Come già sapete per parecchi anni sono stata una fumatrice. Il fumo, unito ad una pesante deviazione del setto nasale (le testuali parole dell’otorino nel 1995 furono “qui bisogna buttare giù tutto e rifare”), mi ha sempre impedito di sentire gli odori, a meno che questi non mi venissero posti direttamente a mezzo centimetro dal naso. Per anni, discariche e campi concimati a parte, sono stata vittima di un grave disagio, di un grande limite: non poter sentire il profumo dei fiori, dell’erba a primavera e tutta una gamma di sensazioni connesse mi sono sempre state precluse da questa mia vita non in odorama.
Tutto questo finché non ho smesso di fumare e, come per magia, ho lentamente ripreso parte della percezione: all’inizio solo gli odori più forti e persistenti ma, negli anni, ho recuperato buona parte della funzionalità (anche perché di operarmi non se ne parlava neanche) fino a riacquistare la possibilità di sentire la scia del mio profumo nella camera da letto, prima di uscire di casa… sniff… l’odore che fa un libro la prima volta che lo apri… sniff… il pane che cuoce nel forno… sniff… mio nipote dopo il bagnetto… sniff… l’aria prima del temporale… sniff… le magnolie…
E ovviamente il profumo delle persone che mi stanno vicino. Non devo più appoggiare il naso contro di loro ed inspirare profondamente: ora mi basta averle nella stessa stanza.
Ieri sera, finita la doccia, stavo spazzolandomi i capelli bagnati quando ho percepito nettamente un profumo famigliare, fin troppo famigliare. Mi sono fermata e ho cominciato ad annusare in giro: impossibile fosse lui perché è da parecchio che non ci si vede/frequenta, ma non potevo sbagliarmi! La sensazione era strana perché quando capita di sentire un profumo, almeno a me succede, torno con la mente a certi momenti che lì per lì non erano neanche particolarmente trascendentali, ma che ora rendono dolce il cullarsi nel ricordo.
Insomma, mentre mi crogiolavo in questa persistente fragranza, tutta presa dal momento remember (confesso sentendomi anche un po’ sciocca perché mi era sempre piaciuto e non gli ho mai chiesto cosa fosse – più che altro non ho fatto in tempo a chiederglielo e, francamente, ai tempi non è che fosse il mio primo pensiero del mattino) ho avvicinato la mano al viso e ho finalmente capito: era questo.
Che tristezza.
LdC
che tristezza doversi curare i capelli o scoprire che si curava i capelli al tempo (e magari a tua insaputa)?
Niente di deplorevole nel curarsi i capelli (tant’è che ho ritrovato il profumo perchè stavo usando il medesimo prodotto in quel momento!) ma tristezza perchè una pensa chissà che eau de toilette, ecc… e scopre che frequentava uno terrorizzato dalla calvizie…
non sentire l’odore dell’aria dopo il temporale mi sembra un vantaggio che hai perso. Puzza di marcio.
Io annuso ogni cosa, tutto quello che tocco lo annuso.
Chissà com’è non sentire gli odori.
@Vale: l’odore dell’aria prima del temporale a me piace, è carica di qualcosa che non riesco a definire. Per il dopo sì, concordo, sembra un po’ essenza di cane bagnato.
@Deb: dopo “Il rumore di chi ami” seconda puntata “Il profumo di chi ami”? No, purtroppo. Il secondo racconto si intitola “9-9-99”.
uh è vero avevi scritto PRIMA del temporale…quella allora piace pure a me.
Comunque vorrei correggermi, non annuso proprio tutto tutto…tipo il mio cellulare oggi non lo annuso.
ahahah ma dai!
però sempre meglio il trattaamento Dercos che quello di Cesare Ragazzi.
L’incipit era sugli odori, no? Adesso vado a controllare, così voto!
@Deb: confermo, ma ho virato sul rumore perchè dell’odore avevo poco da dire. Anzi, sul non rumore per la precisione.
@Cris: avevo un collega che aveva fatto il trapianto da Cesare Ragazzi e sembrava che gli avessero cucito i capelli in testa come alle bambole, una schifezza inguardabile!
certi profumi di uomo una volta sentiti non li dimentichi.. ho smesso due anni fa di fumare, ero ingrassata tanta ora sto bene, ma ti confido una cosa: fino a qualche mese fa mi sognavo quasi tutte le notti, che fumavo vestita con un abito da sera molto seducente il boa e lo sguardo maliardo. mah.
