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Una prece.

26 Marzo 2008

Trifola, tu che mi inquietavi le giornate con le tue mille domande senza senso.

Trifola, tu che quando c’era bisogno di te non eri disponibile ma quando non servivi eri sempre in mezzo ai maroni.

Trifola, tu che se starnutivo una volta mi dicevi salute, se starnutivo due volte mi dicevi è influenza.

Trifola, tu che eri tanto meticolosa e controllavi le cose una, due, tre, quattro, cinque, sei volte e chiedevi conferma per altrettante una, due, tre, quattro, cinque, sei volte ad una, due, tre, quattro, cinque sei persone differenti.

Trifola, tu che eri tanto premurosa da mandare i biglietti di auguri di Natale a Natale, i biglietti di auguri di Pasqua a Pasqua, tu che hai confezionato la coccarda rosa quando è nata la bimba di Peppe (ma non avevi proprio mai un cazzo da fare?).

Trifola, tu che mal sopportavi i miei malumori e le mie risposte a monosillabi e sublimavi parlando da sola.

Trifola, tu che in quasi tre anni non avevi ancora capito chi è cliente di chi, chi è cliente e chi fornitore, le priorità e le urgenze.

Trifola, tu che annaffiavi le piante e comunicavi con loro (in realtà continuavi a parlare da sola, ma per chi non lo sapeva l’effetto era anche carino da vedere).

Trifola, tu che prendevi permessi e ferie e cambi turno con un preavviso di dieci, anche quindici, minuti.

Trifola, tu che quando chiamavo che stavo tardando arrivavo comunque prima io.

Trifola, tu che l’altro giorno è arrivato il mio capo e ha detto che cambi lavoro e non hai avuto neanche il coraggio di dirlo, dolce, piccola e indifesa donnina.

Temevi che avremmo fatto una festa?

Forse la faremo. Vedremo.

 

Trifola, buona fortuna.

Al posto tuo pare ne arrivi una normale.

(pare)

 

LdC

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  1. trifola, tu che quando leggevi il rapportino del fax con scritto “errore” chiedevi candidamente: “ma secondo te è arrivato lo stesso?”

    trifola, va ben in pensione clè mej!

    stefi

  2. E’ vero Cris, mi ero offerta. Ma poi l’ho ragionata meglio e ho realizzato che tot euro in più al mese non valevano che un briciolo della mia libertà di cazzeggiare, quindi ho ritirato la mia proposta.

  3. Questa si che è modestia impiegatizia 100%.

    Questo si che è Odio Vero.

    Il lavoro, i colleghi, le feste di addio che soddisfazioni che ci offre la vita!

    Di Trifole ne son pieni gli uffici e dal tuo odio misto compassione mi viene da farti una scomoda domanda: non è che un pò vi assomigliate?.

    Altrimenti tanto odio non è plausibile.

  4. Essssatto!!! La Trifola è palesemente tutto ciò che rischio di diventare da grande (perché ricordiamocelo: io sono giovane) e che vorrei evitare di diventare!

  5. Non ho seguito sta storia di sta TRIFOLA, però non c’è pericolo che diventi così… non farti abbindolare dagli avanzamenti di “carriera” da 100 euro in più al mese. Cazzeggia più che puoi e appena l’azienda per cui lavori chiuderà (è matematico) ne troverai un’altra con un altra TRIFOLA.

    i raccomando, gia sempre con un foglio di carta in amno e mostrati indaffarata, dì che sei sempre impegnata.

    W le TRIFOLE, cagne orgoglio degli imprenditori di tutto il paese scarpa.

    Il futuro è loro.

  6. Direi che è una liberazione no????? era ora!!!! non ti senti + sollevata? ciao

  7. secondo me Trifola è un mestiere, fanno dei corsi per diventarlo e pure degli aggiornamenti.

    Quella che ti è capitata è una Trifola addestrata bene, laureata in trifologia con 110 e lode, con corsi post laurea e varie ed eventuali…

    Almeno ora sai cosa non vuoi diventare :-) ciao from il jazz cafè

    Ste

  8. In bocca al lupo per la nuova collega

    e complimenti per la scelta lavorativa :-))

    Paola

    PS se ti conosco anche solo un po’ tu non sarai MAI una trifola…

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