Prendendo quindi, uno spazio assoluto, per esempio la mia vita, lo spostamento uniforme di due (o più) osservatori alla medesima velocità, mi aiuta a misurare spazi differenti rispetto allo stesso evento. E un nuovo elemento inserito nel contesto contribuirà ad alimentare il tutto con altre misure, andando a modificare equilibri creati da precedenti osservatori, rielaborando confini e sicuramente agitando ulteriormente il concetto assoluto, per esempio la mia vita. No, non mi sono appena laureata in fisica, è stato sufficiente aprire Wikipedia per scoprire che il variare di riferimenti e punti di vista può essere – un po’ a forza e per amor di racconto – ricondotto al caro e vecchio E=mc2.
Perché è bastato così poco tempo per aggiornare i parametri di alcune mie valutazioni nei confronti di persone, situazioni, ricordi. Per fortuna accadono certi eventi in grado di permetterti di apprezzare alcune cose che invece nel passato non ti convincevano particolarmente. Di periodo in periodo, di delusione in delusione, ad ogni nuovo giro di giostra ci si rende conto di quanto sia in realtà tutto assolutamente relativo. Reazioni smisurate che si riducono a tiepidi sorrisi, esperienze che soppiantano esperienze che diventano così sopportabili, perfino dolci. Conoscenze che ti permettono di superare preconcetti, interessi che subentrano ad interessi.
E così via, momenti come gocce che cadono facendosi spazio lasciando tracimare vecchie gocce.
Amen. Così è sempre stato, così sempre sarà: se solo riuscissi a pensare in prospettiva mentre sono coinvolta. Basterebbe razionalizzare, ricordare che non può esistere un’amarezza senza fine e che arriverà senz’altro un’altra amarezza a ridimensionare la precedente, talvolta addirittura al punto di cancellarla. Altrettanto interessante sottolineare come, fortunatamente, questa teoria valga anche per i sentimenti positivi. Arriva sempre qualcuno speciale in maniera più profonda di quanto ritenessi speciale qualcun altro fino al momento precedente: dovrei imparare a respirare profondamente, a sdraiarmi su qualcosa di comodo se possibile, lasciando che gli osservatori si spostino uniformemente e alla medesima velocità.
In questo spazio assoluto, per esempio la mia vita.
LdC
28 giorni, 6 ore, 42 minuti, 12 secondi… ecco quando il mondo finirà
giusto oggi ho aperto questo sito:
http://www.karma-kagyu.it/science/ologram.shtml
bene…se tu riuscissi a capire come si fa a pensare razionalmente e a vedere tutto in prospettiva dimmelo…potresti salvarmi!
@Aluc, il tuo ottimismo fa invidia a Tonino Guerra. Speravo che finisse dopo la stagione a Marina di Ravenna, onestamente. Peccato.
@Liz, questo link mi sconvolge e stravolge. Comunque sospettavo fossimo vittima di un grande inganno.
@Coquelicots, non ho detto che ci riesco lì per lì. Però nel dopo è sempre gradevole constatarlo.
citazione da un film, sicuramente non l’hai visto, se ti capita.
speriamo non troppo! ;-)
il vero problema e’ proprio che tutto e’ relativo. E quando ci sei in mezzo non riesci a vedere e giudicare le situazioni come faresti esternamente.
L’altro cosa triste e’ che, spesso, si e’ soli nello spazio relativo…
Come diceva Raf siamo soli nell’immenso vuoto che c’è
mi diceva una mia amica (per consolarmi, credo) che i problemi sono come un grande castello se lo guardi da vicino vedi solo un grande muro allontanandoti riesci a vedere tutto l’insieme e a giudicarlo per quello che è.Si può applicare alla relatività questo?
Certo i nostri sentimenti, azioni sono influenzati dal contesto, dal momento che stiamo vivendo. Ma noi siamo sempre noi. Non credo che proprio tutto sia relativo. E neanche che siamo soli…
un passaggio per dire che sono tornata…
IL tempo è poco, ma cercherò di essere presente…
Sperando di non essere finita nel dimenticatoio…
^_^
Un KISS
Morganina
Scusa ma CHI SEI?!? :-p
ciao
è tutto relativo, anche che io prenda una molta davanti il varco ZTL del teatro marcello (pieno centro storico, mai stato) a bordo della mia(?) ford WAG (?!?!?!)