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La lunga strada verso San Giorgio.

7 Febbraio 2007

Una strada su cui probabilmente scoprirei di aver passato intere giornate, se qualcuno si fosse mai preso l’onere di sommare tutte le mie andate e i ritorni; specchio della macchina in cui ho controllato infinite volte il mio aspetto in momenti in cui sentivo che la mia vita non aveva nessuna forma. Modi di appoggiare i piedi sui pedali, atteggiamenti di fronte e di profilo, tagli di capelli, stili di pantaloni e di scarpe, espressioni sperimentate prima di metterle in pratica. Ho percorso quella strada da assonnata e da affamata, da annoiata, da innamorata; con libri essenziali, con musica preziosa come compagna di viaggio, con persone da presentare, con bagagli per partire, con argomenti per alimentare conversazioni a pranzo.

 

L’ho percorsa con Ivan, con Christian, con l’uomo più vuoto del mondo e da sola, dopo l’uomo più vuoto del mondo, mentre lo pensavo; con litri di sorbetto nel bagagliaio, con pizze, con bottiglie di vino. L’ho percorsa per andare alle riunioni del carro, per andare al Corso dei fiori, l’ho percorsa al telefono con qualcuno che mi raccontava di quel tizio dell’incidente in macchina.

 

L’ho percorsa di fretta, l’ho percorsa con estrema calma, l’ho percorsa il giorno del matrimonio della Simo e la notte della vittoria dell’Italia ai mondiali di calcio, con il sole, con la pioggia, con il ghiaccio e con la nebbia. Stati d’animo, compagnia, colonna sonora mi hanno accompagnato in quei venti kilometri che dividono Bologna da San Giorgio e ieri sera, mentre riprendevo quella strada dopo mesi, sono tornata con la memoria a tante situazioni che non ci sono più, oppure che ci sono ma non sono più come una volta.

 

La lunga strada verso San Giorgio, quanti ricordi.

 

Potevate dirmelo, però, che a Castelmaggiore hanno montato l’Autovelox.

 

LdC

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  1. E’ proprio in questii momenti che ci si rende conto di come la vita scorra tra le ns mani e di quante cose cambiano…… ma sono pur sempre dei bei ricordi…

  2. La nostalgia del passato è sempre in agguato dietro l’angolo dei ricordi, l’incertezza del futuro fa capolino dappertutto e spaventa testa e cuore… tutto sommato il presente è l’unica chance che ci resta da vivere…

    è vero che sembra tutto uno zig zag tra paletti invisibili, ma prima di imparare a guidare la propria vita bisogna imparare a guidare dirittti.

    Federico

  3. La prossima volta, fermati a metà strada… :-))

    Suppongo che tu sia stata “beccata” dai temibili vigili di Castel Maggiore, che si appostano molto spesso su via Galliera… mi spiace…

    Paola

  4. LdC, è molto bello quello che ti ha scritto il tuo amico Federico. Dopo quel suo commento, non c’è niente da aggiungere.

    cktc

  5. @Ste: direi che stai parlando della Betty, non è vero? ;o)

    @Federico: le tue parole sono bellissime, è vero. E io guido tanto a zig-zag…

    @Cugi: giusta punizione per non essermi fermata a metà strada. Sappi che ti penso ogni volta che passo dall’incrocio però!!

    @CiKappina: non conosco Federico (almeno non credo) ma concordo con lui. E con te.

    @Aluc: sei il commento che più quoto e straquoto.

  6. Brrrrrrrrrravissima! Sei promossa a Morozziana classe beta, se ti impegni passerai alla classe alfa e la strada per arrivarci è senza autovelox ;-)

    Ste

  7. Questi anni stanno correndo via come auto impazzite sulla strada di Argelato. Le senti arrivare, ti volti, ma sono già passate. E ti chiedi cos’è successo.

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