Sottotitolo: la mia realtà è più stravagante delle vostre bugie.
L’amica CKTC qualche giorno fa mi ha chiesto “mi fai il riassunto per farmi capire in che senso la tua vita sentimentale è da ridere?”. Le ho risposto che un po’ tutta la mia vita sembra scritta dagli sceneggiatori di questo telefilm. Innanzitutto due righe di premessa: S&TC è una serie televisiva americana andata in onda dal 1998 al 2004 che si svolge a Manhattan e racconta le avventure amorose, professionali, tragiche, comiche e surreali delle quattro amiche protagoniste: Carrie, Samantha, Miranda e Charlotte, nelle quali ogni donna può un po’ immedesimarsi, a seconda di chi sente più affine al proprio essere.
Eventualmente, aggiungerei, perché non mi sento di rientrare completamente in nessuno dei quattro cliché. Non sono l’aspirante disincantata nonché giornalista Carrie, anche se scrivere è una delle mie ambizioni, tra molte virgolette. Non sono la perfettina che Cenerentola l’ha rovinata come Charlotte, anche se un po’ di puzza sotto al naso ce l’ho. Non sono la malata di lavoro immune al coinvolgimento come Miranda, anche se evito le relazioni come la peste. Non sono quella sex addicted come Samantha, anche se mi sono presa della “naughty girl” da più di una persona. Sono un po’ tutte e nessuna, difatti il parallelismo che amo fare tra la mia e le loro vite non è dato dall’aspetto caratteriale, bensì da tutte quelle avventure, gag ed incredibili combinazioni che nella realtà capitano raramente in modo così spettacolare ed enfatizzato come nella finzione. In quasi tutte le vite.
Perché a me capitano.
Innanzitutto è bene premettere tre cose:
1 – con una serie di ex della caratura del Principe di San Marino devo cominciare a familiarizzare con il concetto che sono proprio stata “prescelta” per avere questa specie di destino tragicomico. Tipo Buffy per combattere i vampiri, tanto per intenderci.
2 – Al di là dell’ammazzavampiri faccio veramente un mucchio di cose e ho un sacco di interessi, quindi le possibilità si moltiplicano esponenzialmente.
3 – Last but not least l’ipotesi dei sei gradi di separazione, signori miei, è una realtà con la quale dobbiamo imparare tutti a convivere.
Che Bologna non sarà Manhattan, ma non è nemmeno un paese.
Per fare qualche esempio non è raro che mi capiti di parlare – generalmente male – di qualcuno e questo o questa mi si materializza di fronte o alle spalle. Scambi di e-mail che grondano veleno inviati alla persona sbagliata… telefonate ai limiti della follia (e della legalità, a volte)… uscire con uno e scoprire che è amico di tiziocaiosempronio e normalmente quest’ultimo non è altrettanto amico con te, poi magari vi incontrate pure. E da lì, come nelle migliori scene madri, litigi, urla e tirarsi dietro le cose.
Oppure figure meschine di grossa, grossissima consistenza.
Fortunatamente il mio caleidoscopico tran tran non si basa solo su queste spiacevoli situazioni bensì anche su tantissimi eventi positivi, coincidenze, serendipity, sorprese, regali, fiori, poste sotto casa, messaggi subliminali ma soprattutto sull’interazione con una curiosa e variopinta vastità umana maschile e femminile che renderebbe felice qualsiasi studioso di antropologia e che a me ogni tanto getta nello sconforto, ma più spesso fa ridere di gusto. Perché confesso che nella mia esistenza sono transitati (e tuttora transitano) persone che sul serio meriterebbero un capitolo sui libri di scuola, uno studio sociologico, almeno una citazione su Wikipedia per quanto sono… diciamo… particolari? La mia collega trifola che mi telefona per chiedermi se può aprire il nuovo rotolone di carta asciugamano, il mio ex compagno di classe che mi dice ti telefono mercoledì e sparisce per quattro anni, vari aspiranti suicidi che comunque non si sono mai suicidati, un tale che interrompeva i momenti di trasporto per riporre la camicia sulla gruccia, un altro che mentre litigavamo si è messo a fare yoga seduto sul pavimento, uno che mi ha scritto TI AMO anche se entrambi sapevamo che non era vero, la mia amica e la sua incrollabile ingenuità che la porta a credere che “Swiss Made” sia una marca di orologi… senza contare che venerdì sera, allo Chalet, il fratello di un mio amico mi ha leccato il tatuaggio!
