Sottotitolo: questo post mi sembra la prosecuzione naturale di quest’altro post, anche se non so perché.
Siccome mi son resa conto che stasera ho un impegno per il quale, tre/quattro anni fa, avrei dato via un braccio dalla contentezza e che adesso mi provoca l’effetto acqua tiepida – difatti ci vado ma per altri motivi molto meno nobili che non sto qui a spiegare perché anche i muri hanno le orecchie, dicevo pensando a questo impegno e a come lo vivo oggi a differenza del passato, mi è venuto in mente che ci sono tante cose che un tempo avrei detto e fatto e che oggi non dico e non faccio e ovviamente viceversa.
Tipo, ad esempio, frasi che non mi sarei mai sognata di dire e che adesso dico con nonchalance:
– al prossimo concerto dei R.E.M. voglio entrare nel pit;
– dev’essere stato emozionante quando è mancata la voce a Roger e Pete ha dovuto cantare al posto suo;
– onestamente spendere cento euro per un paio di scarpe mi sembra un furto;
– non ho voglia di uscire, poi devo fare anche la lavatrice;
– mi incuriosisce l’ultimo libro di Oriana Fallaci;
– meno male che C. non mi ha invitata al suo matrimonio, che non ne volevo mezza;
– ho letto tre libri in un anno e pure a fatica.
… oppure concetti che non mi sogno neanche più di far transitare dalla scatola cranica:
– il blu è il nuovo nero, il rosso è il nuovo rosa;
– se nel week end non sei a Villa Papeete non sei nessuno;
– no, la pasta no, che ingrasso;
– i soldi meglio spesi? Per la mia immagine, of course!
– senti se abbiamo ancora le bazze per l’outlet di Guess?
– pigra io? Ho venduto la bici per comprare il motorino, ho venduto il motorino per comprare un palmare.
– chiama quando vuoi, dormo con il cellulare acceso.
Infine i punti fermi, quelle opinioni talmente radicate che non variano mai:
– Spriz con Aperol;
– non è urgente, lo posso fare domani;
– io sto ai bambini come Crudelia sta ai cuccioli di dalmata.
Meglio o peggio? Boh? Io mi sento sempre io.
(your own private way is the right way)
LdC
be’, se non ti passa più per il cervello Villa Papeete,sei molto a buon punto
tutte e due sono Daniela: una Daniela che si è piaciuta più o meno e che si piace più o meno, la Daniela che noi abbiamo conosciuto, seguito ed imparato ad amare già prima che fosse una blogstar :)
Diciamo che lo scialacquare denari a destra e a manca è sempre un’abitudine, solo che ora ciò che risparmio in Villa Papeete e scarpe lo spendo in viaggi e concerti. Credo, onestamente, di aver fatto un salto di qualità, anche se non rinnego di certo il passato, che non solo mi ha fatto divertire, ma mi ha anche salvato dalla solitudine, in certi casi.
mi viene solo in mente una canzone
”Change…you can change.”