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E non finisce mica il cielo.

14 Gennaio 2007

Certo che non finisce. E per fortuna, aggiungerei.

 

Lo spiegavo giusto ieri alla figlia della mia amica Robby, che era a fare shopping con noi per cercare di distrarsi dal dramma di cui è attualmente protagonista, ossia essere stata lasciata di punto in bianco dopo una storia abbastanza lunga per una ragazza così giovane. Perché, diciamocelo, non c’è delusione d’amore che una giacca in cavallino di Max Mara non possa consolare. Solo che a vent’anni non lo sai.

 

A vent’anni, quando la vita sentimentale non va come ti augureresti, sembra ti crolli il mondo addosso: quando toccò a me la prima, vera, delusione, mi ricordo che scoppiavo a piangere nei momenti più assurdi e completamente insospettabili. Stavo male per una canzone che magari avevo sentito di sfuggita una volta che ero con lui… oppure stavo male se sentivo passare un motorino… se mi presentavano un qualunque suo omonimo, oppure se incrociavo uno che lo conosceva. Insomma. Ogni piccolissimo ed insignificante dettaglio si ingigantiva a tal punto da diventare fonte di malinconie, rimpianti e depressione. E mi dicevo che questo stare male non poteva avere un epilogo se non quello di spezzarmi a metà. Che ne sarei morta, che fisicamente non sarei riuscita a sopportare tutto quel dolore arrivatomi a tradimento, come uno schiaffo quando non te l’aspetti.

 

Poi, com’è come non è, il tempo passa. Come ha sempre detto la lungimirante Venturi: tutte le cose hanno un inizio e tutte una fine. Per l’amor del cielo quanto è vero: non ho mai capito se è la persona che conosci successivamente a farti mettere da parte quella di prima oppure se è appena riesci a mettere da parte il tuo ex che ti accorgi dell’interesse attorno a te. Non ne ho idea, forse una concomitanza d’eventi. Crescendo questo si impara. E si impara che a volte un bacio ti coinvolge più di mille scopate (ma anche no), si impara che se qualcuno ti tiene la mano non è detto che lo faccia con il tuo identico trasporto, che non si è contraccambiati solo per il fatto che si ama. Che ogni legame non è un contratto. Insomma: che il mondo è bello perché è vario.

 

E soprattutto si impara a costruire sull’oggi perché il domani non è un terreno sufficientemente resistente per sostenere un seppur microscopico e fragile castello di carte: il domani, oggi, è ancora troppo incerto. Magari quella che non ti aspettavi diventa la tua strada, ma lo capisci solo guardandoti indietro se le cose saranno andate per il cosiddetto verso giusto.

 

Sempre come spiegavo alla mia giovane amica, il segreto sta poi tutto qui e il gioco è fondamentalmente questo: cadere, rialzarsi, resistere. Con la consapevolezza, per fortuna mi viene da dire, che ogni volta sarà meno dura: con la maturità si comprendono dei meccanismi che permettono di individuare certe cantonate un po’ prima, che permettono di vedere le situazioni in un’ottica più ampia e non in modo così dicotomico da scorgerne solamente il bianco o il nero. Il che non significa che non si starà male, solo che avverrà in maniera differente e leggermente più soft. Che non sono questi i dolori che spezzano a metà.


… vecchia e saggia zia Dani… che domani andrà in un negozio di animali e si comprerà il famoso pastore alsaziano con cui condividere d’ora in poi le sue giornate (dopotutto il VOV di mia mamma non posso mica finirmelo da sola).

 

It seems like there’s no way out of this for me.

 

LdC

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  1. il vero problema e’ che tutte queste considerazioni si riescono a fare nel momento in cui la cosa e’ superata e non “durante”. Sarebbe bello riuscire a essere sempre freddi e distaccati…

  2. come sei saggia…:)

    comunque è anche giusto che a 20 anni se la viva così.

    Non è poi un tremendo ricordo no? Io quegli amori struggenti li ricordo col sorriso.

    Quello che mi ha spezzato un po’ meno.

  3. Ci si rialza sempre.

    A me e’ capitato di incontrare una nuova persona quando ero davvero in pace con me stessa..quando non ne voleva e quando non ce n’era per nessuno.

    Eppure lui e’ arrivato puntuale a bussare alla mia porta. E mi ha scombussolata, mi ha rimesso in gioco anche se un pochimo controvoglia.

    Vedremo come andra’..io per ora sto tranquilla senza paranoia e mi godo tutto il godibile..se poi e’ destino ben venga..se non lo e’ pazienza.

  4. Pienamente d’accordo con te.

    Io pure rifarei ogni cosa, a dispetto di come siano andate le mie relazioni. Ogni cosa, e soprattutto quelle idiote…

    Vero è che la serenità con cui puoi vedere la fine di una storia, riesci ad averla soltanto quando sei fuori dal tunnel.

    Fuori, almeno in parte.

    Mica tutta, eh. Basta esserlo fino ai fianchi, per sorreggersi con le braccia e poter – con la testa finalmente fuori, a respirare – guardare la lunga strada buia che si è percorsa…

  5. sembra banale ma fare shopping aiuta, ma alla fine del dolore robby si accogerà di essere piu’ forte,solo avendo del dolore si diventa forti!

  6. Credo anche io che col passare degli anni e acquisendo esperienza le situazioni in amore vengano vissute diversamente,ma quando si è adolescenti fa un male cane.

    Oggi dopo varie fregature cerco di valutare con + distacco, per quel che si può, la cosa, anche se non credo sia facile…. cmq per soffrire si soffre sempre e comunque!! baci B.

  7. Poche sett fà ho incontrato una persona e non so se sia a causa sua o perchè mi sto lasciando un pò alle spalle il mio ex,ma ho notato che penso molto meno a lui e molto di + all’altro!! speriamo bene….. ;-)

  8. @Anonima, mi fa un sacco piacere! Io per il momento è meglio che taccia, che la mia vita sentimentale ultimamente ha il sottofondo di risate finte come le comiche del Benny Hill Show.

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