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Chi ti vuole bene ti lascia le sorprese in buchetta.

17 Aprile 2007

La mia insegnante dice sempre che, una volta finito il corso, non dovremo vergognarci di parlare con i giusti accenti e senza l’originaria cadenza a cui siamo da sempre abituati perché, a parte poche persone, nessuno si accorgerà della differenza in quanto noi parleremo correttamente. Difatti, quando siamo al cinema o ascoltiamo una lettura, non pensiamo oibò questo come parla diverso da me, perché tutto ciò che è corretto passa per lo più inosservato. È sempre la scorrettezza che emerge, ci avete mai pensato? Quando una persona si comporta bene – è l’esempio che fa sempre Margaret – nessuno dice quanto sei bravo però quando accade il contrario tutti se ne accorgono. Mi è venuto quindi da pensare a tutti coloro che brillano per la loro mancanza di riguardo, che normalmente riempiono i miei pensieri, e a tutti coloro che invece, comportandosi correttamente, mi scivolano di dosso quasi inosservati. E, diciamocelo, brillare per indelicatezza è decisamente un talento da poco.

 

Chi ti vuole bene, ma bene veramente, di quel bene disinteressato che significa a prescindere che tu te ne renda conto o meno io voglio il tuo bene, ti lascia le sorprese in buchetta. Che siano un cd o delle copie di racconti, chi ti vuole bene passa da casa tua nonostante sappia che tu non ci sei.

 

Chi ti vuole bene, ma bene veramente, se ti chiama e trova il cellulare spento ti richiama. E se non può risponderti ai messaggi perché ha finito il credito ti manda una e-mail, anche se sa che la leggerai soltanto due giorni dopo, ma intanto te la manda. Perché ti conosce e sa che per te non è importante quando ti si risponde, ma il fatto che ti si risponda.

 

Chi ti vuole bene, ma bene veramente, ti accompagna alla presentazione di un libro anche se non sa di che libro si tratta, che tanto l’importante non è quello. E magari, mentre aspettate che cominci la presentazione, ti spiega anche, pazientemente e nel dettaglio, cosa ti serve per organizzare la festa del 18 maggio.

 

Chi ti vuole bene, ma bene veramente, ti dice iscriviti al corso di lettura espressiva, che sono sicuro ti servirà. E lo sa che tu per queste cose sei di una pigrizia unica. E lo sa che quando hai a mano uno che ti piace tendi a concentrare le tue attività esclusivamente sull’oggetto del tuo desiderio. E proprio per questo insiste finché non ti iscrivi.

 

Chi ti vuole bene, ma bene veramente, controlla ogni giorno se sono già in vendita i biglietti per il concerto dei Police a Torino, anche se lui non ci viene. E questo solo perché una principessa viziata a caso gli ha chiesto ci stai attento tu a quando escono?

 

Chi ti vuole bene, ma bene veramente, ti chiama anche solo una volta ogni due mesi ma non lo fa perché ha bisogno o perché ha tempo da perdere o per sapere le novità sul gossip bolognese. Lo fa perché, sul serio, gli sta a cuore sapere come te la cavi e se sei uscita dall’ultima delusione per cui gli hai pianto un’ora al telefono alla fine di febbraio. Inutile sottolineare che ride quando gli rispondi Mario Rossi, chi?
Sapeva la risposta molto prima di farti la domanda.

 

Chi ti vuole bene, ma bene veramente, pensa a te anche quando non ci sei. Perché non è vero che se non sei costantemente sotto gli occhi di qualcuno è come se non esistessi, per quel qualcuno. Che magari così per dire, va in cartoleria, vede un segnalibro tenero e te lo prende.

 

Chi ti vuole bene, ma bene veramente, ascolta tutti i tuoi sproloqui sui soprusi che il genere maschile ti infligge e ne dibatte con te e le tue amiche. Anche quando gli inoltri tonnellate di corrispondenza, copiaincolla da Messenger e Skype e trascrizioni degli SMS che intercorrono fra te e i tuoi mille mariti.
Quando magari il sopruso più grande lo stai infliggendo tu a lui, parlandogliene.

 

Chi ti vuole bene, ma bene veramente, sa che ci sei a corrente alternata. Sa che sei lunatica. Accetta che tu possa tirargli anche dieci pacchi di fila o ti dia di nebbia, perché tanto sa anche che ti passa. Fino alla prossima volta.

