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Parola d’ordine: concretizzare.

19 Gennaio 2007

Sottotitolo: mettere a posto i casini è un po’ un talento del cazzo (copyright Sandro).

 

Immagino la me stessa del gennaio 2008, così come mi consiglia Rob nel suo oroscopo settimanale (che il suo libro è una sciocchezza praticamente illeggibile, ma le sue previsioni hanno sempre quel tocco di profetico che lascia perplessi) e penso di chiederle come fare a diventare lei.

 

Me la immagino, se non addirittura completa, almeno arricchita.

 

Certo un anno non sarà tanto ma devo, sento, voglio cominciare a stringere alcuni discorsi in sospeso che la quotidianità non mi permette di portare avanti e che invece la Daniela del 2008 – così come la immagino – avrà realizzato. Dovrò darmi delle regole, dovrò diventare più sistematica e meno dispersiva, però sono dell’idea che dandomi un certo tipo di rigore non impiegherò troppo tempo a rimettermi in carreggiata.

 

Che qui stiamo indugiando parecchio, e da parecchio tempo.

 

Non sto parlando di lavoro, quello va avanti da sé e poi non mi stancherò mai di dire che non ho mai avuto, né avrò mai, mire carrieristiche: l’ufficio è solo ciò che finanzia la mia vita vera. Durante quelle otto ore, rapporti di blog-vicinato a parte, non sono certo il mio meglio. Le trascorro con coscienza, coerenza, precisione. Ma non chiedetemi la passione, lo slancio.

 

Il lavoro è solo il lavoro.

 

È la passione invece, nella vita, a fare la differenza ed io la mia non voglio più metterla in fondo alla lista delle mille cose da fare prima che arrivi sera e la forza di gravità mi faccia schiantare sul letto abbracciata a qualche libro di Morozzi. Quindi bando alla pigrizia mentale (quella fisica la combatto già in palestra e sul campo da tennis, budget permettendo!) che è quella della peggiore specie, smaltirò l’arretrato e la lunghissima to do list di cose noiose, dopodiché chiuderò la saracinesca e mi dedicherò esclusivamente a ciò che voglio ottenere. Risorgerò come novella Fenice, dalle mie ceneri, con un traguardo in più al mio attivo. No, non vado via: non passa giorno senza che le storie dell’anima inquieta si arricchiscano di nuovi episodi, figuratevi se intanto mi perdo l’occasione di rimuginare su qualche giro di giostra.

 

Però domattina mi sveglio presto e giuro che appendo tutte le cornici che ho preparato e che sono rimaste settimane appoggiate a terra.

 

Da qualche parte bisogna pure cominciare.

 

LdC

Update: la supremazia della donna sulla cornice Ikea, qui e qui.

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  1. Però domattina mi sveglio presto e giuro che appendo tutte le cornici che ho preparato e che sono rimaste settimane appoggiate a terra.

    Starai scherzando, spero!!! Io un vicino di casa che comincia a picchiare con il martello contro la parete al mattino presto (le dieci per me è l’alba) lo sto già bruciando dopo la seconda martellata!

    Io ti ho avvertita, eh, dopo non lamentarti.

    Ste

  2. Don’t worry Stefano, il mio concetto di mattino presto consta nelle undici e mezza (e sblìsga) con buona pace della mia pigrizia e dei miei vicini ;o)

  3. Brava così si fà, ci vuole determinazione nella vita!!

    Allora buon lavoro per le cornici e buon week end!! luna

  4. mh… avere qualcosa da “ottenere” e’ gia parecchio.

    Io sono ancora indeciso tra Angelina Jolie e Adriana Lima.

  5. Ti sostengo in tutto e credo che ti seguirò a ruota. Troppo da fare e troppo poco tempo (almeno questa è stata la scusa fino ad ora) per farlo. E’ ora di riprendersi i propri spazi e di vivere invece di lasciarsi vivere.

    Abbracci

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