Archiviate le festività, i bagordi e i compleanni, riposto l’albero e le decorazioni in cantina, spuntate le prime voci della lista di buoni propositi, devoluta buona parte della tredicesima alla causa dei saldi di fine stagione, cosa resta da fare alla donna se non cominciare a pensare alla fatidica domanda:

dove andiamo in ferie quest’estate?

Voi ci avete già pensato? Io ho un po’ riflettuto e, se da un lato sarei tentata da un viaggio on the road negli Stati Uniti, dall’altro (anche per esplicita richiesta della dolce metà) un paio di settimane fra mare, relax e un minimo di movimento (minimo, eh?) non mi dispiacerebbero affatto.

Stati Uniti.

«Mete» ci siamo domandati. Mete? Tornare in Sardegna, magari, ma non subito «che di Italia ce n’è ancora tanta da girare» abbiamo concordato. E quindi perché non valutare la Sicilia, già scartata un paio d’anni fa, a favore di una più economica Tunisia-all-inclusive?

Sardegna.

Quindi, ipoteticamente, Sicilia.
Solo c’è un piccolissimo, quasi insignificante, dettaglio: in Sicilia la sottoscritta non ci ha mai messo piede, ne ha sentito raccontare pochissimo
(mi pare San Vito Lo Capo e Giardini Naxos, ma nella mia mente potrebbero essere Roncobilaccio e Barberino del Mugello, giacché non ricordo un particolare che sia uno)
gli studi da operatore turistico non sono così indelebili come si sperava e il risultato è che si brancola nel buio.

A questo punto, visto che dal blog passano tante belle personcine, perché non lasciare uno spunto, un’idea, o anche due parole di conforto? Attendo fiduciosa e anticipatamente ringrazio.

LdC