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London calling (again).

2 Ottobre 2006

Se non fosse che l’amore che provo per Bologna va al di là di ogni plausibile pensiero di risiedere altrove, se un giorno mi dicessero “devi emigrare per forza” oppure “puoi trasferire in blocco tutto quello a cui senti di appartenere” oppure se bruciasse la città – no questa non c’entra, insomma: se dovessi scegliere un qualsiasi altro posto nell’universo in cui risiedere, quello sarebbe senz’altro la meravigliosa Londontown. Per un sacco di buoni motivi che, fortunatamente, non sono più quelli che spiegavo in una parte di questo post – nel senso che non mi sento di dover scappare da niente, non mi devo curare delusioni di nessun genere, sono felice e serena. È proprio perché sono (finalmente, oserei aggiungere) felice e serena che, a quattro anni di distanza, ho deciso di tornare. Principalmente è per il mio amico che vi si è recentemente trasferito: mi sono accorta che mi manca tantissimo.

No. Sentirsi in MSN, mail e telefono quasi quotidianamente non vale. Segue innocente sbattimento di ciglia.

 

E siccome è successo che a me e ad Elena sia – all’unisono – improvvisamente esplosa un’incontenibile necessità di shopping pre natalizio in quel di Harrod’s, Covent Garden, Portobello, Camden e quel mercatino della domenica mattina di cui non ricordo mai il nome.

E siccome è successo che ci siamo guardate entrambe in tasca e, casualmente, ad entrambe avanzava proprio quella cento euro che la British Airways ci richiede per traghettarci fino alle rive del Tamigi, seppur con tutte le sue restrizioni del caso (respirare sarà contemplato o ci spariamo un’apnea di un’ora e tre quarti? Se uno starnutisce in volo è considerato come trasportatore abusivo di liquidi a bordo? Domande plausibili).

E siccome è successo che a lavorare non hanno per ora abbaiato.

E siccome qualcuno molto gentile accetta di ritagliarci un angolo della propria moquette ove far distendere le nostre stanche membra per la notte.

E siccome il Miciccio sarà senz’altro una personcina così aperta e cordiale da lasciarmi la sua fidanzata in comodato d’uso esclusivo per qualche giorno…

 

.. bè, ecco, noi s’era pensato di partire.

 

Il gruppo di preghiera del week end e la canzoncina beneaugurante pare abbiano funzionato: stay tuned.

LdC

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  1. Magari quello dove ho comprato quella splendida collana di… fondi di bottiglia… ma così abilmente confezionati?

    Beh… se si, si tratta dell’Old Spitalfields Market… ci sono tornata un paio di anni fa… a parte la folla spropositata è sempre uno splendore!!!

    Che invidia!!!

    Paola

  2. WOW Londra!!! che bello io non ci sono mai stata,ma dicono tutti che è magnifica e con un’atmosfera tutta particolare!!!! mi fa piacere per voi due! facci sapere quando parti ok? io quest’anno niente ferie sono un pò in ristrettezze…. ciao Paola

  3. Ma vai a Natale o ti scappa il portafoglio subito?

    Verrei anch’io …. non tanto per fare acquisti, non me ne può fregare di meno, ma per cambiare un po’ aria …. lo necessito!

  4. Davanti allo specchio, ogni mattina, ci sono scritti tre obiettivi:

    diventare una scrittrice conosciuta

    andare a vivere a Londra

    sposare Ralph Fiennes.

    Secondo me andrà così: scriverò un bellissimo annuncio per il Sun. Troverò lavoro come lavapiatti al Four Season, sposerò l’usciere che una volta, quasi per caso, ha tenuto la portiera dell’auto aperta per Ralph.

  5. @Scramlezz/Paola se tutto va bene si parte ai primi di dicembre.

    @Cate se incontro Ralph gli parlo di te. Alla peggio ti porto una copia del Sun.

    @Akamotasan cosa vuol dire quando uno si permalinka? E’ come impermalirsi?

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