A metà ottobre ho partecipato all’evento Le nuove professioni delle donne con un piccolo e modesto workshop di cui non avevo ancora pubblicato le slide.

Rimedio oggi, estraendo anche quella che -a mio avviso- è la parte più significativa, ovvero quella dove condivido la mia esperienza e butto lì qualche consiglio dettato dal cuore e dal mio personale percorso, piuttosto che da una vera e propria cattedra. Spero vi sia utile, in qualche modo. Per discuterne/approfondire sono sempre qui.

1) Anche se a me è andata bene (finora), improvvisarsi non è mai una strategia vincente: fate i corsi di scrittura, ce ne sono di economici e validi e ve li posso suggerire.
2) Leggete, leggete, leggete! Prima di essere scrittori si deve essere lettori.
3) Se siete proprio testardi e non volete seguire corsi, non pretendete di scrivere un romanzo in poco tempo, iniziando da “Era una notte buia e tempestosa”: si va avanti a piccoli passi.
4) Ricordate, come dice sempre un mio caro amico scrittore, “la letteratura è come il maiale: non si butta nulla”.
5) Ricordate anche che “tutto fa romanzo”: esperienze belle, brutte, persone incontrate, luoghi, descrizioni vi torneranno in mente quando starete cercando un particolare per una storia.
6) Attenti a non cannibalizzare le vite della gente che vi sta intorno (non troppo, almeno).
7) Potete inviare il vostro manoscritto alle case editrici, ma contemporaneamente sviluppate una rete di contatti o cercate delle collaborazioni, anche gratuite, che vi permettano di scrivere.
8) Partecipate ai concorsi (possibilmente gratuiti): anche se non vincerete potrete comunque accumulare esperienza di scrittura.
9) Non siate presuntuosi e affidatevi a chi ha più esperienza.
10) Non fidatevi invece di quelli “dammi il tuo manoscritto, che ho la cugina del vicino di ombrellone del mio portiere che lavora da un editore…”
Regola aurea: tenete presente che noi stessi non possiamo piacere a tutti, figuriamoci i nostri romanzi.

LdC