blog, e la scrittura in generale, abbiano mantenuto negli anni la propria validità terapeutica e siano ancora una alternativa (o un supporto) a percorsi più intimi di psicanalisi e terapia, perché comunque mettono la persona davanti alla necessità di confessare ogni tanto qualcosa, affinché le parole vengano fuori in modo meno forzato. Sto parlando di scrittura in qualche modo resa pubblica, di diari in rete: ovviamente se fossi una foodie o una fashion blogger, nessuno si accorgerebbe se quel giorno ho cucinato o indossato un outfit con la tristezza nera, vabè, insomma, era per farvi capire la differenza.

Quindi, ad esempio, io dovrei confessare un paio di cose, prima di ricominciare a scrivere con una certa naturalezza e, perché no, anche con un po’ più di allegria: voi capireste meglio il senso di alcuni post, io probabilmente capirei un po’ meglio me stessa.
Ma non sono ancora pronta.

Come diceva una vecchia canzone pop, forse un giorno andrò oltre la montagna, ma per ora no.

LdC

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  1. Il livello delle citazioni impenna sempre più ;))
    Per quanto mi riguarda mi sto sempre più convincendo che è attraverso la fragilità (la dimostrazione della) che gli esseri umani entrano in contatto. Che tanto quando stiamo bene crediamo tutti di non aver bisogno di nessuno e non ci sforziamo di comprendere, perdonare, ascoltare…
    Ad ogni modo una sola parola: daje! :))

  2. …chi è attento, legge tra le righe, Dani.
    in tutto questo puzzle, Dani c’è. ed io spero solo che sia felice.
    A

  3. “stiamo lavorando per voi” ;)
    Grazie ragazze, sempre presenti a dimostrazione del fatto che i blog non sono morti, anche se i blogger non sempre si sentono benissimo!

  4. Anche io ogni tanto leggo qua e là che i blog personali sono morti. Vorrà dire che sarò fuori moda a leggerli. Il tuo l’ho trovato stasera e me lo sono appena salvato per tornarci quindi fa te come ci rimango se decidi di chiuderlo proprio mo, dopo tutti questi anni!
    Claudia

  5. Complimenti Lcd, mi piace davvero tanto come scrivi, ho letto dei tuoi post….interessante!!

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