 

Chi ti vuole bene, ma bene veramente, ti dice non c’è problema se domattina arrivi tardi che sei di seconda serata col dottore, se chiama il cliente xyz ci penso io quando invece dovrebbe cazziarti per una cosa del genere, visto che è il tuo capo.

 

Chi ti vuole bene, ma bene veramente, chissà com’è, non lo fraintendi mai, non è mai ambiguo. Quello che fa, che dice, che pensa non si presta mai a svariate interpretazioni. Non hai bisogno della Stele di Rosetta per decifrarlo. Non ti dice mai di no e se te lo dice ti offre sempre un’alternativa. Non dubita mai di quel che prova per te e, qualunque cosa accada, non ti abbandona. Oppure, quando se ne va, sa anche tornare.

 

Per chi ti vuole bene, ma bene veramente, tu, tu, proprio tu nient’altro che tu – che ti ritieni piccola e nera, insignificante, insensata, inferiore, poco apprezzata, sfigata e pensi che nessuno ti considera e che passerai tutta la vita da sola come un cane – sei quel qualcosa che, invece, può fare la differenza. Chi ti vuole bene, ma bene veramente, sa che tu sei perfettamente cosciente di tutto ciò, solo ti piace fingere il contrario.

 

Dedicato a chi mi vuole bene, ma bene veramente.

 

LdC

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  1. Belle parole… devi avere molte persone che ti voglio bene veramente, e poi alla fine ne bastano poche ma buone, no? Buona giornata.

    Mari

  2. Condivido pienamente, soprattutto “Chi ti vuole bene, ma bene veramente, ti accompagna alla presentazione di un libro anche se non sa di che libro si tratta, che tanto l’importante non è quello.” C’è qualcuno che da un po’ sa che quando Lucarelli è nei paraggi, la carovana deve mettersi in marcia…

    Claudia

  3. Veramente, io agli sms delle persone a cui voglio bene non rispondo (neanche a quelli della fidanzata), perché non mi servo di sms per ragioni ideologiche. A parte questo, ho sempre pensato che chi ti vuol bene veramente deve fare soltanto una cosa davvero importante: essere una presenza positiva nella tua vita (non importa in che modo) senza rompere troppo i coglioni. Il resto, se c’è, è un optional.

  4. @Mari, pochi ma buoni è il mio motto. Per fortuna sono anche tanti.

    @Claudia, magari alle presentazioni di Lucarelli ci si va assieme, visto che si tratta di uno dei miei scrittori preferiti :o)

    @Davide, quella della presenza positiva l’avevo pensata poi scrivendo me la son persa da qualche parte. È verissimo, sacrosanto. Chi ci vuole bene deve farci conseguentemente stare bene, altrimenti è più la fatica che il gusto.

    @Cugi, ci sono persone che ti vogliono bene, ma veramente bene, che anche se non le vedi da un anno e sblìsga è come se le avessi viste soltanto ieri. Vero?

  5. Sapessi la sorpresa che ha lasciato a me nella buca delle lettere la mia assicurazione… devo pensare che c’è qualcuno che mi vuole bene?

    Ste

  6. son veramente le cose belle della vita. Solo che ci pensiamo cosi’ poco….e se ci pensassimo di piu’ la felicita’ sarebbe veramente vicina.

  7. Infatti è stato proprio un tuo post sul sito di Carlo che mi ha portato a leggerti! Sarebbe molto carino incontrarsi alla prossima presentazione di Carlo…speriamo solo che non ci faccia aspettare un altro anno per il nuovo libro!

    Claudia

  8. Claudia, visto che abbiamo questa passione in comune ti dico che il nostro Beneamato dovrebbe essere in quel di Mordano (BO) sabato 21 aprile ore 18.00 per un reading. Almeno così si mormora. Oppure, qualora tu non possa, ti suggerisco di non perderlo il 21 giugno alle 21.00 presso il Teatro Comunale di Mordano con “Autosole” per la serie di appuntamenti del programma “Letti da vicino”.

  9. Bellissimo questo post, è vero le persone che ti vogliono bene non sono mai tante,ma l’importante che siano buone!!! io ne ho qlc e me le tengo ben strette, fai così anche tu!! ciao Luna!!

  10. ….chi è colui che ti dire di iscriverti ad un corso di lettura espressiva?? non sapevo esistessero questi varii tipi di corsi…. cmq interessante direi…. ciao

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