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Ieri pomeriggio, dicevo, non c’ero.

13 Settembre 2007

Ero alla riunione del mio gruppo per decidere il chi, come, cosa, quando e soprattutto il perché dell’organizzazione di “Ad alta voce”. Bene, quest’anno non leggerò in Aula Magna, a nulla è valso metterci il carico da undici con la presenza di uno scrittore giovanilista che si sarebbe prestato eccetera, eccetera… niente, come non detto. Prossimo giro. Forse.

 

Perché l’anno prossimo sarebbe bellissimo avere un lettore, che so, dell’est.

 

Eh, una pacchia.

 

Quindi l’invito è: andate a vedere la manifestazione, che è bellissima, che ci sono un sacco di scrittori interessanti, che è piena di contaminazioni da altri paesi – questa parola, contaminazioni, la dicevano tutti, ieri, e volevo usarla anche io, che in effetti riempie proprio la bocca – però se boicottate l’appuntamento dell’Aula Magna e venite invece a trovarmi al gazebo di Piazza di Porta Ravegnana mi fate più contenta. Eh già, come protesta pacifica mi sono calendarizzata altrove proprio nel momento in cui avrei dovuto leggere. Ci sarà comunque un volontario bravissimo al posto mio, che legge benissimo, che mette tutti gli accenti al posto giusto. Peccato sia noioso come una replica di Marzullo… quindi fate voi.

 

Meno male, mi vien da dire, che mi hanno dato il contentino lasciandomi la scelta dello scrittore da accompagnare. Inutile dirvi di chi sarò l’angelo custode, vero?

 

Comunque, siccome so che a voi piace tanto sentirmi leggere dal vivo, qualora non abbiate impegni stasera, vi rinnovo l’invito al Jazz Café di via Malaguti, 1/7c a Bologna, dalle 19.00 alle 21.00, lì in mezzo, ad un’ora imprecisata, ci sarò anche io. Alla peggio domani pubblico il podcast.

 

Stay tuned,

LdC

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  1. Io, in qualità di ipocondriaco con tanto di certificazione europea, non vado in nessun posto dove ci sia pericolo di “contaminazioni”, financo culturali. Verrei volentieri alle tue letture, sebbene tra noi ci siano delle montagne chiamate Appennini; ma mi assicuri che il luogo è sterilizzato?

  2. Ste, dispiace anche a me. Ma stasera comunque, anche se davanti a meno della metà della metà della metà della metà, qualcosa leggerò!

    Sauro, carissimo, io non la so questa cosa delle contaminazioni. Se ne è parlato fin troppo, ieri. Alla fine della riunione sono andata a cercare una mascherina. Si sa mai.

  3. la parola “contaminazione” mi fa venire in mente un omino tutto ricoperto di pustole verdi circondato da uomini in scafandri bianchi.

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