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Romanticismo a Bologna.

6 Marzo 2007

Approfitto della pausa pranzo e vado dalla mia igienista di fiducia con mezzo melone in dono, poiché sono l’unica demente che riesce a procurarsi danni semipermanenti con il filo interdentale. Guido lasciandomi distrarre da tutto, come al solito, specie da Ennio Morricone che mi occhieggia dalle fiancate degli autobus come a dire cosa vuoi che siano ottantotto euro? Parcheggio in piazza Belluno e noto che la zona è cambiatissima dai tempi della Muccassassina Tours, non riconosco nemmeno più una vetrina e ciò non è da me.

 

Porta aperta, salgo. Primo piano, suono, mi apre. Mangiamo il melone, mi ragguaglia sul gossip dell’animosa e livorosa provincia, mi visita, mi riempie di spazzolini, dentifrici, gel, colluttori, raccomandazioni su come usare il filo senza (possibilmente) restare impiccata e mi dà appuntamento a martedì prossimo per il resto della prestazione. Scendiamo, beviamo il caffè, ci salutiamo, volto l’angolo e vedo questa scritta che mi piace tantissimo.

 

Ovviamente la fotografo.

 

Salgo in macchina, accendo la radio e passano questa.

 

Avviso per i lettori: questo è un racconto di fantasia, nessuna Ladra di Caramelle è stata maltrattata o sacrificata per la realizzazione di questo post.

 

LdC

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  1. Oddio, i Pogues.. mi ricordano quando ero “giovane”.. che bello, grazie!!

    Mari

    p.s. nella vita avrei voluto trovare una scritta come quella dedicata a me…

  2. I POGUES…ho una fitta al cuore!!!!

    aaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhhhh

    Io con il filo interdentale se non sto attenta mi ci lego tutta a mo’ di coppa d’estate.

  3. Ehmm…

    temo di essere troppo vecchia perchè mi piacciano…

    Vabbè vado oltre, leggo gli altri post visto che manco da una settimana e tu hai scritto un fiume :-))

    Buona serata cuginetta…

    Paola

  4. chi la lasciata e’ un idiota.

    non devi scriverla sul muro ma su un bigliettino, con numero di telefono e appiccicarla al sellino!

  5. Mi muovo sempre in bici, io, ma dubito che la scritta sia per me.

    Il titolo della canzone dei Pogues mi ricorda molto “In un giorno di pioggia” dei Modena City Ramblers, non so perchè.

    Ste

  6. Ste, potrebbe essere che la mia igienista di fiducia (che tu conosci bene!) si sia scritta questa scritta sotto il suo studio sapendo quanto io adori fotografare le scritte sapendo che l’avrei messa sul blog, tu l’avresti vista e il messaggio ti sarebbe arrivato chiaramente. Potrebbe essere un’ipotesi plausibile.

  7. ho questa abitudine anche io.. fotografare le cose che trovo sui muri che mi lasciano lì a pensare! bel blog.. davvero.. e poi la Audrey.. è sempre lei. se rinasco voglio chiamarmi Sabrina.. :)

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