Chiamiamoli buoni propositi per l’anno nuovo.
So perfettamente che ho già postato questo decalogo circa due anni fa, ma è il mio blog e posso essere ripetitiva finché mi pare?
1 Sii come l’ippopotamo.
2 Sii come l’ippopotamo che è felice nel sole e altrettanto felice nel fango.
3 Sii come l’ippopotamo, che non si capisce mai se è in acqua o fuori.
4 Sii come l’ippopotamo che, quando la luna è una grande camelia, canta all’ippopotama la sua canzone d’amore senza preoccuparsi se la sua voce è sgraziata e dagli alberi piove giù di tutto.
5 Sii come due ippopotami che si baciano sullo sfondo dell’orizzonte e la loro ombra sembra un grande pavesino.
6 Sii come l’ippopotamo che, dopo aver a lungo ippocopulato, non chiede all’ippopotama mi ami? perché è ovvio che con un ippopotamo si può andare solo per amore.
7 Sii come l’ippopotamo sempre educato al bar, nelle file per i documenti e in treno; sii come l’ippopotamo educato che fa i suoi bisogni appartato.
8 Sii come l’ippopotamo che, quando pesta una merda di ippopotamo, fa finta di niente e dice qu’est-ce que c’est ça?.
9 Sii come l’ippopotamo che, quando sente sopraggiungere la fine, saluta il branco e corre nella valle del cimitero degli ippopotami morenti, dove un’ultima volta si beve si mangia e si scopa senza più alcun ritegno e vergogna e alla fine della festa muore solo un ippopotamo e si scopre che tutti gli altri erano degli infiltrati, sanissimi.
10 Sii come l’ippopotamo che muore col sorriso sulle labbra e subito il grande Potamanka, il muscoloso dio alato, lo raccolse tra le braccia e lo portò in cielo ove sono nuvole e fiori meravigliosi e acqua tersa e l’ippopotamo, deluso, disse non si potrebbe avere una bella palude merdosa? e Potamanka, adirato, lo lanciò a terra. E l’ippopotamo cadde e, ove cadde, creò il sacro cratere del lago Ngoro-Ngoro e l’ippopotamo perforò la pelle rugosa del mondo e precipitò nell’inferno ove vive felice attuffato nella merda con gli amici e quando si sposta causa i terremoti e quando nuota provoca i geyser e mostra a tutti la sua semplice verità: e cioè che il paradiso è ovunque ti senti in paradiso.
(Il decalogo dell’ippopotamo felice – Stefano Benni)
E tutte le mattine, rigorosamente assieme a lui, canterò questa canzone.
È una promessa.
LdC
è stupendo :-)
Grazie per aver ripetuto questo post, è bellissimo e mi ha messa di buon umore!
baci
La faccenda degli infiltrati sanissimi è uno spasso ;)
Giustamente, già mi ci sento un po’ come un ippopotamo.
Io di forma assomiglio a un ippopotamo..
va beh…
comunque mi ha fatto ridere questo post..ippocopulato e’ un neologismo che vorrei sfruttare al piu presto con un fascinoso pachiderma che mi si affianchera’ nel 2007…lo spero..
Mi piacerebbe tanto essere un’ippopotamo e saperne sfruttare la filosofia. Invece sono un gatto.. rabbioso
Ma la cosa più importante è: avete cantato tutti la canzoncina beneaugurante di inizio giornata?
Voglio vivere così… col sole in fronte… e felice canto, beatamente…