varie ed eventuali

Cose che mi sembrano carine: un’altra lettera d’amore da Indirizzo inesistente.

1 Febbraio 2012

Dell’iniziativa vi ho già parlato in questo post.

Alcuni giorni fa mi è arrivata questa, dopo un po’ di tempo che non mi arrivava più nulla.
Saran state le vacanze.

Sempre bellissima.
LdC

Caro il mio te,
ci ho pensato a lungo e finalmente ho capito quello che mi piace terribilmente di te.
E non ti darò la soddifazione di parlarti dei tuoi baci. No. 
Mi piaci perché hai sempre l’aria di qualcuno che sta per andare in un posto migliore di quello in cui si trova, l’aria di uno che è a un passo dal trovare la risposta. Hai tutta l’aria di qualcuno che sa in quale cassetto si trova la soluzione e deve solo decidersi ad aprirlo.
Sarà per il tuo sorriso sarcastico, sarà per i tuoi commenti sempre attenti e pungenti. Sarà il modo in cui tieni le mani in tasca e ti giri con indifferenza e ti allontani a passo calmo alzando solo il mento con un cenno per salutarci tutti, tutti noi che restiamo qua. È il passo tranquillo con cui te ne vai, come se fosse stabilito e naturale questo tuo non trattenerti mai più del dovuto, come se fosse ovvio che c’è talmente tanto altro mondo altrove che non ti si può chiedere più di quella minima attenzione che concedi.
È questo che mi attira irresistibilmente verso di te, e che mi respinge e mi fa diventare insofferente e mi porta a dirti quello che sai che ti dico e che solitamente commenti con una risata scrollando le spalle. 
Puoi provare per una volta a fermarti un attimo di più? Puoi per cortesia solo provare a dilatare il momento che intercorre tra la decisione di andare e il puntare la porta, e concedermi gentilmente un briciolo di tempo e di attenzione? Perché io vorrei sapere cosa succede quando vai. Vorrei essere lì a vedere se anche con il resto del mondo ti comporti come con noi (e non ti nascondo la speranza di avere la conferma che invece non ti comporti con nessuno come con me). 
Io vorrei proprio sapere se hai sempre in ogni occasione il sopracciglio pronto ad alzarsi e la risposta in tasca e la noncuranza nell’alzare le spalle e alzare i tacchi. 
Lo vorrei proprio sapere e lo vorrei proprio vedere, quindi la prossima volta fermati un secondo di più. Vorrei chiederti di portarmi con te. Vorrei chiederti se mi vuoi con te, a farti compagnia o a farti da pubblico, scegli tu nel tuo egocentrismo cosa preferisci. Vorrei solo sapere se tutto quello che mi piace di te e che detesto così fortemente rimane intatto anche quando sei solo per strada. Voglio vedere il posto migliore in cui vai, voglio esserci quando sveli la risposta esatta, voglio essere parte di ogni trionfo e di ogni scoperta. Voglio che tu mi dia l’occasione di innamorarmi perdutamente di te e di odiarti dal mio essere più profondo e detestarti e implorarti di portarmi con te ovunque e di amarmi come potrei amarti io.
Perché, come vedi, ci vuole del coraggio per volersi mettere al braccio di uno come te, e come vedi il coraggio non mi manca. Mi manca solo l’occasione. 
Con la certezza di essere presa molto poco seriamente come al solito etc etc.
Tentativamente tua,
R.

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