Quanto possono cambiare le cose, a seconda di come le raccontiamo! Di domenica mattina potrei dirvi: sapete amici? La CNA di Bologna mi ha invitato al Cosmoprof per farmi provare un'acconciatura personalizzata! Vi piace? E mostrarvi questa foto.
Ecco, così sembrerei fighissima. Ma anziché proporvi un modello di donna scelta fra le altre e quindi in qualche modo al di sopra, stato nel quale non mi riconosco minimamente, preferisco invece mostrarvi la cruda realtà dei fatti. Lo sapete che non mi è mai piaciuto raccontare palle e che credo sempre fermamente nella realtà che a volte supera la fantasia, no? Vi racconterò quindi che domenica, mentre giravo per il Cosmoprof con Betta, sono stata acchiappata al volo da una standista che mi ha proposto un'acconciatura. Betta è riuscita a dileguarsi, ma io sono stata abilmente attratta come ingenua Narcisa verso al calderone di centocinquanta donne che dovevano farsi acconciare in un'ora, per stabilire non so che record. Sono stata presa, fotografata, cotonata, phonata, laccata e solo fingendo un bisogno improcrastinabile del bagno ho potuto svignarmela.
Passando di fianco a uno specchio mi sono resa conto di assomigliare pesantemente alla Pina Fantozzi nella scena del Capodanno e sono corsa nel bagno della fiera a sistemarmi un po'. Vi confesso un segreto: la foto precedente è sempre di ieri, ma è stata scattata dopo aver dormito quattro ore sulla suddetta acconciatura.
Qualcosa di buono ne è comunque uscito, suvvia, accontentiamoci.
LdC