Anche a me capita, alle volte mi capita di sentire un odore che sentivo spesso da bambina.Non so pero’ associarlo a qualcosa, ma credimi quando lo sento, mi sento subito meglio, non so bene il motivo, ma è come se mi sentissi ancor alimpida pura e piena di speranze, come quando ero bimba.
un bacione e nuona giornata.
Sentire i profumi è una cosa meravigliosa LdC, e riscoprire la sensazione quando si smette di fumare è quasi una magia ;-)
Se mi posso permettere, il “nostro” Proust ha spiegato in un modo molto lirico quella sensazione (per lui era il gusto di una madeleine che lo faceva tornare nella sua infanzia).
http://www.marcelproust.it/proust/maddal.htm
http://chefsimon.com/madeleine.htm
Chissà, se avesse vissuto al tempo di Dercos, se un suo amante calvo (Proust era gay) avesse usato il prodotto, cosa ci avrebbe scritto? Non si sarebbe chiamata la madeleine de Proust ma l’aminexil SP 94 di Proust ;-) Molto meno lirico ;-)
cktc
Bellissimo post! :D
Amarezza …………….
@cktc: ricordo che quel libro di Proust non sono riuscita a finirlo.. sigh, sob… ce l’ho ancora, quasi quasi riprovo. Per dovere di cronaca devo però chiarire che non si trattava di un mio amante calvo, anzi. Insospettabile proprio perchè dotato di rispettabilissima chioma ;o)
LdC non perdere tempo a leggere tutta l’opera di Proust, è scritta in un francese delizioso ma dopo un po’, diventa noioso (noi lo dobbiamo studiare al liceo come voi studiate Dante mi pare).
Io ti ho linkato il brano più bello, metterai 4 minuti a leggerlo.
Cmq mi spieghi qualcosa? Io sono un po’ pigra. Leggo in diagonale e perdo le spiegazioni importanti. Pensavo fosse una tua amica li’ a scriverti. Ma hai aperto una posta del cuore? Mi posso confessare anch’io? ;-) Già fatto su un mio ex pero ;-)
cktc
@cktc… le lettere possono provenire da molteplici fonti… problemi di cuore? Scrivete a Cara LdC (sottotitolo: la mia vita sentimentale fa ridere, spero di risolvere almeno la vostra).
LdC… meglio che faccia ridere che piangere. Ma carina come sei, cosa ti succede?!
cktc
cktc: hai presente essere condannati a vivere eternamente in una puntata di Sex & The City?
No, non ho mai guardato Sex and the City. Mi sono perso qualcosa? Mi fai il riassunto per farmi capire in che senso la tua vita sentimentale è da ridere?
cktc
ps: scusa, cktc vuol dire “curiosity killed the cat”… sono curiosa, e se lo sono troppo con la domanda, puoi usare il telecomando e passare a un’altro commentatore
cktc
Gli odori…Che tema. Passi pure che io annuso tutto (lo facevo anche prima di aver letto Suskind). Ve lo ricordate l’odore dolce e rilassante delle edizioni Einaudi e quello rude e un po’stantio dei vecchi Oscar Mondadori? Ma non era questo il punto. Gli odori, dentro di me, si legano alle sensazioni. La memoria la conservo nei sapori. Ha colto nel segno il commento di CTLC (cktc in inglese, ctlc in francese…) sulle madeleine di Monsieur Proust. Per me sono molto più evocativi i sapori di una pietanza o di una bevanda bevuta con qualcuno che hai amato (e magari con cui è finita male…). Diciamo che per un certo periodo ho smesso di mangiare Malloreddus a sa Campidanesa e la panna cotta dell’Osteria Broccaindosso. Scatenavano troppi ricordi. Sarà strano? Buono scampolo di fine settimana. OT.
@OT: i profumi relativi alla cucina li associo alla mia famiglia, quindi sempre ricordi positivi… però i Malloreddus a sa Campidanesa li associo alle mie vacanze in Sardegna, pensandoci…
@CKTC: sto pensando ad un post per rispondere alla tua domanda sul perchè la mia vita assomiglia ad una puntata di Sex & The City… per farti un’idea, intanto, ti consiglio la lettura dei vari capitoli delle Grandi Fregature ;o)