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Il vero bolognese certe cose le sa.

25 Ottobre 2006

Lo copio dal blog della Cugi e rendo onore al merito del suo creatore: mi spiace al campanilismo non so resistere.

 

Perché, non raccontiamoci delle balle, il vero bolognese certe cose le sa.

 

Il vero bolognese forse non saprà scegliere quale delle 3T è la migliore, tanto sono belle tutte, ma sa per certo che la seconda va fatta in brodo. E che la terza non sta per Tangenziale.

 

Il vero bolognese lo sa, che quelle lì che spacciano per uscite sono in realtà stazioni della via crucis. Da percorrere con fede ogni santo giorno.

 

Il vero bolognese lo sa qual è il confine tra realtà e fantasia. Voi credete di farlo fesso, ma lui lo sa benissimo che quella cosa che chiamate spaghetti alla bolognese non esiste. Mi dispiace, non c’è verso, non esiste proprio.

 

Il vero bolognese, tra l’altro, prova l’impulso irrefrenabile di appendere per i maroni il ristoratore di turno, ogni volta che vede scritto sul menù quella roba lì.

 

Il vero bolognese però non lo fa, perchè fondamentalmente è un tipo pacifico. Un bonaccione. Un sempliz.

 

Il vero bolognese non ama alzare le mani. A dire il vero non ha nemmeno bisogno di star lì a dire troppe parolacce. Un bel socmel detto di gusto, è più che sufficiente.

 

Il vero bolognese vuota il rusco e dà il tiro e sa che tu, tu che stai leggendo, o sei come lui o non capisci.

 

Il vero bolognese se ne dispiace, sinceramente.

 

Il vero bolognese, quello doc, sa cos’è la Sampìra , e può mostrarti tranquillamente il bus dla Iacma senza bisogno di scandalizzarsi.

 

Il vero bolognese, da cinno, andava ai Giardini Margherita con la certezza di poter vedere il leone e ad invidiare i bimbi che avevano una barchetta da poter far scorrazzare nella vaschetta. Guardava il pavone fare la ruota, i sederi rossi delle scimmie e, prima di tornare a casa, dava un po’ dei suoi popcorn ai daini e alle papere.

 

Sa che c’era solo il Bar Otello. Sa che cosa significa 1964. Sa che per molti, troppi, è poco più di un ricordo sbiadito. Un ricordo che fa rima con tremare il mondo fa.

 

Il vero bolognese lo sapeva già dal principio, che quest’anno si sarebbe giocato in serie B. Eppure ha trascorso l’estate a brontolare, a spendere parole su ingiustizia, complotti e ripescaggio. Si è incazzato pure. E parecchio. Ma mica è sceso in strada a far casino.

 

Perchè il vero bolognese sa che c’è di meglio da fare, lo sa bene che ci sono cose più importanti nella vita.

 

Il vero bolognese come vedete sa diverse cose: che Eneas portava i guanti, che Herbert Waas non era un pornoattore, che Mika Aaltonen non era un commesso dell’Ikea. Anche se a volte il dubbio gli è venuto.

Tre sono invece le cose che sa di Geovani. Che fece gol da centrocampo e che sua moglie si chiamava Andrea. Il vero bolognese sa anche che la terza cosa non esiste. Come quegli spaghetti di prima.

 

Il vero bolognese tutto questo lo sa.

 

Sa principalmente di essere un abitudinario, un pantofolaio. Uno che ha bisogno di certezze. Uno che non ama gli si spostino gli oggetti. Sarà forse per questo motivo – e qui vengo al punto – che il vero bolognese sa soprattutto una cosa.

 

Quella fondamentale. Quella che da che mondo è mondo.

 

Il vero bolognese, in buona sostanza, sa che in via del Pratello 23, nel dubbio, suonare Serroni.

 

LdC

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  1. ehi ma sei bolognese!!! ho un saccodi amici blogger di bologna. sono stata perfino a casa di edi per il compleanno della kay. eravamo tutti blogger. ci siamo molto divertiti.

    ciao ila

  2. t’ho mandato un commento incomprensibile : P

    volevo dire che l’anno scorso, non avevo ancora il blog e ho conosciuto per colpa di abboriggeno (mio caro amico blogger bolognese) tutti questi blogger bolognesi.

    edi sarebbe ondeanomale.splinder.com e abita a bologna, e pure kay è di bologna, insomma ero una toscana in mezzo a bolognesi. e quella sera lì fu determinante nell’aprire il mio blog.

    ciao.

  3. @Hidra: non si capiva che è stato merito loro se hai deciso di aprire un tuo blog, ma della tua frequentazione bolognese si capiva. Magari provo a dare un’occhiata a mia volta dalle loro parti, chissà che non si riesca ad organizzare un altro bel ritrovo.. (ti porti dietro anche Condonato, però!).

    @Cris: se ti piace la bolognesità puoi venire anche tu a commentare sullo Spettro della Bolognesità, così entri nel mood lamentoso del bolognese medio… a tratti è anche divertente!

