Che le pulci di mille cammelli infestino per dieci giorni il culo di chi ti vuol male e che le sue braccia diventino così corte che non arrivi a grattarsi. Auguri di un felice anno nuovo!

E con il messaggio del mio dinamico compagno di tennis inauguro un nuovo anno di blog.

Ieri sera c’era proprio tutto quello che serve l’ultimo dell’anno: c’erano gli amici, c’erano un sacco di prelibatezze preparate con i nostri sforzi ai fornelli (miei senz’altro), c’era l’uva pagata a peso d’oro dal pakistano di via Massarenti, che in tutti gli Iper l’avevano finita, c’erano i giochi di società, c’erano le lenticchie, c’era la tombola, c’era la PSP di Luca (non proprio indispensabile ma gradevole, ammetto), c’era il VOV della mamma di Elena senza il quale ho capito di non poter più vivere, c’erano i segnaposto, c’erano tre macchine fotografiche, c’erano un sacco di messaggini divertenti, c’era musica un po’ ignorante e un po’ no, c’era la Sandra parecchio alticcia e in vena di outing e, last but not least, c’erano anche quei piccoli fuochi artificiali tipo scintille, molto carini… quelli che qualche giorno fa ho scambiato per bastoncini d’incenso, tanto per capirci.

Credo che fondamentalmente una serata di questo genere non abbia bisogno di molto altro. Quando sei in una casa al caldo e al riparo dai botti, contornato da persone a cui vuoi bene, che ti sono simpatiche, con le quali si riesce a godere della reciproca compagnia pur non facendo niente di particolare… cosa ti serve di più? Certo che un Idraulico Liquido a fine serata, magari…

Scherzi a parte. Abbiamo aspettato la mezzanotte e ci siamo baciati sotto al vischio: un capodanno come tanti ne abbiamo già vissuti insieme durante gli anni passati, con persone che prima c’erano e poi non c’erano più, con amici e amori nuovi che sono via via andati e venuti. Poi ci siamo noi, forse cambiati certo un po’ diversi, ma con la voglia ancora di cambiare…

Quello che invece non cambia mai è il day after: dopotutto quando vai a letto praticamente alle sei di mattina e ti svegli all’una, giusto in tempo per realizzare che i tuoi genitori ti stanno aspettando da mezz’ora con la lasagna nel piatto, cosa puoi pretendere di essere se non un piccolo e deambulante museo degli orrori?

Difatti penso che finirò di guardarmi il concerto dei Pooh su Italia Uno e tornerò a letto. Prima però stendo, che la lavatrice ha finito la sua prima centrifuga del 2007 (brinderemo con un misurino di Vernel a testa).

E domani è il mio compleanno. Continuiamo pure così.

LdC

Fotogallery Daniela

Fotogallery Luca

Farfy, Marco ed Elena (coming soon).