E tutta una serie di pagliacci, nani e ballerine che ometterò per questioni di privacy ma che ricordo perfettamente e che potrete trovare sparsi qua e là nei miei post.
Ed ecco spiegato perché ogni tanto mi capita di esclamare “sono stanca di vivere in una puntata di Sex and The City”… sono talmente tanti gli input che mi arrivano quotidianamente da ogni parte (e che meriterebbero di essere tutti approfonditi, anche solo per curiosità) che tutte le sere vado a letto stanca come una che di giornate ne ha vissute tre, non una sola. Ed ecco anche spiegato perché non sono mai riuscita fondamentalmente a capire le persone che si inventano o gonfiano i propri aneddoti, tanto per apparire ciò che non sono o per essere leggermente più interessanti: io ne avrei per scriverci un libro, se potessi contare maggiormente sulla mia capacità sintattica.
C’è da dire che, da due anni a questa parte, almeno mi sfogo sul blog.
LdC
Che dire. Hai una vita normalmente meravigliosa. Una bella serie di ex improbabili, una scatoletta di figure di legno (Piccola città…), sogni di scrivere un cassetto per poterci mettere dentro i tuoi sogni, alcuni buoni amici (?), un blog in cui sfogarti e … un tatuaggio da leccare…
Che si può volere di più?
Ciaoooo. OT
Ps. Nel Martini ci va l’oliva….
I giri di Giostra accumano il serial alla vita di noi non star hollywoodiane..
Ah.
eeeeh!
di pagliaccia ne hai anche qualcunina nei commenti =0}
… passino i pagliacci, l’importante è non avere i nani ;oP
eheheh qui mi si sfiora un argomento caro ai più ;o) e no, non ce l’ho con la Cris!
complimenti!! ahi relazionato alla perfezione.Certamente non c’è nulla di nuovo, però è ben raccontato.
Meno male c’è qualcuna che no si identifica nelle quattro paranoiche,sopratutto una che non aspetta il “Big” di turno.
Peccato l’amarezza che si respira nel sottofondo, ma c’è da capirti..
Fin che c’è vita c’è speranza..
Bacio
chiedo scusa non sono ignorante,bensi dislessico!!
… problema problemino se siamo star del circus se siamo noi a portarci la fama e dargli il lustro allora perchè non fondare un nostro nuovo festival ed evitare la solita triste cerimonia degli oscar …
cwrchiamo di stendere il red carpet meritato e guadagnato con impegno tutti i santi giorni¬ti portandolo dove veramente ci piacerebbe che fosse e difendendolo da quelle entità che lo corromperebbero con le proprie diverse abilità od inabilità mentali!!
… siamo sicuri di non avere un pubblico altrettanto degno dando adito alla realizzazione delle nostre verità.
Io insisto con la mia tesi e magari un giorno ci sarà un nostro sundance!!!!
KKK&T
a me piace pensarmi tra 40 anni e ricordare tutte queste cose che fanno della mia vita una VITA.
Non ti stufare di vivere in una puntata di S&TC, che magari ti capita pure una bella colonna sonora.
Hai una vita piena Dani, è questo l’importante, no? Non è detto che vivere a fianco della stessa persona durante secoli (esagero) come lo facevano i nostri nonni, a volte i nostri genitori (dipende della generazione in cui sei nata: da quello che ho capito avrai una trentina di anni, vero?) sia la ricetta della Felicità. Tu hai vissuto prima di incontrare quell’uomo che aspetti nei tuoi sogni. Il tuo Principe Azzuro lo incontrerai di sicuro, sei una ragazza piena di talento (mi piace come scrivi, il tuo blog è delizioso), hai una personalità unica, ci trasmetti sempre il tuo “positivismo” (si sente che sei una ad amare la vita anche se qualche volta fa schifo per ognuno di noi), hai un senso di umorismo che adoro, e fisicamente sei molto carina. Quale uomo single si perderebbe la fortuna di fare un grande pezzo della sua vita con te?