  4. Mia cara…come ben tu sai io non sono bolognese e sebbene oramai lo sia “lagelmente” non mi sento neppure ancora “adottata”….e leggere tutte queste cose che un bolognese sa e io (forse) non sapro’ mai e neppure riusciro’ mai a far conoscere ai miei figli mi fa disperare pure dell’idea di riuscire un giorna a farmi adottare da questa citta’….Pero’, la sensazione che se ne trae e’ piacevole, ti trasmette tranquillita’ e un senso di tradizione (piu’ o meno recente/antica) che caratterizza un po’ questa bellissima citta’.

    BG

    P.S.:finalmente sono riuscita a ritarglirmi un po’ di tempo per postare ;)

  5. @BG benvenuta, finalmente! Ti posso garantire che pur’io, che sono bolognese da 10 generazioni, alcune cose le ignoro completamente, come il concetto di “bus dla Iacma” che non penso sia inteso come auto-bus… Comunque almeno il “rusco” e il “tiro” dovresti averli sentiti nominare varie volte!

    @Cris vai fiduciosa e dì che ti mando io (così ti farai subito tanti nuovi amici! hihihi)

  6. Nel frattempo ho telefonato a mia mamma e ho scoperto che cos’è il bus d’la iacma… alla prima occasione te lo spiego (niente di osè).

  7. ora son veramente curiosa…se non e’ qlc di ose’…cosa mai potra’ essere?!?!?

    BG

  8. Anche io voglio sapere cos’è il bus ecc ecc…. non so neanche scriverlo..:-)) su facci sapere che siamo curiosi!!! ciao Stefy

  9. Quante verità …. calcola però una cosa …. queste verità si stanno perdendo …. e le ns generazioni dei nati negli anni ’70 saranno tra le ultime a portarle nella memoria …. valle mo’ a raccontare ai tuoi figli !!!! Ti guardano e ti dicono “cosa c’è? cosa vuoi?” ….

    NOTA EXTRA COMMENTO …. forse mi è venuta l’ispirazione x il tuo quadro ….

  10. Ciao!

    Ottima sintesi della bolognesità…

    Se vuoi una mio piccolo contributo vai su http://ominotosto.splinder.com/post/9233075/…che+g%28i%29ente+…

    E comunque, piccolo sondaggio: quanti, quel campanello ‘dal Pradel’ lo hanno suonato sul serio?

    Io ed alcuni compagni del Liceo suonammo e ci nascondemmo per le scale per vedere che faccia avesse…

    Stì mò bàn. Ot.

  11. @BG & Stefy: ora potrei creare un po’ di suspence su questo bus d’la Iacma, lasciando che ognuno di voi dia la sua libera interpretazione e poi vediamo chi si avvicina di più (adesso che lo so mi faccio un gran viaggio!!).

    @Scramlezz: alcune cose per me erano già abbastanza “trascorse”, ma ho la fortuna di avere un fratello nato nel 1960 che me le ha trasmesse… cosa che farò con i miei figli, trasmettendo loro tutta la bolognesità possibile, dialetto compreso. OT, per il quadro attendo fiduciosa!

    @Omino: welcome, bienvenu, (vut na cicles) sul mio blog. Io al 23 di via del Pratello onestamente non ho mai suonato – forse oggi ti apre un punkabbestia? – a te come andò? Chi uscì?

  12. ooops…

    Sinceramente non so cosa sia “al bus d’la Iacma”, e in più ci ho pensato anche un po’ troppo, perchè sono caduto nell’equivoco di una vecchia barzelletta che Vi (con V maiuscola) allego:

    “Due omarelli passeggiano per Bologna. Ad un certo punto vedono un omino del comune che sta dipingendo un rettangolo giallo lungo la strada con al centro la scritta “BUS”. Commento di uno dei due: “Mò soccia! Con al nòv Sendich ades ì tachen ench’ à scrivar d’ù ai gnarà un bus…”.

    Bòna. OT

  13. Ok, siamo in piena deriva campanilista. Mi verrebbe un post sull’architettura cittadina. Da un po’ ho soprannominato mia nonna “ViaCupartòn” (equivalente locale di “ViaMichelin”). Conosce a memoria ogni negozietto, emporio, butaiga, bancarella del centro. Ma tutto ha un prezzo. Bisogna conoscere il suo riferimento di coordinate. Cosa impossibile se non si conosce:

    – L’angual di cretèn.

    – Al pordigh di rifùg (Via Roma).

    – Al palaz dal Gas.

    – Al palaz d’la Ford.

    – Al palaz d’la Bulgnaisa.

    – Al palaz d’la Timo.

    – Al carsintàn (questa è facile…)

    La pianto di rompere, fine sondaggio. Chi li conosce?

    Ciao

    OT

  14. Dopo i doverosi complimenti alla nonna ViaCupartòn, a lei i miei migliori ed ossequiosi saluti, sappiate che purtroppo tra tutte queste voci io conosco solo:

    – Al palaz dal Gas.

    – Al palaz d’la Timo.

    – Al carsintàn

    Temo proprio di dover prendere ripetizioni di bolognesità…

  15. In effetti – modestamente – credo sia stato uno dei miei migliori post.

    Mi ha fatto molto piacere vederlo rioprtato qui: continuate pure a diffondere il verbo!

    (e lunga vita al bus dla Iacma)

  16. Prosegue il mio delirio del distributore. Nel vincere il premio di “sgiarronapalle 2-0-0-6 ” (da pronunciarsi a numeri staccati tipo vocalist della più infame disco della riviera), ecco il secondo link

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