Vi ricordate che vi avevo promesso una serie di post vecchi, forse non letti e comunque dimenticati?
Questo è di oltre sette anni fa ed è il primo degli Evergreen.
27 ottobre 2004
Avevo appena finito di sfogarmi con il mio amico Ivan via e-mail, una cosa da intasare il mailserver della sua azienda, diciamocelo… una lettera lunghissima e triste che lui ha definito come un’eruzione (tant’è che domani sera mi porta fuori onde evitare che mi tagli le vene con la lima per unghie!)… e insomma il mio solito umore degli ultimi giorni con niente che mi va bene, con il mio enorme problema di accettare i cambiamenti, con tutto che cambia sbattendosene se per me è un problema e io che mi sento sempre più inutile, triste, abbandonata, lasciata al palo mentre agli altri capita sempre chissacchè e sempre con qualcun altro.
Io non credo quasi per nulla nel paranormale e cotillons simili, però a volte penso che ci siano dei messaggi che ti arrivano e sta in te capirli al volo… Fatto inspiegabile e quantomai raro che mi arrivi un regalo da un fornitore, penso che mi sia successo una o due volte al massimo in dieci anni che faccio questo mestiere… oggi mi arriva un pacco-regalo con dentro un bonsai (peraltro un’idea splendida!) e con un bigliettino (è lo slogan della loro ultima campagna): ‘crescere è un’arte’.
Oibò… la spiegazione che attendevo fornita così, in scatola, consegnata direttamente con un corriere…
Grazie, mio bel bonsai di ligustro provenienza Cina di anni 7, per avermi ricordato che sto crescendo e che quindi sono in una fase in cui le cose possono cambiare, e di molto. E quando meno me le aspetto. E non andranno sempre nel verso in cui io mi auguro perchè si tratta anche di scelte, azioni, responsabilità, VITA di altre persone, che si muoveranno a prescindere da me. E, se crescere è un’arte, io devo accettarla in ogni sua sfumatura, anche quando ci starò male, anche quando non capirò il perchè.
Come ho detto via mail a Ivan: dopotutto, ci dovrà pure essere un motivo dietro a tutto questo.
Buona serata!
LdC