cose importanti

Del perché non ho voglia di aggiungere altro su Sanremo.

22 Febbraio 2010

Dico solo questo: sticazzi.

E non dico mai parolacce sul blog (vabè, quasi mai) ma stavolta voglio che un pieno, rotondo, roboante sticazzi riempia i vostri occhi.

Se non rinchiudessi tutto nel mio sticazzi (che sottolineo) dovrei fare i conti con il fatto che ieri ho acceso la tv e ho visto, nell’ordine, il vostro PresDelCons che diceva che lui ha salvato l’Italia e bla bla solite stronzate che spara (mi domando chi ancora riesce a credergli), Bertolaso inquadrato mentre distribuiva la benedizione urbi et orbi perché noooooooooo oVVoVe, lui non ha preso le mazze, lui è un santo; Bersani e Scajola che facevano la gara a chi faceva la figura più di merda fra gli spettatori di Sanremo (mi sa che è stata una patta); la Clerici che faceva finta che il Festival non sia stato comprato metà dai Savoia e dico solo metà perché l’altra se l’era già comprata Costanzo… dovrei fare i conti con tutte queste cose, quando invece ieri era domenica, a Bologna il sole splendeva, io stavo leggendo gli annunci immobiliari e da H&M mi è entrata una 44.
Dico appunto sticazzi perché non voglio regalare loro neanche un briciolo della mia vita.

(poi è chiaro che, con la lingua biforcuta che ho, la mia la dico eccome, ma resto dell’idea che non sia poi così utile: l’unica voce che il mercato ascolta è quella dei soldi, allora io utilizzo l’unico potere che ho e cioè, come consumatore, non dargliene. Pelo sullo stomaco per farsi scivolare di dosso le peggio nefandezze, i fischi, il lancio di spartiti e gli insulti, ce l’hanno molto più di tutti noi messi assieme, però coi nostri acquisti ci campano ed è lì che io li vado a colpire)
(magari se non fossi da sola…)

LdC

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