Sopratutto non farti cosi’ tante domande come lo fanno le ragazze di questi TVfilm americani che sono fatti solo per farci sfuggire dal quotidiano (si deve guardarli con una buona dosa di umorismo in mente). Sii te stessa, sii spontanea e non chiederti se l’uomo della tua vita sta passando adesso sotto le tue finestre mentre stai leggendo questo commento di una francese noiosona ;-)
Sono limitata in italiano per esprimermi, è molto frustrante di non poter parlare con te con l’italiano delizioso che scrivi tu. Ma spero che avrai capito il mio parere. La tua vita non è noiosa, questo è un preggio che tante persone non hanno.
Non vivi a Manhattan? Per noi sembra esotico viverci appunto perché non ci siamo. Io avevo un’amica di New York che non apprezzava la vita che faceva li’ e sognava di Europa ;-)
Non ho mai visto un solo episodio di S&TC e non dubbito sul fatto che sia divertente. Cmq non paragonare la tua vita con una puntata di questo genere di TVfilm, la tua è molto più interessante e molto più carina.
@CKTC non pensare che il tuo italiano sia limitato: ti esprimi molto meglio di come farei io in francese, nonostante l’abbia studiato 8 anni! E poi ti volevo ringraziare. Mi è piaciuto quando mi hai detto che la mia vita è più carina del telefilm… pensandoci, più che altro, è vera e continua ad essere ogni giorno più paradossale (incontri e scontri anche durante questi giorni di festa!).
@Vale tutto questo un giorno sarà un libro “I miei primi 40 anni di giri di giostra”… se mi leggesse la Cris saprebbe perchè ;o)
@Sandro: ma com’è che nessuno ha ancora capito chi è il mio misterioso donatore di rose bianche? Eh? Eh?
@Pozz: confermo la grande amarezza. Purtroppo non è l’amore che manca, ma persone che valga la pena amare. Nel frattempo, dico io, non ce la possiamo vivere male… no? Tanto vale divertirsi, per ingannare l’attesa. E ovviamente benvenuto sul mio blog.
Shuttt tra di noi, hai visto come l’approssimazione mi puo’ rendere tonta in italiano [Carlino era carino cmq eh, in un’altra vita dovevo essere una “battuta” io ;-)]. La tua osservazione li’ mi ha fatto ridere molto ;-)
cktc
PS: ma che cosa è successo per Halloween? ;-) Sono curiosa, è più forte di me, scusa
PS2: ma che fine ha fatto il tuo amico OT? ;-) Si è perso nei “24 du Mans”? ;-)
ps3: “I miei primi 40 anni di giri di giostra” (ma quando lo scriverai il libro? Fra 10 anni?)
Questa è una domanda scema per sapere la tua età ;-) Io penso 30. Sbaglio?
cktc
@CKTC: per Halloween è successo che ho fatto la barista ad una festa e mi sono divertita molto! Hai guardato le foto? OT non so che fine abbia fatto, forse il ponte, visto che da noi martedì era festivo? Per l’età ci hai preso, ne ho 30 (quasi 31, ahimè!).
Porca miseria, è tutto un fiorire di pagliacci nani e ballerine. Possibile che ‘sto circo sia perennemente in tour?
Eccomi qui!
Per chi sentiva la mancanza la risposta esatta era quella di LDC. Il ponte. Sì, quello sull’autostrada di Rioveggio. Poi sono arrivati i negoziatori, i pompieri con il materassone, Raffaella Carrà e la troupe di Stranamore, e si è capito che stavo solo cercando di capire dove mi fossero cadute le chiavi della macchina.
Scherzi a parte sono qui, anche se in questi giorni sono molto di fretta.
Ciaooooo Ot